L’attenzione degli inquirenti che indagano sul giallo di Sofiya Melnyk è tutta concentrata proprio sulle relazioni sentimentali che la 43enne ucraina aveva intrapreso, parallelamente alla sua storia “ufficiale” con Pascal Albanese, negli ultimi anni. La sua scomparsa avvenne il 15 novembre scorso per poi essere rinvenuta cadavere solo a distanza di un mese, la vigilia di Natale in un burrone ai piedi del monte Grappa, in attesa della conferma. Pascal si tolse la vita, impiccandosi ad una trave nella stessa villetta in cui viveva con Sofiya, a Cornuda. Erano diverse le persone che le erano accanto alla donna in questo ultimo periodo della sua vita. La sera del 17 novembre scorso, a due giorni dalla scomparsa, i Carabinieri convocarono ben tre uomini. Oltre a Pascal, anche un geologo 70enne ed un medico trevigiano, un radiologo del quale Sofiya si era innamorato e per il quale, secondo un’amica della donna, voleva lasciare Pascal. Come riporta Corriere della Sera, dal confronto tra i tre uomini sarebbe emerso un quadro sentimentale molto complesso. “Era la mia compagna da nove anni”, aveva asserito il geologo di Rimini. Da qualche mese, però, era anche la “fidanzata” del medico 60enne. “Signori, era la mia donna da sedici anni, abitavamo sotto lo stesso tetto”, aveva invece asserito Pascal che, agli occhi dei due amanti, i quali non si conoscevano tra loro, proprio il 50enne poi morto suicida, era semplicemente il “cugino”. Il primo a denunciare la scomparsa della donna fu però il geologo, che per la 43enne rappresentava comunque un punto di riferimento.
SOFIYA, GIALLO SUL SUICIDIO DI PASCAL: TUTTI GLI UOMINI DELLA SUA VITA
A chi le domandava maggiori informazioni proprio su quel cugino, Sofiya era solita tagliare corto con i suoi amanti: “Gli devo molto”. Anche al medico l’aveva presentato come un parente. Raggiunto dal quotidiano, il radiologo ha confermato che le scarpe che gli sono state fatte vedere dagli inquirenti sarebbe, a sua detta, proprio quelle della donna che da qualche mese era entrata prepotentemente nella sua vita. Un divorzio alle spalle ed un grande tumulto interiore, il medico sta vivendo oggi giorni difficili: “Nessuno può capire il dolore immenso che sto provando devo anche lavorare”, ha commentato. Solo adesso, dopo aver appreso del suo assassinio, ha anche conosciuto la doppia vita di Sofiya, divisa tra più uomini. Oltre a Pascal, infatti, nella sua vita c’era anche un geologo ed un imprenditore, ma anche vari professionisti delle province di Treviso, Venezia e Padova. Sarebbero tutti uomini facoltosi, maturi ed affascinati dalla bellezza della 43enne. Il geologo, vedovo, agli inquirenti ha anche confermato di averle comprato la villetta di Cornuda intestata anche al “cugino” e per la quale pagava un mutuo di 500 euro al mese. Sarebbe spuntata anche una seconda casa, comprata dalla donna all’asta e destinata alla madre che vive a Kiev e che aveva intenzione di venire in Italia. Ora però, restano numerosi i tasselli ancora da unire al punto giusto, poiché mancherebbe ancora un legame tra la morte della donna ed il suicidio di Pascal.