E’ questo il periodo dell’anno in cui si registrano i maggiori casi di influenza ma in questo finale di 2017 si è registrato un vero e proprio boom di epidemia influenzale che minaccia di non lasciare scampo a milioni di italiani. In tanti, già da Natale sono a letto con i classici sintomi anche se il vero picco è atteso solo nei prossimi giorni. La settimana natalizia, dal 18 al 24 dicembre, dunque, se per molti, soprattutto bambini, avrebbe dovuto rappresentare un periodo da dedicare alla festa ed al riposo, in realtà è stato trascorso nella maggior parte dei casi a letto con ben 387 mila nuovi casi in appena sette giorni. Salgono così a oltre 1,4 milioni gli italiani messi letteralmente k.o. dai virus influenzali, come emerge dal bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss), reso noto da GazzettadiParma.it. Nelle ultime tre settimane, nello specifico, si è registrato un cospicuo innalzamento dei casi, con un aumento piuttosto brusco a partire dall’inizio del mese di dicembre e che ha portato da 2,6 casi per mille assistiti a ben 6,39. Il picco maggiore riguarda soprattutto i piccoli pazienti sotto i 5 anni per i quali si registra una incidenza di 18,9 casi per mille assistiti, destinata a scendere a 12,6 casi per pazienti compresi nella fascia di età tra i 5 ed i 14 anni. In merito alle fasce più adulte i valori sono più contenuti, mentre per quanto riguarda le Regioni, quelle maggiormente colpite dall’influenza sono state Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Calabria e la provincia autonoma di Trento. Nonostante i dati allarmanti diffusi dai media, in realtà come ribadisce anche l’Iss, al momento l’andamento dell’epidemia influenzale sembra ricalcare a grandi linee quanto già verificatosi nella stagione 2016-2017.
INFLUENZA 2017-2018: QUANDO IL PICCO MASSIMO?
L’epidemia influenzale, tuttavia, non ha ancora raggiunto il suo picco massimo che potrebbe avvenire proprio a Capodanno mettendo a rischio i festeggiamenti per milioni di italiani, di contro costretti a letto. “Nelle scorse settimane abbiamo avuto episodi legati più che altro a sindromi simil-influenzali ma adesso possiamo dire di essere nella fase epidemica”, ha rivelato il virologo Fabrizio Pregliasco, come riporta Centrometeoitaliano.it. Entro Capodanno e poi con l’inizio del 2018, dunque, ci dovrebbe essere il picco massimo che potrebbe costringere al riposo assoluto un numero ancora più ampio di italiani. Ma cosa dobbiamo aspettarci? In merito ai sintomi, ancora una volta potremmo incorrere in una sintomatologia lieve o più severa che potrebbe comparire entro quattro giorni dal contagio. Si potrebbe così verificare la classica febbre alta con un esordio improvviso, intensificata poi da tosse secca, mal di testa, stanchezza generale, debolezza, dolori muscolari ed articolari, mal di gola e nei casi più gravi anche nausea, vomito e diarrea. In vista del piccolo atteso tra Capodanno e i primi dieci giorni del nuovo anno, si potrebbe ancora fare in tempo a usufruire del vaccino poiché circa 10-15 giorni per essere efficace. In questi ultimi giorni, tuttavia, gli ospedali di molte città d’Italia sono stati letteralmente presi d’assalto: da Torino a Roma, i corridoi dei Pronto Soccorso sono stati letteralmente travolti da persone con la classica sintomatologia influenzale, ma una situazione simile si sta verificando, con il passare delle ore, anche in molte piccole e grandi città italiane.