Non solo gas, luce e bollette negli aumenti in vista per gli italiani nel 2018. E’ infatti in arrivo, già da lunedì 1 gennaio 2018, una stangata per i pedaggi autostradali, con aumenti che vanno dall’1,51% di Autostrade per l’Italia fino al 5,98% riservato ad Autostrade Meridionali. Questo per le tratte principali, perché ci sono percorsi particolari che fanno registrare il 52% di rincaro, come i 31 chilometri della concessionaria Rav, Aosta Ovest-Morgex, che rappresentano una sorta di record. Vanno segnalati anche tra gli aumenti più importanti il +13,91% per Milano Serravalle-Milano Tangenziali ed il +8,34% della Torino-Milano, con l’incremento che avviene in base a quanto stabilito dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, e che tiene conto degli investimenti compiuti sui tratti autostradali di tutta la penisola, ma che riguarda anche un’inflazione che ha finito con l’incidere all’incirca per il 70% sugli aumenti.
GLI AUMENTI DA NORD A SUD
Da Nord a Sud, saranno variegati i rincari con cui chi usufruirà delle autostrade dovrà fare i conti nel 2018. Il gruppo Sias, il principale gruppo autostradale del NordOvest (controllato dal gruppo Gavio), che riguarda i principali tratti fra Lombardia, Piemonte e Liguria, fa registrare aumenti medi pari al +3,02%. Superiori a quelli del NordEst, con Autovie Venete che propone un rincaro medio dell’1,88%, inferiore solo all’1,51% di Autostrade per l’Italia che rappresenta il rincaro minimo fra tutti quelli delle società autostradali italiane. La stangata vera e propria arriverà al Sud, come sottolineato anche in un comunicato di Autostrade Meridionali che giustifica il rincaro del 5,98%, “«tale incremento include anche il riconoscimento degli incrementi tariffari non già riconosciuti nel periodo 2013-2017”. Insomma, mani al portafoglio una volta arrivati al casello: quest’anno gli italiani dovranno pagar pedaggio, e non solo in senso figurato.