È la Sicilia la protagonista principale di queste ultime ore di attività sismica registrata dalla sala operativa dell’INGV: un terremoto di grado M 2.3 a Caltanissetta, due scosse all’interno dello sciame sismico della mattina di oggi, ultimo giorno dell’anno. Non ci sono danni per fortuna, in nessun caso e per nessuna persona abitante nei territori colpiti dalle lievi scosse sismiche. Partiamo con quella su terra ferma avvenuta alle ore 8.44 di stamani: terremoto di grado M 2.3 con un ipocentro calcolato dal centro INGV a circa 26 km di profondità sotto il livello del terreno. Sul fronte epicentro invece, i comuni coinvolti pur senza danni provocati, sono stati Niscemi, Acate, Mazzarrone, Caltagirone, Gela, San Michele di Ganzaria, San Cono. A livello di provincie, il sisma è avvenuto a circa 16 km da Gela, 36 da Ragusa e 72 da Catania.
SCIAME SISMICO NEL MARE DI SICILIA
Un deciso terremoto di grado M 2.8 e un altro più lieve di M 2.1 Richter: i due sismi avvenuti al largo delle coste della Sicilia non spaventano e non hanno avuto alcuna influenza sulla terra ferma, ma resta da segnalare per la continua attività sismica che riguarda non solo il Centro Italia ma anche la Sicilia, le due aree maggiormente attive in questo 2017 quasi in scadenza. Alle ore 3.15 la prima scossa di M 2.1 al largo della Costa Siciliana nord orientale, presso Messina: 116 km di profondità sotto il livello del mare, comuni coinvolti “vicini” all’epicentro che invece risultano essere Milazzo, Venetico, Spadafora e Villafranca Tirrena. Per il secondo terremoto invece, M 2.8 con ben 306 km di profondità sotto il livello del mare, non ci sono comuni vicini anche per i primi centri abitati sono situati a 46 km nord, e si tratta della provincia di Messina.