Le ricerche sono state sospese, ma non sono affatto concluse. Gli inquirenti vogliono risolvere il mistero della scomparsa di Svetlana Balica, la 44enne che sarebbe stata uccisa dal marito Nicola Pontiggia prima che lui si suicidasse simulando un infortunio sul lavoro. E sono convinti che il 55enne si sia sbarazzato del corpo in quei 13 minuti dalle 6.51 alle 7.04 del 2 novembre in cui è uscito una prima volta dall’azienda si è infranta contro le ricerche senza esito del corpo nei dintorni della ditta Castelli a Morbegno. Nessuna traccia del cadavere nel raggio delineato dagli inquirenti, nel quale Nicola Pontiggia si sarebbe potuto muovere solo nell’arco di 13 minuti. Forse non è in quella finestra di tempo che si è liberato del corpo di Svetlana Balica. Potrebbe aver avuto più tempo, secondo quanto riportato da Il Giorno, per nascondere il cadavere e magari anche distruggerlo parzialmente. Tutte le ipotesi sono state messe sul tavolo del vertice convocato in Prefettura per fare il punto della situazione sulle ricerche.
SVETLANA BALICA, DALLE RICERCHE AL POSSIBILE MOVENTE
Serve un nuovo piano di azione per cercare Svetlana Balica. Servono nuove linee guida per tornare a setacciare il territorio, l’Adda, boschi, pozzi e fossati. E il compito non è facile per carabinieri, Vigili del fuoco, militari del Sagf, tecnici del Soccorso alpino, volontari della Protezione civile e unità cinofile. Da Morbegno l’inviata di Pomeriggio 5 ha riportato nuove indiscrezioni sulla coppia: pare che ci siano stati dei diverbi, anche molto accesi, tra Svetlana Balica e Nicola Pontiggia per una proprietà comprata dall’uomo e intestata alla donna. Quest’ultima, stando al racconto di alcuni parenti stretti di Nicola, avrebbe dato la proprietà in uso gratuito alla nipote. Ciò non sarebbe andato bene a Nicola, spiegano i parenti che hanno attività nel centro storico di Morbegno, secondo cui Svetlana Balica avrebbe lanciato la fede nuziale durante una lite. Potrebbe essere questo il movente dell’omicidio?