Non sono da segnalare altre scosse importanti avvenute in Italia e nella zona del Reatino nelle ultime due ore: resta lo spavento per la scossa di terremoto ad Amatrice, con il centro INGV che garantisce come sia diretta conseguenze dell’area sismica attiva dall’agosto 2016. «Era dal 20 luglio 2017 che nella zona interessata dalla sequenza del 24 agosto 2016 non terremoto di questa magnitudo», ha rilevato Margheriti di INGV in una nota diffusa questa mattina. Si riferisce al terremoti di magnitudo di 4,2 avvenuto a 3 chilometri da Campotosto: «l’accelerazione registrata, infine, è stata piccola, pari al 6% della gravità: questo elemento viene indicato dai sismologi perché è uno dei parametri utilizzati dagli ingegneri per il calcolo delle strutture». Gli edifici costruiti infatti in una zona sismica – a differenza di alcuni fatti dopo il terremoto di L’Aquila e poi venuti giù e sfaldati durante l’ultimo di Amatrice – devono assolutamente essere progettati in modo da resistere anche ad una data accelerazione come quella vissuta in questi ultimi 12 mesi.
SCOSSA AVVERTITA DA ROMA FINO ALL’ADRIATICO
Il centro nazionale INGV ha spiegato poco fa che il terremoto avvenuto stanotte ad Amatrice è legato alla sequenza che si è attivata nel tragico 24 agosto 2016: è ancora frutto di quell’immenso e lunghissimo sciame sismico che così tanti danni ha generato nel centro Italia e in tutto il Reatino. «Si continua a registrare un numero di terremoti superiore rispetto a quello rilevato in precedenza. Tutta la zona è ancora attiva, non consideriamo la sequenza finita», ha spiegato Lucia Margheriti dell’INGV. Nella Capitale si è avvertito nettamente il terremoto, con le zone di Roma Ovest particolarmente sensibili specie ai piani alti dei palazzi e grattacieli. La potenza della scossa, seppur senza danni, ha fatto avvertire le vibrazioni dalla zona occidentale di Roma fino alla costa adriatica ad est sul Mare Adriatico. Intanto, ancora l’INGV fa sapere che era dal 20 luglio 2017 che nella zona interessata dalla sequenza del 24 agosto 2016 non terremoto di questa magnitudo.
NUOVO SISMA M 2.1 SEMPRE AD AMATRICE
Non ci sono danni nella forte scossa di terremoto, la più forte degli ultimi mesi di sicuro ad Amatrice, che ha di nuovo coinvolto il Lazio in qualche ora di forte timore. Non ci sono conseguenze negative, ma ci sono altre scosse, quelle sì, anche se di minore intensità di magnitudo: alle ore 8.04 l’ultimo sisma di assestamento con forza M 2.1 sulla scala Richter, anche qui ovviamente senza alcun danno provocato a cose, case, persone, strade o strutture. Secondo i dati prodotti da INGV, l’ipocentro è stato individuato a circa 7 km sotto il livello del terreno come profondità: sul fronte epicentro, i comuni coinvolti pur senza danni sono stati ancora una volta Amatrice, Campotosto, Accumoli, Capitignano, Cortino, Montereale, Crognaleto, Cittareale, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Fano Adriano.
LAZIO, SCOSSA M 4.0 AD AMATRICE (RIETI)
Un fortissimo terremoto ha colpito questa notte, alle ore 00.34, la consueta area attorno a Rieti, Macerata, Perugia, Ascoli Piceno e L’Aquila (ma è stato avvertito anche a Roma): dopo ancora 12 mesi è ancora Amatrice a subire un brusco risveglio nella notte, per fortuna senza conseguenze particolari ma con un nettissimo avvertimento di forti vibrazioni sotto il terreno a livello molto superficiale (meno di 10 km di profondità). In un primo momento magnitudo registrata da INGV a 4.2, rivisto poi a M 4.0 sulla scala Richter, il terremoto di Amatrice ha fatto di nuovo spaventare nel cuore della notte tutta la popolazione dell’area più colpita a livello sismico del 2016 e anche nel 2017. Guardando i dati prodotti dal centro nazionale INGV, l’ipocentro ufficiale è stato individuato a circa 8 km sotto il livello del terreno: in quanto ad epicentro invece, il sisma è stato individuato, pur senza danni causati per fortuna, attorno ai comuni di Amatrice, Campotosto, Accumoli, Capitignano, Cittareale, Montereale, Cortino, Crognaleto, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Fano Adriano. Tra le scosse di assestamento avvenute in seguito, le più significative (ma tutti minori per fortuna del M 4.0 della mezzanotte) alle ore 2.41 (M 2.2 Richter) e alle 8.04 di questa mattina.
SISMA AVVERTITO ANCHE A ROMA
Il Reatino ma anche larga parte della provincia di Roma ha avvertito il terremoto molto forte di questa notte, con per fortuna quasi nessun danno se non una grandissima paura generata nella popolazione che ha rivissuto i traumi di qualche mese fa. In particolare, il terremoto è stato sentito soprattutto dalle famiglie che alloggiano nelle Soluzioni Abitative di Emergenza (Sae) allestite negli scorsi mesi nei comuni più colpiti dal terremoto del 2016. Al sisma di magnitudo 4.0 (inizialmente stimato dall’Ingv 4.2) sono seguite 15 repliche, che sono state localizzate tra le province di Rieti, Ascoli Piceno, L’Aquila, Perugia e Macerata. Anche a Roma intanto sono state avvertite le vibrazioni del sisma delle 00.34, specialmente ai piani alti degli edifici della zona nord nella Capitale: ma per fortuna anche qui non si sono danni da registrare se non una netta e consolidata paura per un fenomeno, quello sismico, che sembra non avere mai fine.