Da un punto di vista strettamente pratico, nonostante se ne discuta da tempo, non è ancora stata trovata una ragione plausibile al fenomeno, che continua a essere esplorato in base alle statistiche. La problematica cioè legata al numero di ore che i giovani e i giovanissimi passano usando lo smartphone e frequentando i social network. Secondo tutti gli studi effettuati fino a oggi e anche all’ultimo della serie da parte della docente di psicologia dell’università di San Diego in California (che già ne aveva effettuato un altro in precedenza, analogo) Jean M. Twenge, “gli adolescenti che trascorrono cinque o più ore al giorno online sono, nel 71% dei casi, più esposti ad almeno un fattore di rischio per il suicidio”. Gli studi della docente durano da anni e sono considerati molto approfonditi, ma non per questo considerati validi, perché, dicono i detrattori, privi di basi scientifiche e quindi esagerato sostenere che le ore passate online, l’uso della tecnologia, possa avere influenza sulla psiche di un ragazzino. In realtà chi sostiene questo non tiene conto, sembra evidente, di cosa di questa tecnologia gli adolescenti facciano uso. Se ad esempio frequentassero le pagine di wikipedia o di altre informazioni a uso scolastico o di semplice approfondimento culturale invece di Facebook o le chat online, probabilmente non si assisterebbe al fenomeno descritto dalla docente.
A parte gli espliciti inviti al suicidio che certe sfide online hanno reso evidenti, anche vivere in una realtà virtuale, fatta di fake news, di bullismo, di tentazioni sessuali, di incontri con poco di buono, è evidente che possa causare trami nei giovanissimi. “Dopo aver analizzato numerose, approfondite statistiche sui teenager, ho riscontrato che tutte le ipotesi possibili risalivano a un unico grande cambiamento nella vita degli adolescenti: la rapida ascesa dello smartphone” dice la professoressa. Si tratta dei cosiddetti iGen, ragazzi nati dopo il 1995, che hanno conosciuto dalla nascita solo un mondo online. “Il tempo speso online è collegato a problemi di salute mentale in tutti i dati analizzati. Abbiamo riscontrato che gli adolescenti che trascorrono cinque o più ore al giorno online sono, nel 71% in più dei casi, esposti ad almeno un fattore di rischio per il suicidio (depressione, pensare al suicido) rispetto a quelli che vi trascorrono solo una o due ore al giorno”. Più in generale, i fattori di rischio per il suicidio aumentano “significativamente dopo due o più ore online al giorno” dice ancora.