Viene confermata la pista anarchica come quella principale anche dal generale Antonio de Vita comandante provinciale dei carabinieri di Roma: dello stesso avviso la Procura che intanto ha analizzato le prime immagini delle telecamere esterne notando due persone incappucciate che hanno posato a terra davanti alla caserma vicino a Piazza San Giovanni la bomba rudimentale. «E’ un episodio gravissimo che ricondurrei però nelle dimensioni di quello che é stato: non deve essere motivo di allarmismo», ha spiegato il capo della polizia, Franco Gabrielli. «Di filoni che ci indirizzano verso ipotetiche matrici ce ne sono quanti ne vogliamo», ha poi precisato l’ex prefetto di Roma. «Sono certo che saranno al più presto assicurati alla giustizia gli autori di questo gravissimo atto intimidatorio», ha invece fatto sapere in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“È TERRORISMO”
«Atto di terrorismo con ordigno esplosivo»: con questo capo di accusa, la Procura di Roma ha specificato le indagini sull’ordigno esploso davanti alla Caserma di San Giovanni. Il pool anti-terrorismo ha preso in carico le indagini, con la conferma dunque di un attentato avvenuto per fortuna senza gravi conseguenze ma con oscuri e cupi motivi d’origine che sono al vaglio degli inquirenti. Il procuratore aggiunto Francesco Caporale – coordinatore dei pm del ’pool’ dell’antiterrorismo – è in attesa di una informativa su quanto accaduto da parte dei militari del Ros e quelli del Comando Provinciale di Roma che sono stati i primi ad entrare in azione dopo l’esplosione avvenuta alle ore 5.30 circa davanti alla Caserma di Via Britannia. In particolare, negli ultimi minuti è emersa una possibile pista di indagine che al momento potrebbe avere la priorità sulle altre: si tratterebbe di una pista anarchica, “preferita” con gli elementi in mano alla Procura rispetto a quelle ancora in piedi di terrorismo “nero” e criminalità organizzata.
ESPLODE BOMBA ALLA CASERMA SAN GIOVANNI
Di primo mattino, attorno alle 5.30, Roma si sveglia col terrore: una bomba è infatti esplosa davanti alla caserma dei Carabinieri a Roma provocando molti danni ma per fortuna, da una prima indagine e dai primi testimoni, non ci sono feriti e non ci sono vittime. Un attentato dinamitardo, non c’è dubbio su questo, con la buona sorte che ha voluto che nessuno passasse dall’ingresso della caserma di Via Britannia a Roma San Giovanni proprio durante l’esplosione dell’ordigno. L’oggetto esploso – una bomba di estrazione rudimentale – è in questo momento al vaglio degli stessi carabinieri che stanno cercando di ricostruirne la composizione in modo da risalire evidentemente a qualche indizio utile per le indagini sull’attentato. La bomba è esplosa davanti al portone, come segnala il Corriere della Sera, ma i danni rilevati sono rimasti solo sulla porta e sull’ingresso della Caserma di Via Britannia.
SI CERCA NEI VIDEO DELLE TELECAMERE
Sulla vicenda ben poco chiara stanno indagano i carabinieri del Nucleo Informativo e Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e i carabinieri del ROS: dietro all’attentato motivi più disparati e possibili autori possono essere coinvolti, da matrici del forze di destra nella capitale già intervenute negli scorsi giorni tra Ostia e l’aggressione al giornale Repubblica, a semplici criminali o a qualche possibile gesto di vendetta contro qualche carabinieri di quella caserma. Insomma, le ipotesi sono tutte aperte mentre intanto sul posto dell’attentato è accorso il comandante provinciale dell’arma, generale Antonio De Vita che sta coordinando gli accertamenti. Secondo quanto riporta l’Ansa, sono cominciate le analisi sui video di alcune telecamere nella zona per provare a vedere chi ha piazzato la bomba artigianale e se da questi elementi si possa trarre l’origine e il movente del folle gesto.