Per gli appassionati di Suburra, potrà interessare sapere che lo zingaro Manfredi Anacleti (interpretato da Adamo Dionisi) ne ha combinata un’altra ed è finito dentro: avrebbe distrutto una camera d’hotel e picchiato anche la donna che era con lui. Ecco, peccato che non è la trama della nuova puntata della serie tv, ma è la verità nei fatti di cronaca con Dionisi arrestato la scorsa notte per aver dato completamente di “matto” in una stanza d’albergo a Viterbo. Ha litigato pesantemente con la donna con cui si accompagnava, una quarantunenne romena, ha malridotto la stanza dove si trovavano e ha minacciato gli agenti che sono stati chiamati dalla struttura dopo che l’attore romano era andato in escandenza. Come rivela il Corriere della Sera, “lo zingaro” del film Suburra e anche nella serie tv dei record, è stato arrestato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, lesioni dolose, minacce, rifiuto di indicazione sulle propria identità. È stato poi interrogato, con convalida d’arresto e disposta la scarcerazione poiche è stata fissata la data di udienza con processo per direttissima: come riporta TusciaWeb, portale locale viterbese, «L’attore avrebbe detto tra l’altro: ”Ripagherò tutto perché so ‘n signore, mica ve sete bevuti Alvaro Vitali”». L’hotel coinvolto è il Salus Terme di Viterbo e la scena incredibile è stata raccontata da numerosi quotidiani locali e nazionali.
I PRECEDENTI
«Un uomo profondamente alterato, che aveva già minacciato e aggredito il personale di servizio e la sua compagna, una quarantenne romana, si è avvicinato agli agenti minacciandoli, mostrando i pugni e urlando “… arrestatemi stasera vi ammazzo a tutti…vi sgozzo a voi e ai vostri figli… Maledetti… sono l’attore più pagato del mondo…vi rovino…», si legge in una nota della questura di Viterbo diffusa dopo l’arresto di Adamo Dionisi. L’attore non è la prima volta che si ritrova coinvolto in una brutta faccenda penale: qualche anno fa, quando era capo tifoso ultras della Lazio – tra gli “Irriducibili” – venne arrestato dalla Digos per una vicenda poco chiara di droga, con conseguente periodo in carcere a Rebibbia. Una volta uscito di prigione, Dionisi prese parte a numerosi film come bravo attore caratterista – nel frattempo aveva studiato recitazione – tra i quali si ricordano «Scialla!» di Francesco Bruni, «Pasolini» di Abel Ferrara, «Tutta la vita davanti» di Paolo Virzì. Poi la grande occasione con Suburra, sia nel film che nella serie tv, dove interpreta lo “zingaro” Manfredi Anacleti: ora sarà però processato, specie dopo il racconto e i nuovi elementi della Questura nel corso della nota pubblica diffusa ieri, «Gli immediati accertamenti – continua la nota – hanno permesso di stabilire che l’uomo poco prima aveva saputo che la sua donna con la quale aveva una burrascosa relazione sentimentale aveva cambiato la camera d’albergo. Raggiunta la stanza della compagna e abbattuta la porta l’aveva pesantemente picchiata afferrandola per i capelli, trascinandola lungo il pavimento, procurandole lesioni per le quali si era poi rivolta al pronto soccorso di Belcolle».