LA VOCAZIONE DI PIO IX

L’Immacolata Concezione di Maria – che lo ripetiamo una volta di più, non è il concepimento “immacolato” della Madre di Dio, bensì la nascita senza peccato originale di Colei che dicendo Sì ha di fatto permesso il miracolo dell’Incarnazione – è stata proclamato dogma l’8 dicembre 1854 grazie alla bolla di Papa Pio IX “Ineffabilis Deus”, attraverso una espressione rimasta scolpita nella storia della Chiesa. «La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale». Con queste parole il Papa rese eterno e immortale il dogma della Concezione immacolata di Maria: lo stesso Pio IX poi raccontò che quella decisione venne sotto forma di “vocazione”, “chiamata” dall’alto. Durante il forzato esilio a Gaeta aveva fatto voto che se avesse ricevuto la grazia di tornare a Roma e della ricostituzione dell’ordine cristiano in Europa, si sarebbe impegnato per la promulgazione del dogma. E così avvenne. In questo momento Papa Francesco sta recitando di fronte alla statua in Piazza di Spagna a Roma la preghiera di ringraziamento alla Maria Immacolata, fulcro della festa di oggi: clicca qui per la diretta video.



L’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO

Da Piazza San Pietro il Papa ha tenuto il consueto Angelus dell’Immacolata Concezione di Maria, e ha richiamato da vicino il motivo e la ragione per cui la vita della Madonna può essere considerata “bella e unica” nonostante i dolori e le fatiche per una storia non certo “tranquilla”. «La Chiesa oggi si complimenta con Maria chiamandola tutta bella, tota pulchra. Come la sua giovinezza non sta nell’età, così la sua bellezza non consiste nell’esteriorità», parla dal consueto balcone il Pontefice che punta dritto sulla assoluta umiltà della Madre di Dio. «Maria, come mostra il Vangelo odierno non eccelle in apparenza: di semplice famiglia, viveva umilmente a Nazaret, un paesino quasi sconosciuto. E non era famosa: anche quando l’angelo la visitò nessuno lo seppe, quel giorno non c’era lì alcun reporter». La Madonna non ebbe nemmeno una vita agiata, ma preoccupazioni e timori: «fu “molto turbata, dice il Vangelo, e quando l’angelo si allontanò da lei, i problemi aumentarono. Tuttavia, la ‘piena di grazia’ ha vissuto una vita bella» – ha aggiunto papa Francesco -. Già, ma qual era il suo segreto? Il “mistero” viene subito svolto da Francesco, che testimonia come la parola e il dialogo di Dio in Lei segna il vero segreto della sua vita bella. «Possiamo coglierlo guardando ancora alla scena dell’Annunciazione. In molti dipinti Maria è raffigurata seduta davanti all’angelo con un piccolo libro. Questo libro è la Scrittura. Così Maria era solita ascoltare Dio e intrattenersi con Lui. La Parola di Dio era il suo segreto: vicina al suo cuore, prese poi carne nel suo grembo. Rimanendo con Dio, dialogando con Lui in ogni circostanza, Maria ha reso bella la sua vita. Non l’apparenza, non ciò che passa, ma il cuore puntato verso Dio fa bella la vita». Clicca qui per il testo integrale dell’Angelus di Papa Francesco per la Festa dell’Immacolata Concezione. 



LA DEVOZIONE DI PAPA FRANCESCO PER LA MADONNA

Il cammino del Pontificato di Papa Francesco, come del resto quello di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI è da sempre legato a filo stretto con la figura della Madonna, di cui oggi si festeggia l’Immacolata Concezione. Oggi Bergoglio compierà il suo quinto atto di venerazione davanti alla Statua della Immacolata in Piazza di Spagna a Roma, come da tradizione. «Abbiamo bisogno delle tue mani immacolate, per accarezzare con tenerezza, per toccare la carne di Gesù nei fratelli poveri, malati, disprezzati, per rialzare chi è caduto e sostenere chi vacilla»: lo disse proprio Francesco un anno fa davanti alla piazza gremita per la festa dell’8 dicembre, ricordando forse quel primissimo atto “non convenzionale” che Bergoglio compì il giorno dopo la sua elezione al soglio di Pietro, era il 1 marzo del 2013. Una preghiera, un affidamento e un pensiero davanti alla semplicità della Madre di Gesù, così dolce eppure così responsabile nel suo dire Sì alla vita, Sì all’umanità e Sì alla salvezza. In molte occasioni il Papa ha spiegato che la sua devozione per la Madonna la deve tutta alla nonna Rosa: «Da cardinale e arcivescovo, Bergoglio ha presieduto ogni 8 maggio le celebrazioni di Nostra Signora di Lujan, la Madonna più amata in Argentina. Nel suo stemma vescovile, cardinalizio e papale, figura in basso a sinistra una stella, simbolo della madre di Cristo e della Chiesa», spiega il focus di oggi dell’Agenzia Sir. 

LA RIVELAZIONE DELL’IMMACOLATA A LOURDES

Un dogma “confermato” quello dell’Immacolata Concezione giusto 4 anni dopo la decisione di Papa Pio IX – con la bolla “Ineffabilis Deus” – di rendere alla Vergine Maria tutti i canoni della concezione e della nascita senza peccato: nel 1958 infatti a Lourdes, in Francia, alla giovanissima ragazzina semi-analfabeta Bernadette Soubirous appare la Madonna che si presenta con le parole strabilianti. «Io sono l’Immacolata Concezione». Una conferma, una rivelazione al mondo che dà alla Madre di Gesù la gloria “confermata” del dogma proclamato dalla Chiesa solo 4 anni prima. Come ricorda la storiografia mariana, nel 1830 Catherine Labouré (novizia nel monastero di Rue di Bac) fece coniare una medaglia con il testo di una preghiera sentita e osservata durante un’altra apparizione della vergine Maria: «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi». La conferma nella storia di una realtà già esistente fin dalla venuta di Cristo nel mondo che ha scelto una donna libera, responsabile e, per l’appunto, Immacolata.

IL DOGMA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE

Venerdì 8 dicembre 2017, come ogni anno, viene commemorato il dogma dell’Immacolata Concezione, in memoria della Vergine Maria e del suo concepimento (e non quello di Gesù, come molti erroneamente pensano). Si parla di Immacolata Concezione proprio perché Maria, dal primo istante successivo al suo concepimento, è stata assolutamente pura e priva del peccato originale e dunque unica creatura degna di portare in grembo il figlio di Dio. Ma la scelta di celebrare questa festività così importante per la Chiesa Cattolica proprio l’8 dicembre non è stata affatto casuale. Proprio in quel giorno, nel 1854, venne proclamata l’Immacolata Concezione tramite la bolla papale di Pio IX, nota come Ineffabilis Deus. Nei secoli precedenti alla proclamazione ufficiale del dogma dedicato alla Beata Vergine Maria, la Chiesa cattolica si mostrò piuttosto scettica sul proclamare o meno la verità di fede dell’Immacolata Concezione. Dopo anni ed anni di diatribe teologiche sulla natura della nascita di Maria, nel XV venne invece ufficializzata la festività e due secoli dopo una bolla papale iniziò a sollecitare il mondo cattolico a sancire un dogma cattolico a tutti gli effetti. Solo con l’Ineffabilis Deus, però, la Chiesa riconosce l’estraneità dal peccato originale di Maria. Questo dogma, poi, ricevette delle forti conferme anche grazie alle apparizioni della Vergine Maria a Lourdes, a Bernadette, ma anche, sempre in Francia, grazie alle apparizioni a santa Caterina Labouré, in rue du Bac a Parigi, proprio sulla medaglietta miracolosa da lei fatta coniare si legge: “O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi”

L’ANGELUS DEL 2016

In attesa di conoscere il pensiero e la preghiera che oggi Papa Francesco dedicherà per il consueto Angelus nel giorno dell’Immacolata Concezione di Maria, guardando a quanto avvenuto lo scorso anno vale la pena ricordare il fondamentale passaggio sull’origine del bene e del male sottolineato dallo stesso Bergoglio nel ricordo della Vergine. «Passaggio cruciale, narrato oggi nel Vangelo, è quando Dio viene ad abitare tra noi, si fa uomo come noi. E questo è stato possibile per mezzo di un grande sì – quello del peccato era il no; questo è il sì, è un grande sì -, quello di Maria al momento dell’Annunciazione. Per questo sì Gesù ha incominciato il suo cammino sulle strade dell’umanità; lo ha incominciato in Maria, trascorrendo i primi mesi di vita nel grembo della mamma: non è apparso già adulto e forte, ma ha seguito tutto il percorso di un essere umano». La figura della Madonna in questo passaggio è decisiva e veicolante il messaggio di Cristo nel mondo: «Si è fatto in tutto uguale a noi, eccetto una cosa, quel no, eccetto il peccato. Per questo ha scelto Maria, l’unica creatura senza peccato, immacolata. Nel Vangelo, con una parola sola, lei è detta «piena di grazia» (Lc 1,28), cioè ricolmata di grazia. Vuol dire che in lei, da subito piena di grazia, non c’è spazio per il peccato. E anche noi, quando ci rivolgiamo a lei, riconosciamo questa bellezza: la invochiamo “piena di grazia”, senza ombra di male».

LE CELEBRAZIONI IN ITALIA

La festività dell’Immacolata concezione viene è fortemente sentita in tutto il mondo cristiano e coincide con l’avvio delle celebrazioni del Natale. In tutto il mondo, infatti, la data del 8 dicembre coincide con l’usanza di addobbare case e strade con luci natalizie, alberi e presepi. Nel nostro Paese l’importanza dell’Immacolata Concezione è particolarmente sentita in alcune zone, come ad esempio la Sicilia. L’Immacolata è infatti commemorata come santa patrona della regione siciliana. In moltissimi centri della Sicilia, come Termini Imerese vengono infatti organizzate manifestazioni liturgiche, sagre e solenni processioni proprio in onore dell’Immacolata Concezione. Il Comune in provincia di Palermo venere l’Immacolata Concezione fin dal 1624. Secondo la tradizione, l’8 dicembre, la cerimonia religiosa consiste essenzialmente in tre processioni che si diramano per l’intera cittadina. Prima della processione serale viene poi organizzata una meravigliosa sagra in cui è possibile gustare le prelibatezze culinarie del posto.

I SANTI COMMEMORATI L’8 DICEMBRE

Oltre all’Immacolata Concezione, l’8 dicembre vengono commemorati vari santi e beati come Sant’ Eucario di Treviri, Sant’ Eutichiano, San Natale Chabanel e Beato Pietro de Haro.