L’ordine degli avvocati di Latina subisce un brutto colpo quest’oggi con la decisione della Cassazione di fatto che annulla le elezioni dello stesso Ordine di Legali, tenutasi nel febbraio 2015. La lista di Gianni Lauretti, al momento presidente dell’Ordine, ora di nuovo ricominciare da capo. «Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina prende atto della decisione delle SS.UU. della Suprema Corte di Cassazione, che ha annullato il procedimento elettorale per l’elezione dei componenti dell’Ordine degli Avvocati di Latina, elezioni che si erano svolte nel pieno rispetto delle nuove regole allora vigenti e solo successivamente annullate dalla giustizia amministrativa», riporta la nota del presidente dell’Ordine di Latina, Lauretti. «Nel contempo, esprimo forte preoccupazione per gli effetti che tale decisione avrà sul regolare funzionamento ed erogazione dei servizi che quotidianamente l’Ordine svolge in favore degli iscritti e dell’utenza tutta. Preoccupa – chiude nella nota Lauretti -, il grave vuoto di rappresentanza che il Foro di Latina subirà in un momento decisivo su scelte strategiche al vaglio del Legislatore». Ordine degli avvocati sconvolto, come sta accadendo a Napoli per tutt’altri motivi, legati agli scioperi di Nad per i presunti privilegi della casta.
Nella giornata di ieri l’Ordine degli Avvocati di Milano ha presentato il calendario ufficiale degli esami finali del Corso per Difensori d’Ufficio, edizione 2015-2016. Con una nota pubblicata direttamente sul portale dell’Ordine Avvocati Milano, si riporta come «nei giorni lunedì 13/02 e mercoledì 15/02 gli esami avranno luogo presso la Sala del Consiglio dell’Ordine Avvocati (di fronte alla Segreteria dell’Ordine), mentre venerdì 17/02 presso la Sala Avvocati (di fronte alla Camera Penale)». Il calendario prenderà il via delle convocazioni dunque da metà del mese appena iniziato, con un specifico nota bene: in caso di impedimento, i Convocati potranno inviare richiesta di rinvio del colloquio all’indirizzo [email protected] . In caso di mancata presentazione al colloquio e in assenza di richiesta di differimento dello stesso, i Candidati non saranno ulteriormente convocati. Gli esami si terranno al primo piano del Palazzo di Giustizia di Milano, presso la Sala Consiglio, di fronte alla segreteria dell’Ordine degli Avvocati e vedrà le convocazioni divise in tre segmenti: lunedì 13 febbraio alle 14.30, mercoledì 15 febbraio alle 14.30, venerdì 17 febbraio alle ore 14.30, solo in questo caso però presso la Sala Avvocati al primo piano del Palazzo di Giustizia, all’Atrio Centrale di fronte alla Camera Penale.
Giornata di tensioni ieri a Napoli per la forte protesta di un gruppo di avvocati contro i privilegi della casta forense, con tanto di sciopero della fame annesso che hanno già provocato alcuni malori nelle scorse ore. Come riporta Il Mattino, gli avvocati di Nuova avvocatura democratica continuano la protesta che va avanti ormai da quasi una settimana. Uno dei manifestanti, dopo due notti trascorse in auto davanti all’ingresso del Tribunale ha avuto un malore, è stato accompagnato in ospedale e dimesso dopo qualche ora. Ancora ieri poi, una nuova delegazione di Nuova Avvocatura Democratica ha incontrato il presidente dell’ordine degli avvocati di Napoli – Armando Rossi – e hanno ottenuto che i temi della protesta saranno inseriti all’odg nell’assemblea prevista per oggi. Non sono stati realizzati però tutti gli obiettivi minimi della protesta e per questo motivo almeno fino all’assemblea di oggi non viene sospeso lo sciopero della fame e il presidio davanti al tribunale di Napoli. Quali i motivi? Li riporta in una nota gli stessi avvocati della Nad di Napoli, «protestiamo contro quelli che definiscono i privilegi di una “casta”, contro i costi della politica forense, le prebende per i vertici delle istituzioni nazionali forensi e i nuovi gettoni di presenza introdotti, contro l’aumento dei costi della cassa forensi a carico di tutti gli iscritti e per sensibilizzare colleghi e cittadini sulla grave crisi dell’avvocatura in un periodo in cui molti professionisti stentano ad arrivare a fine mese e, non potendo sostenerne i costi, sono addirittura costretti a cancellarsi dall’albo forense».