Brutte notizie per il ragazzo di 18 anni ricoverato per meningite lo scorso 24 gennaio 2017 presso l’ospedale di Conegliano. Le condizioni del giovane erano apparse subito molto gravi e si sono rivelati inutili i tentativi di ripristinare le sue funzioni vitali. Al suo arrivo alla struttura ospedaliera, il ragazzo presentava una forte febbre e nausea. Le analisi mediche, effettuate nell’immediato, avevano evidenziato la presenza della meningite da pneumococco, una forma per la quale non si rischia il contagio. Proprio per questo, come anticipato dall’Asl locale, non verranno effettuate profilassi specifiche a tutte le persone che sono entrate a contatto con il ragazzo sia prima che dopo il peggioramento della malattia. Intanto, sono state rifornite tutte le scorte di vaccini che nelle scorse settimane erano state minacciate dall’alta richiesta del pubblico, in allarme per i numerosi casi di meningite che si erano verificati sul nostro territorio. Le scorte di nuovi vaccini potranno coprire fino alla metà del prossimo aprile, data in cui bisognerà effettuare un nuovo riordino. Come ricorda Leggo, sono disponibili 560 prestazioni ogni settimana a Milano, un numero importante, anche se non raggiunge le richieste. La psicosi dettata dalla meningite ha infatti esaurito le scorte di un anno ed ora bisogna gestire in modo più oculato le fiale appena arrivate nelle aziende ospedaliere.