Ci sono molti modi per elaborare il lutto, soprattutto quando a morire è un figlio. Quello scelto da una coppia inglese, Charlotte Szakacs, 21 anni, e il marito Attila, 28, è sicuramente uno dei più sconcertanti tra quelli scelti. Alla ventesima settimana di gravidanza una ecografia aveva rivelato che la bambina che aspettavano soffriva di una anormalità cromosomica. La bambina nasce lo scorso dicembre all’ospedale di Leeds, il cervello non è del tutto sviluppato e ha problemi gravi ai polmoni e all’aorta. Si fa il possibile ma dopo quattro settimane la piccola muore lo scorso 10 gennaio. E’ così che la coppia decide di lasciare la figlia in una cella frigorifera per quasi due settimane e viene concesso loro di prenderla in braccio e anche portarla a passeggio in carrozzina per una decina di minuti al giorno. Il funerale si tiene il 26 gennaio e nei quattro giorni precedenti viene permesso alla coppia di tenere la bambina con loro a casa. Tutto quello che desideravo, ha spiegato la donna, era sentirmi una mamma almeno per un po’: “Durante la degenza non potevamo tenerla in braccio, abbracciarla, accudirla. Così quel giorni passati insieme a lei anche se morta ho avuto la possibilità di provare quello che non avrei più potuto provare”.