Santa Verdiana nacque a Castelfiorentino, in Toscana, sul finire del XII secolo, da una famiglia contadina. Divenuta ben presto orfana di entrambi i genitori, fu cresciuta dai vicini di casa e si prestò a umili lavori per guadagnarsi da vivere. Intanto, “dopo aver rivelato i suoi doni straordinari con un prodigio” (scrive Anna Benvenuti), si faceva largo nel suo cuore la vocazione religiosa. Per questo decise di intraprendere un pellegrinaggio a Santiago di Compostela in Spagna, in compagnia di alcuni concittadini. Quando successivamente cercò di andare in pellegrinaggio a Roma, fu vinta dalle insistenze degli abitanti del luogo, che già riconoscevano in lei i tratti della santità e perciò desideravano la sua presenza. Verdiana volle vivere l’ideale cristiano nella forma della clausura e quindi accettò che per lei si costruisse una cella a ridosso della chiesetta di S. Antonio, nel borgo di Timignano. Con una solenne cerimonia pubblica di commiato, la fanciulla Verdiana cominciava la clausura che sarebbe durata fino alla vecchiaia. Secondo la narrazione agiografica, due serpenti sarebbero stati i suoi compagni di cella: per questo sarebbe stata definita “la santa dei serpenti”. Dopo un incidente in cui uno dei serpenti rimase schiacciato da un carro sulla strada e miracolosamente risanato dalla santa, i due animali lasciarono la cella; Verdiana lesse in ciò una anticipazione della propria imminente morte. Riguardo alla data del ritorno al Padre, “fervono irrisolte polemiche” scrive la professoressa Anna Benvenuti: c’è incertezza tra il secondo e il terzo e il quarto decennio del XIII secolo. Si racconta che la sua morte venne annunciata dal suono improvviso e simultaneo delle campane di Castelfiorentino non mosse da mano umana. Il culto di santa Verdiana è stato confermato il 20 settembre 1533 da Clemente VII. La “santa dei serpenti”, con il suo corpo incorrotto, sarebbe divenuta la patrona di Castelfiorentino.
Martirologio Romano: Presso Castelfiorentino in Toscana, santa Verdiana, vergine, che visse in clausura dalla fanciullezza fino alla vecchiaia.