Oggi è stata una giornata importante per la famiglia di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte assassinata il 13 gennaio del 2016. In aula erano presenti tutti gli indagati (compresa Efisia Rossignoli, a piede libero per truffa). La trasmissione Chi l’ha visto 12.25 ha raccolto la prima reazione a caldo della madre Marisa, la quale non è riuscita a trattenere la grande rabbia e il dolore per la perdita della sua unica figlia. “E’ stata dura, pensavo già che fosse dura ma l’ho trovata ancora peggio”, ha dichiarato ai giornalisti che l’hanno attesa fuori dall’aula. La donna si attende il massimo della pena, “non tanto per me quanto per mia figlia. Se lo merita che venga condannato perché non era così che doveva fare. Qui non stiamo più andando avanti”, ha aggiunto, sempre più affranta. In occasione della richiesta di perizia psichiatrica la rabbia è stata tanta: “Come può chiedere una perizia psichiatrica? Ha anche dato l’esame a Torino in medicina, diceva… invece era tutto falso. Secondo lei è matto uno che ragiona così?”. Sul punto della perizia si è espresso anche l’avvocato della famiglia di Gloria Rosboch: “Ce lo aspettavamo perché erano stati depositati dei documenti, eravamo preparati alla domanda, ma non ci sembra ci siano i presupposti, aspettiamo giovedì la decisione del giudice”. Cosa accadrà, dunque, nel prossimo appuntamento? Il giudice dovrà dire cosa pensa della perizia e su quella base si articolerà il resto dell’udienza.



Nella giornata di oggi si è conclusa la prima parte dell’udienza preliminare per l’omicidio della professoressa Gloria Rosboch. Ad occuparsi del caso è la trasmissione Pomeriggio 5 che nella puntata odierna ha trasmesso alcune immagini esclusive che immortalano l’arrivo in tribunale di Gabriele Defilippi, l’ex allievo 22enne nonché il presunto esecutore materiale del delitto della sua ex insegnante. La prima ad arrivare in aula è stata Caterina Abbattista, seguita dal nuovo Gabriele che ha presentato il suo inedito – l’ennesimo – volto, con capelli corti e a spazzola. A differenza delle prime settimane successive al suo arresto, nelle quali il 22enne era molto depresso al punto da essere diventato quasi anoressico, oggi invece ha mostrato un grande cambiamento apparendo decisamente appesantito e notevolmente ingrassato. Presente anche Roberto Obert e Efisia Rossignoli, quest’ultima indagata a piede libero per truffa. Ovviamente non sono mancati i genitori della vittima, in particolare il padre Ettore che secondo quanto riferito dall’inviata di Pomeriggio 5 ha pianto per tutta la durata dell’udienza.



Si è svolta oggi la prima parte dell’udienza preliminare per l’omicidio di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa il 13 gennaio scorso. In aula tutti tre indagati in merito ai quali sono state formalizzate le richieste, come evidenziato dalla trasmissione Chi l’ha visto 12.25. Si tratta del rito abbreviato vincolato dalla perizia psichiatrica per Gabriele Defilippi, l’ex studente 22enne della vittima, rito abbreviato per l’ex amante Roberto Obert, patteggiamento per Efisia Rossignoli accusata di truffa, mentre per Caterina Abbattista, ai domiciliari da alcuni mesi, è stata richiesta l’assoluzione. L’udienza è stata rinviata al prossimo giovedì. L’appuntamento di oggi si è rivelato un momento particolarmente toccante perché per la prima volta i genitori di Gloria Rosboch si sono trovati faccia a faccia con i responsabili della morte della loro unica figlia. Alla rabbia della signora Marisa, intercettata dai giornalisti all’uscita dall’aula, si è aggiunta la grande agitazione del marito Ettore Rosboch, padre di Gloria, il quale secondo quanto reso noto dall’avvocato della famiglia della vittima, sarebbe rimasto in piedi per tutta la durata dell’udienza: “E’ stato profondamente toccante per lui vedere per la prima volta Gabriele e Obert insieme alla signora Abbattista che non aveva più visto dai giorni dei fatti”, ha commentato il legale Caniglia.



È scattata oggi la prima udienza del processo sul delitto Gloria Rosboch: a Ivrea subito reazioni contrastanti alle primissime dichiarazioni spontanee rilasciate da Gabriele Defillippi, l’imputato numero uno per l’uccisione della povera insegnante. «Chiedo scusa per quello che ho fatto a Gloria, chiedo scusa ai suoi genitori. Chiedo perdono perdono per quanto ho fatto, mi vergogno», riportano i cronisti presenti in Aula davanti al gup, Alessandro Scialabba. Ha poi continuato ancora Gabriele in un autentico fiume in piena: «Chiedo scusa e perdono – ha detto Gabriele – ma purtroppo non posso riavvolgere il nastro. Mi vergogno di quello che ho fatto. Sono scuse che devo ai genitori di Gloria e a me stesso. Sono dispiaciuto per aver trascinato in questa tragedia anche altre persone come mia mamma e il mio fratellino, Claudio». Il suo avvocato ha chiesto rito abbreviato condizionato dalla perizia. L’udienza riprenderà giovedì prossimo sempre davanti al gup che dovrà decidere sulle richieste di pena avanzate.

Ad un anno esatto dall’omicidio di Gloria Rosboch, la professoressa 49enne di Castellamonte prima truffata e poi uccisa dal suo stesso ex studente, il gip del tribunale di Ivrea aveva fissato la data dell’udienza preliminare in programma per questa mattina. Come riporta il sito Cronaca Qui, dunque, il caso approda nelle aule giudiziarie a partire dalle ore 9:30. In tribunale è attesa la presenza di tutte e tre le persone accusate dell’omicidio di Gloria Rosboch, a partire dall’ex allievo Gabriele Defilippi e dal suo complice ed ex amante Roberto Obert. Attesa anche la madre di Gabriele, Caterina Abbattista, la quale è accusata di concorso in omicidio anche se dallo scorso novembre sta scontando la pena ai domiciliari. La procura nei confronti della donna ha avanzato l’ipotesi secondo la quale avrebbe non solo avallato ma addirittura incitato l’azione omicida del figlio 22enne nei confronti della professoressa di Castellamonte, nonché sua amica, uccisa il 13 gennaio 2016. Nell’ambito del giallo sull’uccisione di Gloria Rosboch avrebbe giocato un ruolo importante anche Efisia Rossignoli, anche lei indagata (a piede libero) con l’accusa di truffa. La donna, difesa dagli avvocati Ferdinando e Fiorenza Ferrero, aveva ammesso di essersi finta la centralinista di una banca e nel 2014 si mise in contatto con Gloria Rosboch al fine di convincere la professoressa della credibilità dell’affare propostole da Gabriele Defilippi il quale riuscì a truffarla, sottraendole con l’inganno la somma di 187 mila euro. I soldi, a detta del giovane, sarebbero serviti per “un investimento sicuro” e riuscì con questa scusa a convincere la sua ex professoressa a versare il denaro a suo nome, con la promessa di una vita insieme da trascorrere in Costa Azzurra. L’omicidio della professoressa si consumò il 13 gennaio dello scorso anno, dopo un appuntamento che la donna ebbe con l’ex studente, ancora una volta attratta in trappola. La vittima aveva denunciato il giovane per la truffa dei 187 mila euro e quel giorno era stato proprio Gabriele a contattarla con la scusa di restituirle il denaro. Ancora una bugia a scapito della 49enne che si fidò per la seconda ed ultima volta dell’ex allievo prima di essere strangolata in auto ed abbandonata, ormai priva di vita, nella vasca di una vecchia discarica in disuso. Il ritrovamento del cadavere avvenne qualche giorno dopo la sua uccisione, su indicazione di Roberto Obert, anche lui presente in auto al momento del delitto, sebbene abbia sempre scaricato le responsabilità del gesto sull’ex amante. Nel corso del processo si spera di fare finalmente luce sull’atroce vicenda che a distanza di oltre un anno non smette di creare dolore alla famiglia di Gloria Rosboch, rimasta orfana dell’unica figlia.