Un incidente sfiorato seguito, da una telefonata distensiva tra il presidente americano Trump è quello cinese Xi Jinping. Questo quello che è avvenuto ieri, quando l’uomo più potente della democrazia occidentale ha preso il telefono e ha chiamato il suo omologo cinese. A quanto si apprende l’inizio della telefonata è servita a chiarire un “quasi incidente” aereo tra due jet militari, uno americano e uno cinese che sono passati a meno di 350 metri uno dall’altro, sfiorando una vera e propria collisione nella zona di mare al largo delle isole Sarborough. Dopo essersi chiariti i due sono passate alle questioni internazionali, e qui il presidente Trump ha sottolineato come per l’America la Cina “è una e solamente una”, sconfessando cosi la sua linea che aveva innescato tante polemiche, dopo la telefonata intercorsa tra Trump e la leader di Taiwan, Tsai Ing-wen.



Tutti contro il quotidiano Libero non è certo la prima volta che accade. I titoli confezionati da Vittorio Feltri fanno strategicamente arrabbiare molti. A proposito del caso Raggi il quotidiano ha intitolato oggi “Patata bollente” con a fianco una foto del sindaco di Roma. A scatenarsi ovviamente il Movimento 5 stelle, da Beppe Grillo che ha chiesto di mandare una mail di protesta al giornale, a Di Maio che ha commentato: “Non so se sia sessismo o semplice idiozia, in ogni caso mi fa schifo. La mia solidarietà a Virginia Raggi. La stampa ha superato ogni limite”. Ma anche gli storici nemici dei cinque stelle esprimono il loro disappunto per il titolo. Il capogruppo romano del Pd Michela Di Biase twitta: ‘Mi fa schifo il vile attacco misogino e sessista di Libero contro Virginia Raggi a lei va tutta la mia solidarietà #stopsessismo’.



Quattro persone, tra cui una ragazzina di 16 anni, sono state fermate stamane a Montpellier in Francia. Sembra si trattasse di una cellula jihadista intenta a preparare un nuovo attacco terroristico a Parigi. Le autorità sono riusciti ad arrivare a loro grazie a indagini svolte sui social network e leggendo i loro messaggi. Nel loro covo trovato materiale informatico ed esplosivo, secondo le prime notizie avrebbero avuto intenzione di farsi esplodere usando cinture esplosive con un attacco kamikaze.

Sicuramente una brutta notizia, quella che quest’oggi l’Inps ha comunicato tramite una nota sul suo sito ufficiale. L’istituto di previdenza sottolinea infatti che l’indennità di disoccupazione per i collaboratori iscritti alla gestione separata, non sarà più erogata dal primo gennaio di quest’anno. La notizia che era nell’area stante il mancato rifinanziamento dell’indennità, interessa circa trecentomila persone. Sempre l’Inps comunica che comunque essa sarà erogata per tutti coloro che ne hanno diritto, e che sono entrati in disoccupazione nello scorso anno, in questo caso i fondi saranno attinti dai 54 milioni di euro previsti dalla legge finanziaria dello 2016. 



La corte d’appello federale degli Stati Uniti d’America ha confermato la sospensione del decreto presidenziale firmato da Trump, con il quale si vietava l’ingresso nel paese dei cittadini di 7 paesi a maggioranza islamica. La decisione è stata motivata dal fatto che la presidenza non è riuscita a convincere i giudici, del fatto che l’ingresso di siffatti cittadini sia un problema di sicurezza nazionale. La sentenza di fatto rappresenta la seconda sconfitta del nuovo presidente, che mossisi senza interpellare il congresso ha visto la sua decisione defraudata dal potere giudiziario a stelle e strisce. Trump ha commentato la notizia con un duro post su Twitter, post che lascia prefigurare un nuovo appello della Casa Bianca, questa volte alla corte suprema, ultimo grado di giudizio del sistema americano. 

Novanta pagine che analizzano quella che doveva essere la nuova legge elettorale, legge che di fatto è stata in parte bocciata dalla consulta. Gli ermellini motivano infatti che la carta costituzionale prevede maggioranze omogenee in entrambi i rami del parlamento, maggioranze che però erano a rischio con l’istituto del ballottaggio, e che per questo quest’ultimo è stato stralciato dall’Italicum. Interessanti anche le decisioni relative al capo lista bloccato, presupposto riconosciuto e definito legittimo, con l’unico appunto relativo al sorteggio in caso di elezione in collegi diversi. Definita inoltre “non irragionevole” la soglia del 40% prevista dal legislatore, per l’ottenimento del premio di maggioranza, che dovrebbe servire a garantire la governabilità del paese. 

Pesanti e inopportune le parole proferite dal centrocampista della Roma Nainggolan, che intercettato alla fine di un allenamento è stato registrato a sua insaputa con un cellulare. Il forte centrocampista nell’occasione ha fatto il punto sui suoi rapporti con i colori bianconeri, affermando che il suo è un vero e proprio “odio”, verso chi di solito vince tramite una punizione o un rigore regalato dagli arbitri. Le immagini che sono subito state rilanciate in rete non fanno altro che rinfocolare la polemica sui bianconeri, alla luce soprattutto della partita vinta la scorsa domenica contro l’Inter, e non ancora digerita da dirigenza e tifosi nerazzurri. Da sottolineare che in tale contesto la vicenda del belga non è stata commentata dai vertici bianconeri, che contattati dai giornalisti si sono trincerati dietro un laconico “no comment”.

Torna sul suo abbandono alla Formula Uno, Niko Rosberg e lo fa rilasciando un intervista ad un giornale tedesco. Il campione del mondo durante l’intervista, mette l’accento sulle motivazioni che lo hanno portato al ritiro, e sottolinea come la sua vita sia totalmente cambiata in meglio, e come lui sia ritornato al massimo della forma fisica e mentale. Rosberg torna a mettere in rilievo come la sua fu una decisione improvvisa, ma che lo ha portato ad una lunga meditazione, e che di fatto nasceva dal fatto che egli non aveva più voglia di girare in tondo come “un criceto”. Rosberg sottolinea inoltre che nella decisione non ha pesato la sua supposta rivalità con Hamilton, una rivalità che anzi è stata determinante per la vincita di quel campionato mondiale, che rappresentava il sogno della sua vita. 

Non finisce mai di stupire Roberto Totti, che sopo la sua apparizione in veste di super ospite al festival di Sanremo si è reso protagonista dell’ennesima bella iniziativa. Il capitano della Roma ha infatti deciso di donare integralmente il suo cachet, pagato dalla Rai, relativo alla sua apparizione nella cittadina dei fiori, integralmente in beneficenza. Non è la prima volta che “il pupone” si fa partecipe di siffatte situazioni, grande pubblicità ebbe infatti la storia relativa ai cinquantamila euro guadagnati da Totti grazie alla partecipazione alla trasmissione Grande Fratello Vip, quella volta fu scelta la famiglia di un bimbo disabile, famiglia che partecipo il suo ringraziamento con una missiva pubblicata da tutti i maggiori giornali. Questa volta la cifra rimane segreta, cosi come segrete le associazioni che ne beneficeranno, di certo però si amplifica la conoscenza del grande cuore del capitano giallorosso. 

C’e’ voluto una discesa al quarantacinque per cento, ubicata nel deserto di Atacama, in Cile, per battere un record di velocità che resisteva da svariati anni, quello di velocità su una mountain bike standard. Il record è stato di fatto infranto dall’austriaco Max Stockl, che ha raggiunto la velocità record di 167 chilometri l’ora. Stockl ha usato una bicicletta standard non modificata, e alla fine dell’impresa si è definito estremamente soddisfatto per essere alla sua età, riuscito a battere un record definito molto pericoloso. Per inciso la manifestazione è stata sponsorizzata dalla Red Bull, azienda che sulla velocità, vista la sua presenza nel campionato di formula uno, ha poggiato la sua mission imprenditoriale.

Marcia indietro su tutto il fronte: Donald Trump, che aveva inaugurato la sua presidenza telefonando al presidente di Taiwan, la “Cina che non esiste” ufficialmente, ha telefonato ieri al presidente della “Cina che esiste”, quella di Pechino, della violazione dei diritti civili, delle persecuzioni religiose, delle stragi di milioni di bambini abortiti e dello sfruttamento schiavista del lavoro per ammettere che quelli che contano, quelli con cui fare affari lucrosi e avere rapporti sono loro, quelli di Pechino. Chiusa dunque quella che sembrava destinata a essere una frattura clamorosa (e coraggiosa) tra Cina e Usa, che rinnovano cordialmente anche con Trump i rapporti di amicizia e collaborazione. Tutto questo mentre jet americani e cinesi hanno rischiato di scontrarsi sopra le isole contese al largo delle Filippine. Trump si inginocchia dunque anche lui alla politica di una sola Cina, in vigore dal 1992 in cui Pechino e Taiwan riconoscono che la Cina unica ed esistente è quella comunista. 

Una maggiore reperibilità per gli impiegati privati, non cambia nulla invece per quelli pubblici. Questo è quanto chiesto dal presidente dell’Inps Tito Boeri, alla guida dell’istituto a cui dovrebbero far capo tutti i controlli fiscali, in ottemperanza al decreto Madia che sarà varato in tempi strettissimi. Boeri spiega che l’inasprimento delle visite per i lavoratori privati tenderebbe ad aver maggiore flessibilità organizzativa nei controlli, e quindi a risparmiare sul costo delle visite fiscali. Nel regime attuale, i lavoratori malati hanno l’obbligo di rimanere nel luogo di residenza, 4 ore (10-12 e 17-19) i lavoratori privati, e 7 ore quelli pubblici (9-13 e 15-18), con la nuova disposizione, se attuata, gli orari sarebbero uniformati per tutti.

L’apposizione di alcuni tornelli, che devono servire a limitare gli ingressi all’interno della facoltà, ha scatenato una vera e propria guerriglia urbana nel capoluogo emiliano. La situazione è degenerata ieri mattina, quando circa un centinaio di studenti hanno occupato la facoltà di Lettere. Gli studenti, sordi agli ordini della polizia che intimavano di lasciare l’aula, hanno letteralmente distrutto i cancelli oggetto del contendere, e non contenti hanno approntato alcune barricate con tavoli e sedie, per impedire agli agenti di entrare. Le successive cariche, che sono continuate anche all’esterno della facoltà hanno ristabilito l’ordine, ma la situazione resta tesissima con un centinaio di appartenenti ai “collettivi universitari” che si sono raggruppati all’esterno, cantando cori contro le forze dell’ordine, e contro la dirigenza universitaria. 

Il Parlamento inglese ha avallato l’uscita dall’Inghilterra dall’UE, una scelta che adesso dovrebbe vedere l’invocazione dell’articolo 50 da parte del premier Theresa May. Dopo la richiesta del Primo Ministro inglese, inizieranno le trattative per concordare l’uscita del paese di sua maestà britannica dai 28, trattative che non potranno superare i 24 mesi. Intanto la votazione presso la camera dei deputati ha spaccato l’opposizione laburista, il cui leader Corbyn ha di fatto avallato la linea dell’esecutivo May, nonostante questo avesse bocciato tutti gli emendamenti, che tendevano quanto meno a ritardare l’uscita. Per quanto accettata dai parlamentari, la Brexit comunque incontra forti resistenze, soprattutto in Scozia e Irlanda del Nord, paesi che durante il referendum si erano schierati nettamente a favore per la permanenza nell’UE.

Un’impressionante tempesta di neve, quella che in queste ore sta colpendo il Nord Est degli Stati Uniti D’America, e che sta mettendo in ginocchio non solo l’economia USA ma anche i trasporti USA. In tale contesto quasi 3.000 i voli cancellati, cancellazioni che hanno lasciato a terra oltre 100.000 viaggiatori. Ma non sono solamente questi i numeri ad impressionare, dati i 40 milioni di americani che devono interessati dal maltempo o l’escursione termica superiore ai 20°, che sta colpendo alcune città americane, come ad esempio New York. La Casa Bianca tramite il suo portavoce, ha fatto sapere che il presidente Trump sta monitorando costantemente la situazione, mentre il governatore del Massachusetts, Charlie Baker, ha chiesto ai suoi concittadini di non uscire di casa se non “assolutamente necessario”.

Con un ruolo dirigenziale ma di natura ancora non specificata, l’ex numero 10 dell’Argentina, inizia la sua collaborazione con il massimo organismo del calcio mondiale. È stato lo stesso “pibe de oro” ad annunciarlo tramite un annuncio sul suo profilo social, con una didascalia di una foto che vede Maradona insieme all’attuale presidente FIFA, Gianni Infantino. Nel testo, l’ex calciatore comunica che la collaborazione, definita da Maradona stesso come un sogno, è iniziata ufficialmente ieri. Non manca la polemica, come sempre accade quando si tratta del campione argentino. L’annuncio infatti sottolinea la bontà dei nuovi vertici, e rimarca come fino adesso la FIFA era in mano a persone che non “amavano il calcio”, chiaro l’accenno a Blatter e Platini, nemici storici dell’asso argentino. 

Il trasferimento di Hernanes era nell’aria: il giocatore già da qualche giorno aveva abbandonato Torino, in direzione dell’estremo Oriente. La notizia invece è diventata ufficiale. È infatti di ieri una comunicazione sul sito della squadra campione d’Italia, che ufficializza il passaggio del regista allo Hebei China Fortune Football Club. Il valore dell’operazione si aggirerebbe attorno ai 10 milioni di euro, 8 pagabili immediatamente e 2 riconosciuti sotto forma di bonus. Al giocatore che con i bianconeri ha militato per quasi due anni, collezionando 35 presenze, è stato assicurato un biennale da quasi 5 milioni di euro a stagione. La società sottolinea che l’operazione ha generato per la squadra bianconera una “plusvalenza” superiore ai due milioni di euro. 

Prime prove per Sebastian Vettel che ieri sulla pista di Fiorano ha girato con una SF15-T del 2015, opportunamente modificata per rientrare nei regolamenti che la FIA ha emanato per i test invernali. Il pilota tedesco ha girato su pista bagnata, dato l’allagamento del circuito operato artificialmente, allo scopo di testare le gomme “rain” della Pirelli, casa che ha l’esclusiva per la fornitura delle coperture nel circus della F1. Le prove sono state richieste alla Ferrari dalla stessa Pirelli, che vuole cosi fare dei test in vista dell’inizio della stagione agonistica. Oggi ad essere impegnato sarà la terza guida Ferrari, Giovinazzi. Il pilota però è rimasto a casa visto il piccolo incidente occorso a Vettel nel pomeriggio di ieri e che nonostante non abbia comportato delle conseguenze per il pilota, ha danneggiato la vettura che per questo ha necessità di un ri-settaggio completo. 

Una rotazione importante, quella operata dal tecnico della nazionale di Rugby, che ieri ha comunicato la formazione titolare che sfiderà sabato all’Olimpico i forti irlandesi. Ritorno tra i quindici titolari per Sergio Favaro e Van Schalkwyk, al rientro dai rispettivi infortuni, e maglia da titolare per Ghiraldini ed Esposito, con quest’ultimo promosso ad ala titolare, con l’obiettivo di dare “ampiezza al gioco” e mettere in difficoltà gli avversari. Da Parte loro gli irlandesi operano due cambi, il tecnico Joe Schmidt conferma infatti quasi in blocco la squadra che ha perso contro i “cugini” scozzesi, e spera nella statistica che vede la sua squadra vincente 11 volte su 12 incontri, nelle passate sfide contro gli azzurri.