Gli inquirenti che indagano sull’omicidio di Arzana continuano a cercare l’assassino di Pietro Roberto Fragata, il tabaccaio ucciso a colpi di fucile nella mattinata di ieri. Intanto, come rivela Sardiniapost.it, per la giornata di domani è attesa l’autopsia sul cadavere del 46enne, presso l’ospedale di Lanusei. Sarà l’anatomopatologo Roberto Marcialis ad accertare le dinamiche del delitto che appare come una vera e propria esecuzione. In merito alla caccia all’uomo, è possibile che l’assassino non abbia agito da solo. Al fine di fare chiarezza sul movente del terribile omicidio che si è consumato all’indomani di un blitz dei Ros e del Nucleo elitrasportato dei cacciatori di Sardegna, le indagini riguardano soprattutto la vita privata della vittima, descritta dagli abitanti di Arzana tranquilla e senza altri colpi di testa dopo l’arresto. Dall’uscita dal carcere nei mesi scorsi, infatti, il tabaccaio ucciso conduceva una vita ritirata, fra casa e lavoro nella tabaccheria che gestiva con la moglie. Il suo passato può avere a che fare con la tragica fine avuta ieri, colpito in piano volto da uno dei cinque colpi esplosi con un fucile calibro 12?
Si è consumato nella mattinata di ieri un nuovo omicidio ad Arzana che ha visto vittima Pietro Roberto Fragata, tabaccaio 46enne. Come racconta l’agenzia di stampa Ansa, l’agguato sarebbe avvenuto ieri intorno alle ore 7:30 mentre l’uomo si stava recando, a bordo della sua auto, nella sua tabaccheria. All’altezza di via Marco Polo, il tabaccaio sarebbe stato raggiunto da cinque colpi di fucile calibro 12, che hanno crivellato il parabrezza anteriore e il finestrino laterale. Uno dei colpi sarebbe stato quello fatale, colpendo in pieno viso Pietro Roberto Fragata. L’auto nella quale era a bordo il 46enne sarebbe poi finita in una scarpata. L’omicidio di Arzana si è consumato a distanza di pochi mesi dall’uscita dal carcere della vittima, la quale lo scorso settembre aveva ottenuto l’affidamento in prova. Il 46enne sarebbe legato alla banda delle rapine in Umbria, ed era stato condannato proprio per una tentata rapina a un supermercato di Perugia avvenuta nel 2007, in cui furono ferite due persone, coinvolte in una sparatoria. L’uomo lascia la moglie Antonietta Mancosu – con la quale gestiva la tabaccheria – e due figli di 10 e 22 anni. Ora gli inquirenti che si stanno occupando dell’omicidio di Arzana stanno scavando nella vita della vittima e soprattutto sui suoi rapporti più recenti avuti dopo la sua uscita dal carcere. Pietro Roberto Fragata, oltre al suo coinvolgimento nella banda dei sardi in Umbria, della quale faceva parte anche l’ex latitante Raffaele Arzu, in passato era finito al centro dell’inchiesta sul delitto del carabiniere Donato Fezzuoglio, ucciso durante una rapina ma in merito alla quale era stato prosciolto. Il nuovo omicidio avvenuto in Ogliastra a soli sei mesi dal duplice delitto dei fratelli Caddori (rimasti uccisi per una lite legata a questioni di eredità), ha ovviamente scosso l’intera comunità la quale è tornata ad avere paura. La morte del tabaccaio è giunta il giorno seguente rispetto a un blitz dei Ros e del Nucleo elitrasportato dei cacciatori di Sardegna avvenuto a Arzana. Su questa operazione che ha visto la perquisizione di alcune abitazioni, tuttavia, ci sarebbe al momento il massimo riserbo, ma non si esclude possa essere legato alla ricerca del latitante Attilio Cubeddu.