Centro Italia, altra scossa di terremoto e questa volta sono le Marche a presentare un grado di magnitudo M 2.2 Richter, come segnalato dai dati INGV del bollettino in tempo reale. La scossa sismica delle 17.21 ha avuto come ipocentro un punto a 9 km di profondità sotto il livello del terreno, come epicentro invece il centro INGV ha individuato un punto presso i comuni di Visto, Ussita, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Monte Cavallo, Bolognola, Norcia, Fiordimonte, Acquacanina, Fiastra, Sellano, Pieve Torina, Pievbovigliana, Montemonaco, Cerreto di Spoleto, Montefortino, Muccia, Montegallo. Lo sciame sismico ha provocato tra le 16.18 e le 17.21 bene quattro scosse di terremoto, tutte per fortuna inferiori al grado M 2.2 Richter ma che certificano un’attività tutt’altro che conclusa in centro Italia.



Il terremoto segnalato da alle ore 10.27 riguarda l’area insolita della Puglia, con la provincia di Foggia che per fortuna non ha segnalato particolari problemi o conseguenze dopo la scossa di M 3.0 avvenuta pochi istanti fa. Mentre il centro Italia prosegue nello sciame sismico ininterrotto da oltre 5 mesi, il sisma pugliese viene segnalato con questi dati dal centro nazionale INGV: ipocentro a 8 km sotto il livello del terreno, M 3.0 gradi Richter ed epicentro individuato presso i comuni di Carapelle, Orta Nova, Ordona, Stornara, Foggia, Stornarella. Nel frattempo, proseguono le scosse tra Abruzzo, Marche e Umbria, con le province di Macerata e L’Aquila che non hanno avuto conseguenze o nuovi crolli dopo le tanti (ma lievi) scosse di terremoto intervenuto nelle prime 9 ore di questo lunedì 13 febbraio 2017.



Pomeriggio per fortuna abbastanza tranquillo per l’emergenza terremoto in centro Italia, con l’ultima scossa rilevante avvenuta alle ore 14.34 presso la provincia di Rieti. Il servizio INGV non segnala comunque alcun danno particolare intervenuto, con lo sciame sismico che non ha presentato scosse oltre il grado 3 Richter. Il terremoto nel Reatino segnala un grado 2.1 Richter con ipocentro calcolato a 6 km sotto il livello del terreno; epicentro invece viene individuato presso i comuni di Amatrice, Campotosto, Cortino, Crognaleto, Capitignano, Accumoli, Montereale, Rocca Santa Maria, Fano Adriano, Valle Castellana, Acquasanta Terme, Cittareale, Arquata del Tronto, Pietracamela. Zero conseguenze, zero crolli e zero danni, anche se lo sciame sismico prosegue senza sosta in tutto il centro Italia.



Torna il centro Italia protagonista con un altro terremoto avvenuto presso le zone di Marche, Umbria e Abruzzo: il portale INGV segnalato sisma di grado M 2.0 Richter presso Macerata, al termine di un lungo sciame sismico nel Maceratese durato quasi tutta la mattina. Non ci sono danni da segnalare, né nuovi crolli: alle 12.55 il sisma ha segnato un ipocentro di 9 km sotto il livello del terreno, con epicentro invece presso i comuni di Visso, Ussita, Castelsantantelo sul Nera, Preci, Monte Cavallo, Bolognola, Norcia, Fiordimonte, Acquacanina, Fiastra, Sellano, Pieve Torina, Pievebovigliana, Montemonaco, Cerreto di Spoleto, Montefortino, Muccia, Montegallo.

Il bollettino terremoti di oggi segnalati dal centro nazionale INGV mostra come in questa prima parte della giornata la zona maggiormente colpita è stata la Sicilia con uno sciame sismico che per fortuna non ha generato danni particolari ma che resta la zona più attiva assieme all’immancabile centro Italia, distribuito tra Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo. Alle ore 7.36 la scossa di terremoto è stata misurata con magnitudo 2.4 Richter, presso la provincia di Messina, con ipocentro a 6 km di profondità sotto il livello del terreno: l’epicentro invece viene individuato presso i comuni di Terme Vigilatore, Barcellona Pozzo di Gotto, Rodi Milici, Castroreale, Merì, Furnari, Mazzarrà Sant’Andrea, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Falcone, Milazzo, Pace del Mela, Oliveri, Gualtieri Sicaminò, Tripi, Condrò, Basicò, San Pier Niceto, Novara di Sicilia, Torregrotta e Venetico. Scossa invece di terremoto alle ore 8.53 presso la provincia di L’Aquila, con sisma di grado M 2.6 Richter presso i comuni di Castel di Sangro, San Pietro Avellana, Roccaraso, Ateleta, Rivisondoli, Castel del Giudice.

Novità per terremoti oggi all’estero: individuata una scossa di 3.4M in Bolivia, nel comune di Potosi, alle ore 00:35. L’epicentro è stato rilevato a latitudine 22.59 e longitudine 67.34, ipocentro a 236 km di profondità. Il sottosuolo italiano non sembra essere invece interessato da fenomeni tellurici in questa prima ora di oggi, lunedì 13 febbraio 2017. L’ultimo sisma rilevato alle 23:03 in provincia dell’Aquila. L’epicentro è stato localizzato a latitudine 42.47 e longitudine 13.26, ipocentro a 13 km di profondità. Interessate Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Montereale, Capitignano, Borbona, Scoppito, Campotosto, Posta, Antrodoco, Micigliano, Amatrice, L’Aquila, Cittareale, Borgo Velino e Crognaleto. Alla stessa ora è stato inoltre rilevato un sisma di 3.6M nelle prossimità della costa occidentale della Turchia. L’epicentro è stato localizzato a latitudine 39.54 e longitudine 26.07, ipocentro a 5 km di profondità.

Il calo di fenomeni tellurici in Italia si è reso evidente anche grazie ai dati registrati nelle ultime ore di ieri. Risale alle 17:41 l’ultimo sisma rilevato in provincia di Macerata dal Centro Nazionale Terremoto INGV, e pari a 3.1 gradi della Scala Richter. L’epicentro è stato localizzato a latitudine 43.01 e longitudine 13.03, ipocentro a 9 km di profondità. Ccolpite Monte Cavallo, Pieve Torina, Fiordimonte, Pievebovigliana, Muccia, Serravalle di Chienti, Visso, Fiastra, Ussita, Acquacanina, Camerino, Preci, Sellano, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Sefro e Pioraco. Un’altra scossa si era verificata circa alle stesse coordinate geografiche alle ore 15:12 e con una potenza pari a 2.1M. Per quanto riguarda l’estero, si segnala un sisma di 4.6M che ha colpito le Filippine, nello specifico Leyte. Il punto colpito è stato rilevato a latitudine 10.02 e longitudine 125.52, ipocentro a 57 km di profondità.