Mentre si attende l’inizio del processo a carico dei tre imputati per l’omicidio di Isabella Noventa, in programma per il prossimo 9 maggio, continuano ad emergere retroscena inquietanti sul giallo di Padova. Il settimanale diretto da Andrea Biavardi, Giallo, ha rivelato alcune parole shock rese da Freddy Sorgato durante una clamorosa intercettazione e dalle quali emerge tutto il disprezzo nei confronti di Isabella Noventa, sua ex fidanzata. “Guarda che io non ho mica accoppato nessuno. Si è arrangiata tutto da sola, io l’ho solo buttata via”: sono queste le dichiarazioni inquietanti dell’autotrasportatore con la passione per il ballo, seguite da una risata mentre pronuncia queste parole. Il riferimento è alla sua tesi iniziale, secondo la quale la segretaria 55enne trovò la morte in seguito ad un gioco erotico dai risvolti drammatici. Successivamente, a detta di Freddy Sorgato, lo stesso senza l’aiuto di nessuno si sarebbe sbarazzato del corpo della donna gettandolo nel Brenta. Eppure, la sera del delitto l’uomo si trovava insieme alla sorella Debora, come testimoniato non solo dalle nuove immagini delle telecamere ma anche dai loro cellulari, i quali agganciarono le stesse celle nei medesimi istanti, oltre che dalle confessioni di Manuela Cacco, anche lei indagata e a processo per il delitto di Isabella Noventa.
Potrebbero rischiare l’ergastolo i fratelli Freddy e Debora Sorgato e la tabaccaia veneziana Manuela Cacco, accusati di aver ucciso Isabella Noventa. Sebbene abbiano scelto entrambi di essere giudicati con il procedimento del rito abbreviato, non si esclude infatti che il giudice possa decidere per loro alla condanna del carcere a vita. A rivelarlo è stato il settimanale Giallo, il quale ha spiegato come il trio diabolico potrebbe comunque rischiare l’ergastolo non solo perché dovrà rispondere di più capi di imputazione ma anche perché contro i tre indagati ci sarebbero indizi schiaccianti. A non pensarla in questo modo sarebbe invece Debora Sorgato, che in una intercettazione durante un colloquio in carcere con la madre Dolores Rossi aveva asserito: “Non hanno prove! Non hanno niente. La macchina mia me l’hanno data indietro? E allora?”. Secondo la donna, nella sua auto non sarebbero state trovate prove della sua colpevolezza altrimenti non le avrebbero reso così velocemente la vettura, a bordo della quale è stata immortalata, quasi certamente con il fratello, proprio la sera dell’omicidio di Isabella Noventa.
Sarà un processo lampo quello a carico di Freddy Sorgato, della sorella Debora e dell’ex amante Manuela Cacco, i tre imputati per l’omicidio di Isabella Noventa. Nell’affrontare il caso di cronaca che da oltre un anno tiene impegnati gli inquirenti di Padova, il sito UrbanPost.it fa un’analisi dei possibili rischi a carico del trio diabolico. Intanto, il processo prenderà il via il prossimo 9 maggio ed avrà una durata breve dal momento che la sentenza di primo grado è attesa per il prossimo 6 giugno. Avendo scelto il rito abbreviato, i tre imputati potranno godere di uno sconto di pena in caso di condanna e quindi nel peggiore dei casi potrebbero dover scontare 30 anni di reclusione, sebbene non si esclude comunque la condanna all’ergastolo. Alla luce degli ultimi avvenimenti, nonostante i reati contestati ai tre imputati siano i medesimi (con l’aggiunta dei reati di stalking e simulazione di reato a carico della tabaccaia), proprio la posizione di Manuela Cacco sembrerebbe alleggerirsi dopo le ultime rivelazioni del pm. Benché sia stata documentata la presunta presenza dei due fratelli Sorgato, forse nell’atto di disfarsi del corpo di Isabella Noventa, anche la Cacco ha comunque giocato un ruolo decisivo nel delitto della segretaria, se non altro in un momento successivo alla sua uccisione.
Il prossimo 9 maggio si aprirà ufficialmente il processo a carico dei tre presunti assassini di Isabella Noventa, la segretaria di Albignasego uccisa in circostanze ancora misteriose la notte del 16 gennaio 2016. Questa potrebbe rappresentare l’occasione per fare finalmente luce su un giallo che da oltre un anno appassiona gli italiani e tiene allo stesso tempo impegnati gli inquirenti. Il caso vede due grandi assenze: il corpo della vittima ed il movente. Mentre su quest’ultimo aspetto varie ipotesi si sono fatte strada in questi lunghi tredici mesi dalla morte di Isabella Noventa, sul cadavere della donna non è ancora emersa la verità. Silenzio fitto da parte dei tre imputati, i fratelli Debora e Freddy Sorgato e l’ex tabaccaia veneziana Manuela Cacco. Negli ultimi giorni, in seguito all’udienza preliminare nella quale è stato confermato il rito abbreviato per il “trio diabolico”, è emersa una novità importantissima che potrebbe ora contribuire a rendere ancora più complessa la posizione dei due fratelli, presunti autori del delitto della 55enne. Il pm ha reso noti alcuni frame che immortalerebbero due soggetti nell’auto di Debora Sorgato, la notte in cui Isabella Noventa è stata uccisa. Le immagini, rese in esclusiva solo nei giorni scorsi, smentirebbero i racconti di Debora e del fratello Freddy ed allo stesso tempo confermerebbero la versione di Manuela Cacco. È questo il quadro emerso alla vigilia del processo, reso noto dal settimanale Giallo, che in merito riporta le parole del pm: “Debora Sorgato è coinvolta a pieno titolo nell’omicidio di Isabella Noventa”. La donna, dunque, avrebbe mentito nel lungo documento inviato agli inquirenti dopo la richiesta del rinvio a giudizio, e nel quale asseriva di essere stata a letto a dormire la sera in cui la segretaria veniva uccisa. Contro di lei, oltre ai vari elementi ad oggi raccolti, anche le immagini di ben tre telecamere e che la immortalano a bordo della sua auto, presumibilmente affiancata da Freddy Sorgato, forse nell’esatto momento in cui si recavano ad occultare il cadavere della povera Isabella Noventa. Questa circostanza, come ribadisce il settimanale diretto da Andrea Biavardi, andrebbe a confermare pienamente le dichiarazioni che in passato Manuela Cacco aveva reso nel corso dei suoi interrogatori. In diverse occasioni, la tabaccaia aveva riferito agli inquirenti che la sera dell’omicidio, proprio mentre era intenta a raggiungere con la sua auto la villa di Freddy (dove fu presumibilmente uccisa Isabella Noventa), incrociò l’ex amante e la sorella a bordo della Golf di quest’ultima. L’ex autotrasportatore, come più volte ribadito, non solo aveva raccontato la morte accidentale dell’ex fidanzata, avvenuta nel corso di un gioco erotico dagli esiti drammatici, ma aveva anche confessato di essersi occupato da solo dell’occultamento del suo cadavere. La sua versione, insieme a quella della sorella Debora Sorgato, sarebbero ora state smentite dalle telecamere ed ancor prima dalle parole della loro complice, Manuela Cacco, anche lei a processo per l’omicidio premeditato in concorso, la soppressione di cadavere ai quali si aggiungono, nel suo caso specifico, anche i reati di stalking e simulazione di reato.