Potrebbe esserci presto una svolta nel caso di Giulia Ballestri, la donna di 39 uccisa a Ravenna lo scorso 18 settembre, che potrebbe finalmente portare le autorità a risalire al colpevole. Per ora in manette il marito, il dermatologo Matteo Cagnoni, che nei prossimi giorni potrebbe avere maggiori notizie riguardo all’accusa di omicidio che lo riguarda. Durante l’incidente probatorio, avvenuto ieri, si è discusso a lungo della perizia genetica sul materiale biologico ritrovato al di sotto delle unghie della vittima. Un dato che potrebbe giocare a favore di Matteo Cagnoni, come sottolineato dal legale Giovanni Trombini, dato che le analisi porterebbero ad un secondo uomo. Questa persona non sarebbe inoltre fra gli indagati, come sottolinea Il Resto del Carlino, anche se non è escluso che al momento del delitto fossero presenti più soggetti. “Su diversi reperti”, rivela l’avvocato, “come ad esempio il bastone, ci sono profili genetici misti, in parte quindi di qualcuno che non è l’indagato”. Questo particolare si aggiungerebbe inoltre al fatto che sulle suole delle scarpe che Mario Cagnoni (il padre del dermatologo, ndr) indossava al momento della morte di Giulia Ballestri, non sono state rilevate tracce di sangue. Questo scagionerebbe quindi il suo assistito dall’accusa di concorso in occultamento di cadaveri, dopo che è venuto a cadere il reato di favoreggiamento.