L’omicidio di Rosanna Fortunato che si è consumato ieri a La Spezia, per mano del marito 83enne Loreno Ruffini, ha scosso l’intera città di La Spezia. L’uomo, come rivela oggi La Nazione nella sua edizione online, dopo essersi alzato sarebbe stato colto da un raptus omicida, colpendo la moglie alla testa per almeno un paio di volte con un tagliere in legno. Poi, avrebbe trascinato il corpo senza vita della 79enne fino al salotto, coprendola con un cuscino, quindi sarebbe andato a costituirsi presso la vicina stazione dei Carabinieri. Agli inquirenti Ruffini avrebbe subito ammesso: “Le volevo bene”. Sul luogo del delitto è stata inviata immediatamente un’ambulanza ma per la donna non c’era più nulla da fare, essendo morta quasi subito. A far esplodere la lite che avrebbe poi portato all’omicidio della 79enne sarebbero motivi di carattere economico. A quanto pare a tormentare Loreno Ruffini sarebbero stati i numerosi debiti accumulati. L’assassino reo confesso è un ex imprenditore siderurgico e i problemi economici lo avrebbero portato, come confermato dallo stesso nel corso del suo interrogatorio, ad un evidente dimagrimento.
L’83enne Loreno Ruffini ha ucciso la moglie 79enne, Rosanna Fortunato colpendola alla testa con un tagliere in legno al culmine di una lite. A darne notizia è il quotidiano Il Secolo XIX. La vittima sarebbe morta poco dopo, mentre il marito che si è macchiato del suo delitto si è costituito poco dopo, presentandosi ai Carabinieri di La Spezia. Dopo la tragedia sono state raccolte le testimonianze dei vicini di casa: “I rapporti erano buoni, mai uno screzio, li vedevo sempre assieme ed erano affiatati, lui era molto attaccato alla moglie, e alla famiglia. È una tragedia inspiegabile”, ha raccontato una vicina, definendo la vittima “come una sorella”. In lacrime, la donna ha raccontato di aver creduto ad un malore alla vista dell’ambulanza. I sanitari, tuttavia, non hanno potuto far altro se non confermare il decesso della 79enne. Insieme ai coniugi Ruffini viveva uno dei due figli, Alessandro, già sentito in mattinata dai Carabinieri, mentre Fabio vive in centro a La Spezia. Stando alle notizie giunte nelle passate ore, a scatenare il terribile omicidio sarebbe stata una discussione tra i due coniugi esplosa mentre stavano facendo colazione, per motivi legati a problemi economici.
Si è tinta di rosso, oggi, in seguito ad un omicidio familiare con protagonista un’anziana coppia di coniugi. Loreno Ruffini, 83 anni, avrebbe colpito a morte la moglie 79enne, Rosanna Fortunato, questa mattina intorno alle 8:00 al culmine di una lite. Successivamente l’uomo si sarebbe recato dai Carabinieri per costituirsi. A raccontare la nuova tragedia consumatasi in un appartamento di una palazzina di tre piani, in via Raffaele Rossetti, nel quartiere Rebocco è il quotidiano La Nazione, che rivela gli ultimi aggiornamenti sull’omicidio di La Spezia e che ha sconvolto l’intera città ligure. Stando alle prime ricostruzioni, i due coniugi stavano facendo colazione quando sarebbe esplosa una violenta discussione legata a problemi di natura economica. L’uomo 83enne avrebbe quindi perso la testa colpendo a morte la moglie. Secondo le indiscrezioni provenienti dagli ambiti investigativi, pare che Ruffini abbia colpito la 79enne alla testa con un oggetto di legno pesante, un mattarello o forse un tagliere da cucina. L’anziana donna sarebbe morta sul colpo. Dopo la tragedia l’83enne si sarebbe recato nella stazione dei Carabinieri ed ai militari avrebbe ammesso: “Ho perso la lucidità”. Sul posto sarebbe giunta un’ambulanza ma i soccorritori non hanno potuto far altro che confermare il decesso della donna, colpita alla testa dal marito. “Ho sentito delle urla, poi dopo qualche minuto è arrivata l’ambulanza, ma non credevo fosse accaduta una tragedia simile”, è stata la testimonianza di una vicina di casa della coppia. Attualmente l’assassino reo confesso sarebbe sotto interrogatorio, mentre sono state avviate immediatamente le indagini da parte dei Carabinieri di La Spezia per fare maggiore chiarezza sul terribile omicidio. Stando alle prime testimonianze raccolte, pare che tra i due coniugi non ci sia mai stata alcuna discussione degna di nota. Non risultano inoltre denunce per violenza domestica. La donna uccisa lascia due figli maschi, i quali in queste ore saranno sentiti dagli inquirenti.