Amanda Knox torna a parlare della sua vita in un carcere in un nuovo articolo su Broadly: l’amicizia con una detenuta in particolare, i rapporti tra gruppi all’interno della prigione, il divieto di contatto intimo. Amanda Knox, che oggi ha 29 anni, è stata in carcere con l’accusa di aver ucciso, insieme a Raffaele Sollecito, la studentessa londinese Meredith Kercher: oggi è una donna libera ed è tornata a vivere negli Stati Uniti. Amanda ha raccontato di aver sviluppato un’amicizia speciale in carcere con una detenuta in particolare, di nome Leny: spacciatrice, era dichiaratamente lesbica e voleva una relazione che andasse oltre l’amicizia con Amanda. “All’inizio Leny non tentò di sedurmi. Cercava solo qualcuno che la distraesse dalla solitudine. E’ normale. Contrariamente a quanto si pensa, i rapporti in carcere non riguardano il sesso. E’ come fuori. Leny cominciò a desiderare più di un’amicizia, voleva prendermi per mano, un giorno disse: «Ho già cambiato alcune donne. Posso farti cose che gli uomini non fanno». Le dissi che non mi avrebbe cambiata e lei mi baciò”, ha raccontato Amanda, che da allora ha troncato con lei ogni rapporto.
– Amanda Knox non ha preso bene il bacio di Leny e si arrabbiò molto, sentendo che la sua volontà non era stata rispettata. La ragazza ha raccontato che in carcere non ha fatto parte di nessun gruppo: ovviamente non solo perché non era interessata, ma anche perché le altre detenute la evitavano. Osservavo come i gruppi erano strutturati: gerarchici, come famiglie allargate, le nigeriane si chiamavano mama, le romane cugine. Ognuna aveva una cotta. Si passavano letterine d’amore, si regalavano disegni con i fiori, c’erano dolorose separazioni, talvolta risse fra ex e nuove fidanzate. Alcune si comportavano da adolescenti, altre da sposate. La maggior parte di loro era eterosessuale, gay per circostanza”. Amanda Knox spiega che molte ragazze cercavano relazioni tra loro non per bisogno fisico ma emotivo: la prigione le privava degli affetti e cercavano quindi di costruirseli in altro molto all’interno del carcere.