La mamma di Tiziana Cantone, Maria Teresa Giglio, è intervenuta questo pomeriggio nel corso della trasmissione La vita in diretta. La donna ha raccontato al conduttore Marco Liorni di sentire la forza che le sta dando la figlia morta suicida per condurre questa battaglia. Poco alla volta la verità starebbe venendo a galla, anche alla luce delle novità emerse nell’inchiesta, a partire dal cellulare sbloccato e dal nome dell’ex fidanzato iscritto nel registro degli indagati. “Le cose si stanno smuovendo e non nascondo la mia gioia, anche se mia figlia non me la ridarà nessuno”, ha dichiarato la donna. La madre di Tiziana Cantone ha voluto chiarire la posizione e l’immagine stessa della figlia, dal passato non semplice anche a causa della morte del padre quando aveva appena 3 mesi: “La verità è che si è parlato in un certo modo di mia figlia e questa è la cosa che mi ha fatto più male. Dall’uscita del primo video nessuno si è domandato chi fosse Tiziana. Non è stata presa in considerazione come essere umano ed è questo che mi ha fatto molto male”, ha aggiunto. La vicenda, a detta della madre di Tiziana Cantone, non è ancora del tutto chiara: “A divulgare i video non è stata mia figlia, lei è sempre stata molto riservata, voglio chiarire che mia figlia non ha divulgato queste cose”. La ragazza è stata in terapia prima dell’inizio del suo incubo, a causa del forte trauma legato alla morte del nonno materno, l’univa figura maschile.
Ha parlato tramite il suo avvocato questo mattina la mamma di Tiziana Cantone, Maria Teresa Giglio, che negli ultimi tempi ha preferito non comparire in pubblico sapendo che le indagini sono ancora in corso. Ma dopo lo sblocco del telefono e le indagini scattate ufficialmente contro il fidanzato Sergio Di Palo per calunnia, la volontà di esternare almeno un commento l’ha trovata, con la mediazione del suo avvocato. «Non posso dire nulla sulle indiscrezioni che riguardano i contenuti della memoria del telefonino. Non esiste ancora nulla di ufficiale e quindi voglio evitare di parlare del nulla. Sì, so che è una novità importante che mi rincuora molto. Questo passaggio conferma che si può arrivare alla verità. Non avevo dubbi che gli inquirenti stiano facendo tutto il possibile, per capire cosa sia accaduto e questo mi rasserena nei momenti di sconforto», commenta Maria Teresa Giglio, come riportato dal Mattino di Napoli.
La svolta sul caso Tiziana Cantone è giunta ieri, quando cioè è stato reso noto come i carabinieri del Comando di Napoli sono riusciti a sbloccare lo smartphone della ragazza suicida a settembre 2016, dopo lo scandalo subito del video hard. Come riporta il Mattino di Napoli, la vicenda sembrava concludersi verso fine poco nobile, con il rischio di archiviazione: «con la negazione da parte di Whatsapp di fornire il brogliaccio dei messaggi agli avvocati di quattro ragazzi di Battipaglia accusati da Tiziana di aver diffuso i video con scene di sesso e poi con i segreti nell’inviolabile cellulare che lei aveva spento prima di suicidarsi». Sembrava finire tutto qui, e invece lo sblocco dello smartphone ha riaperto tutti i fronti: ora nella mani di Francesco Greco, procuratore capo a Napoli Nord che coordina l’inchiesta per istigazione al suicidio, ci sono le trascrizioni di tutti i messaggi e della chat tra Tiziana e il suo ex fidanzato, il salernitano Sergio Di Paolo. Secondo il quotidiano partenopeo i contenuti sono molti e quasi tutti utili per la conclusione delle indagini: «Ci sono le telefonate fatte prima di morire, i messaggi con Sergio che si sarebbe rivolto a lei con una battuta triviale durante una lite e, infine, lo sfogo di Tiziana con un altro ex fidanzato, precedente alla storia con Sergio. Fino all’ultimo messaggio del 13 settembre che lascerebbe presagire quella scelta terribile di farla finita, di far finire il suo personale dolore». La frase imbarazzante evitiamo di inserirla, resta una grande offesa a pochi giorni dalla sua morte che nonostante tutti gli sbagli che possa aver fatto Tiziana Cantone nella sua vita, non merita di veder di nuovo infangata la sua persona.