Per i giudici della Corte di cassazione rubare anche se per fame è sempre reato. Con questa sentenza i giudici hanno respinto il ricorso di una donna straniera, senza lavoro e senza permesso di soggiorno condannata a due mesi di carcere e 400 euro di multa per tentato furto. Il caso risale al settembre 2014 quando la donna aveva sottratto sei pezzi di parmigiano in un supermercato del capoluogo piemontese, per un valore di 82 euro. Era stata fermata dagli addetti del supermercato e lei aveva detto che aveva rubato per poter rivendere il formaggio e guadagnare qualche soldo per sopravvivere. Per la difesa, la situazione della donna era condivisa dall’articolo 54 del codice penale che dice che non è punibile chi ha commesso il fatto costretto dalle necessità. I giudici dicono che la donna poteva rivolgersi alla Caritas, forse ha inciso il precedente di altri 13 furti commessi dalla donna.
Taxisti in strada a protestare da ieri sera. Il motivo è la norma pro Uber e Ncc compresa nel decreto Milleproroghe. Torino, Roma e Milano le città più colpite dalla massiccia protesta, i tassisti annunciano una settimana di blocchi stradali. A Roma davanti al senato presidio di circa mille macchine. Secondo i tassisti il decreto favorisce i servizi alternativi come Uber o il noleggio di macchine senza conducenti. A Torino il sindaco Appendino si schiera con loro. mentre alcune associazioni di consumatori sono d’accordo con il governo: “La normativa attuale è antidiluviana ed impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perché il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare dalle solite proteste di piazza dei tassisti e fare il proprio dovere. Nessuna norma danneggia i tassisti vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità” ha detto il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Spunta fuori una terza assicurazione stipulata da Salvatore Romeo a favore del sindaco Virginia Raggi, non due come si sapeva fino ad adesso. La terza polizza è stata aperta il 26 gennaio scorso 48 ore dopo la notifica dell’avviso di comparizione per il sindaco. Spunta poi un altro caso inquietante: Salvatore Romeo era titolare di una cassetta di sicurezza che venne svuotata il 19 dicembre 2016, il primo giorno utile dopo l’arresto di Raffaele Marra, accusato di corruzione e arrestato il 16 dicembre, che era un veneri. La cassetta viene svuotata appena è possibile andare in banca e cioè lunedì. A proposito della terza polizza Romeo ha detto: “Ho acceso la terza polizza per affetto verso Virginia Raggi. E lo volevo fare in un momento per lei particolare”. E la cassetta di sicurezza? Soldi sporchi che scottavano da far sparire in fretta? Si indaga.
Un partito allo sbando quello Democratico, che non riesce a trovare il bandolo della matassa per evitare una scissione, che adesso sembra difficile da evitare. Nonostante il passo indietro di Renzi, nonostante l’abbandono del segretario, nonostante Franceschini, Lotti e Boschi che cercano di mediare con la minoranza. Il prossimo congresso potrebbe diventare una sorta di “tutti contro tutti” con molti sul piede di guerra, che aspettano solamente l’uscita definitiva di quello che fino al 4 dicembre era il presidente del consiglio. Oggi Renzi ha dichiarato che lui non sarà un reggente del PD, e che il partito transiterà completamente nelle mani di Orofini, forse l’ultimo tentativo di mediare, una mediazione che però uno dei capi storici delle correnti interne, Emiliano, ha rifiutato, affermando che ormai il PD è il partito di Renzi, un partito in cui molti non si riconoscono più.
Una storia assurda quella del parlamentare siciliano Franco Antonio Genovese, che nonostante una condanna a 11 anni, avendo avuto revocato l’ordine di dimora, può tornare a sedersi in Parlamento. Genovese un passato nel PD e il suo transito in gran spolvero in Forza Italia, era stato arrestato oltre 2 anni fa. La sua era una condanna per truffa nella formazione professionale, una condanna che però ancora non ha visto il compimento del terzo grado di giudizio. Il suo ingresso in aula è stato salutato da un boato, da una parte chi lo applaudiva, soprattutto il centro destra, dall’altro chi non capisce come un “condannato” possa continuare a legiferare.
Manca solo la firma per ufficializzare l’allungamento del rapporto tra Paulo Dybala e la Juventus, e tutto lascia pensare che questa firma arriverà a breve. Oggi a parlare è stato lo stesso giocatore che ha evidenziato che ormai le due parti sono alla definizione dei dettagli, dettagli che i bene informati lasciano risalire agli eventuali bonus da riconoscere al numero 21 bianconero. Nella chiacchierata con i giornalisti Dybala riconosce altresì anche il suo errore con Allegri, in occasione della mancata stretta di mano dopo una sua sostituzione, lapidario sulla situazione il giocatore, che assicura che un comportamento come quello da lui tenuto e ripreso in diretta da tutte le televisioni, “non avverrà mai più”.
Un Marquez che nei test invernali vola con la sua Honda, una moto che sicuramente una volta trovato il suo assetto ideale, farà vedere i sorci verdi a tutti durante lo svolgimento del prossimo moto mondiale. Il campione spagnolo alla fine dei test giornalieri è apparso molto soddisfatto, egli non sta lavorando sui tempi assoluti ma sulla manovrabilità del mezzo, cercando di affinare la propria sensibilità, soprattutto nell’inserimento in curva. Da parte sua Valentino Rossi soffre la sua Yamaha, anche lui non sta lavorando sui tempi del giro ma sul passo gara, modalità questa che però non riesce ad essere individuata con esattezza, cosa che amplifica la delusione del campione di Tavullia.
Dopo due medaglie di legno, finalmente arriva una medaglia per la nazionale italiana di biathlon invernale. La medaglia è quella di bronzo, ed è stata conquistata da Alexia Runggaldier nella quindici chilometri femminile. L’azzurra non ha praticamente sbagliato nulla, è arrivata al poligono di tiro sempre con una buona forma mentale, totalizzando zero errori durante le prove, e ha poi continuato la sua magnifica gara nella frazione di fondo, troppo forte però le avversarie per mirare alle medaglie più pregiate. Solo 20° l’altra italiana Dorothea Wierer, sulla quale si appuntavano molte speranze, che ha totalizzato ben tre errori sulla linea di tiro.