In arrivo aggiornamenti per l’omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un. Secondo alcune fonti del governo, la vittima potrebbe essere stata uccisa a causa dell’inalazione di gas nervino. Un’arma già utilizzata molteplici volte dai sicari della Corea del Nord e quindi fra le ipotesi del delitto. Se questo particolare venisse confermato, le autorità avrebbero qualche elemento in più per avvalorare la tesi che il responsabile ssia Pyongyang. Nella giornata di ieri, la polizia malese ha fermato una seconda donna ed un uomo, entrambi indonesiani, che comparivano nelle immagini della videosorveglianza dell’aeroporto locale di Kuala Lumpur. Il gruppo che avrebbe organizzato l’attacco dovrebbe inoltre contare su altre quattro persone, ricercate dalle autorità in queste ore. Gli sviluppi potrebbero non tardare ad arrivare secondo quanto riporta il giornale locale Bernama. Confermata invece la notizia della morte delle due killer principali, le due donne che Kim Jong-nam avrebbe indicato come responsabili subito dopo l’aggressione. Il riconoscimento del fratello del leader nordcoreano dovrebbe aver trovato conferma nelle impronte digitali della vittima che il governo di Seul ha messo a disposizione con le autorità della Malesia. In base ad altre indiscrezioni, sottolinea La Repubblica, il riconoscimento del corpo potrebbe essere stato effettuato da due funzionari del Paese d’origine della vittima, inviati dal governo per appurare la causa della morte. “C’era schiuma intorno alla bocca, che è il tipico segnale di decesso per avvelenamento”, ha sottolneato un funzionario del governo.