Arriva da Dario Franceschini un appello all’unità del partito democratico, partito che in questi ultimi giorni vede un rischio ricorrente di scissione immediata. Il ministro dei Beni Culturali entra per la prima volta nella querelle interna, e si schiera nettamente a favore dell’attuale segretario nonché ex presidente del consiglio Matteo Renzi. Per Franceschini la linea dettata da Renzi è quella giusta, anche se la sua visione della “Road map” prevederebbe una dilatazione dei tempi, cosa che potrebbe evitare quella scissione minacciata soprattutto da Bersani e D’Alema. Le parole di Franceschini cercano di alleggerire la tensione, che dopo l’assemblea di domenica scorsa resta altissima, con molti esponenti che accusano Renzi di aver personalizzato il partito, e manifestano la volontà di esautorare l’ex sindaco di Firenze da tutti gli incarichi direttivi in sede al partito.
Difficile situazione quella a cui deve far fronte il presidente eletto Donald Trump, che dopo l’abbandono del consigliere strategico Michael Flynn non riesce a trovare il suo sostituto. Il posto di Flynn doveva essere occupato dal vice-ammiraglio Robert Harward, l’uomo ex appartenente alle forze speciali USA ha però rifiutato l’importante poltrona, con la motivazione che non se la sente di accettare un posto di responsabilità, soprattutto in questo periodo di caos alla Casa Bianca. Trump non ha commentato la vicenda, ma il portavoce presidenziale ai giornalisti, ha tratteggiato la delusione del nuovo presidente, che non si attendeva certo un rifiuto da quello che è definito da tutti un “servitore dello stato”.
Nuova tegola giudiziaria per il presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, che ieri ha ricevuto l’ennesimo avviso di garanzia relativo ai lavori di ricostruzione degli edifici post sisma. D’alfonso a quanto ipotizzano gli investigatori, avrebbe avuto atteggiamenti poco chiari in due vicende, quelli relativi alla ricostruzione nella piccola città di Penne e quella delle case popolari di Pescara. D’alfonso che aveva già conosciuto l’onta delle indagini per corruzione nel 2013, era stato eletto nella coalizione di centrosinistra, vincendo con forte distacco sull’avversario di centro destra Giovanni Chiodi. Le indagini portate avanti dai militari dei Carabinieri, hanno permesso di quantificare l’ammontare dei lavori sospetti, essi sono di oltre 13 milioni di euro.
Una grande Roma quella che ieri ha di fatto quasi conquistato la qualificazione agli ottavi di Europa League. I giallorossi sono andati in Spagna in casa di una delle squadre più forti della Liga, il Villareal, con un pò di timore ma alla fine hanno schiacciato gli avversari, concludendo la partita con un sonoro 4 a 0. Gli uomini di Spalletti sono andati in vantaggio con uno splendido tiro di Emerson, poi è salito in cattedra Dzeko che con la sua tripletta ha spento i sogni di rimonta degli andalusi. Ottimo il rientro di Salah che chiamato dalla panchina dal tecnico, ha di fatto spaccato la partita. Per i capitolini adesso quasi una formalità il match di ritorno del 23 febbraio, dove a meno di stravolgimenti remoti da pensare, probabilmente conquisteranno l’accesso agli ottavi di finale dell’importante rassegna iridata.
Ottima partita quella della Fiorentina, che ieri a Borussia ha vinto sulla squadra locale del Moenchengaldbach, uscendo vincente dal Borussia Park per 1 a 0. La squadra di Sousa entra in campo con più motivazione e difende con attenzione il pareggio, fino a quando Bernardeschi non trova una magnifica punizione dal limite, che si insacca all’incrocio dei pali. Nella seconda frazione di gioco i viola difendono con calma e lucidità, e non rischiano praticamente nulla, pur lasciando la supremazia territoriale alla squadra locale. Ritorno atteso la prossima settimana, in quella partita tante sono le speranze dei ragazzi di Sousa, che potrebbero adesso centrare l’ambita qualificazione.
Definita l’uscita di scena di Tania Cragnotto, che abbandonerà la platea internazionale il 14 Maggio nella sua Torino. La grande tuffatrice tiene cosi fede alla promessa fatta immediatamente dopo la fine delle olimpiadi di Rio, la sua età è troppo avanzata per sostenere la sua seppur sempre grande motivazione. La bolzanina in questi ultimi mesi, pur mantenendo la sua forma fisica, non ha più cercato le grosse platee internazionali e si è dedicata ai suoi hobby, in primis cucina e ballo. La Cragnotto non ha ancora deciso cosa farà “da grande”, ma probabilmente la sua intenzione è quella di rimanere nel mondo dei tuffi, magari allenando qualche campionessa in erba.
Si schiera nettamente con Maurizio Sarri e contro il presidente della squadra, la città di Napoli, e lo fa dopo la polemica successiva alla sconfitta dei partenopei contro il Real Madrid. La polemica era decollata immediatamente dopo la fine della partita, con il portiere degli azzurri Reina che aveva appoggiato la tesi di Sarri, e di fatto si era fatto portavoce di tutto lo spogliatoio. Adesso nella “querelle” entrano finanche i tifosi partenopei, che tramite i rappresentanti dei club organizzati hanno fatto sapere che nella prossima partita casalinga organizzeranno una scenografia, tutto allo scopo di sottolineare il loro appoggio all’allenatore. Da parte della società intanto arriva un duro out out, con la dirigenza che ha imposto il silenzio stampa a tutti i giocatori. Di certo la situazione non fa bene al morale del team, un team che dopo essersi ritrovato a giocarsi la partita al Santiago Bernabeu, rischia adesso di ritrovarsi all’interno di una dannosa polemica.
Papa Francesco è in visita all’Università Roma 3 dove sta tenendo un incontro con gli studenti trasmesso in diretta. Con lui il reggente della Casa Pontificia Leonardo Sapienza e dal vice direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Paloma Garcia Ovejero. Sono presenti il rettore, i docenti e gli studenti. Facendo riferimento ai dibattiti politici in televisione o agli insulti che si leggono quotidianamente sui giornali, ha commentato: “In un società dove la politica si è abbassata tanto, e sto parlando della società mondiale, non di qui, si perde il senso della convivenza sociale” aggiungendo che “dove non c’è il dialogo c’è violenza”.
Indagato dalla procura di Roma il padre dell’ex presidente del Consiglio, Tiziano Renzi. Si tratta dell’indagine sugli appalti Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione, Il reato ipotizzato è quello di concorso in traffico di influenza. Tiziano Renzi ha commentato di non sapere neanche il significato del reato a lui contestato, in ogni caso, ha detto, “la mia condotta è assolutamente trasparente”. L’avvocato difensore: “Il fatto è totalmente incomprensibile perché nell’atto è riportato solo il numero della norma violata.Prenderemo contatto con il pm per capire quali sarebbero i fatti contestati”. L’inchiesta fa parte di un filone più ampio avviato a Napoli e adesso giunto a Roma in essa figurarono indagati anche il ministro Luca Lotti, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana dei carabinieri, il generale Emanuele Saltalamacchi.
Torna a parlare della questione che ruota attorno al ruolo di segretario Pier Luigi Bersani, e lo fa in una missiva indirizzata non solo a Renzi, ma anche a tutti coloro che lo sostengono. Per uno dei capi storici del PD, le continue recriminazioni operate non solo non servono alla ricomposizione della crisi interna, ma ricordano quel “vecchio partito” che aveva fatto allontanare gli elettori. Bersani chiede a tutti di fermarsi per riflettere, una riflessione che non può essere vincolata a date di calendario, o scadenze che allo stato attuale sembrano “altamente personalizzate”. L’apertura di Bersani segue la dura reprimenda dello stesso Bersani, che ieri aveva ipotizzato una scissione a breve, toccherà adesso attendere la risposta dei “Renziani”, corrente che allo stato attuale è in forte maggioranza all’interno del partito.
Una protesta spontanea e non autorizzata, questo è quello che è avvenuta quest’oggi in molte centri italiani, dove i tassisti hanno scioperato contro una norma che definiscono “fatta ad hoc” per le società di noleggio con conducente. La norma di fatto equipara le licenze di NCC a quella dei tassisti, con quest’ultime che però sono state acquistate nel passato anche per centinaia di migliaia di euro. Molti i disagi per gli utenti, utenti che ad esempio oggi a Linate hanno trovato la corsia dei taxi totalmente vuota. Impressionante poi quello che sta succedendo in queste ore a Roma, dove un migliaio di tassisti si sono dati appuntamento in via del Risorgimento, di fatto bloccandola. Sulla situazione si è interessato il “garante degli scioperi”, che immediatamente ha chiesto lumi ai prefetti delle città interessate.
Sembra che non finiscono mai le sorprese legate alle polizze vita intestate al primo cittadino di Roma. Gli inquirenti oggi hanno reso noto che le polizze non sono 2 ma 3, con la terza accesa il giorno dopo l‘iscrizione a registro degli indagati della Raggi. Tutte e tre sono state pagate da Salvatore Romeo, che sentito dagli investigatori ha motivato l’accensione degli strumenti finanziari, con la sua volontà di “esprimere vicinanza al sindaco”. In tale contesto spicca la presa di posizione della Raggi, che messa al corrente della terza polizza ha dichiarato di voler denunciare Romeo. Intanto è giallo su una cassetta di sicurezza nella “disponibilità” di Romeo, il forziere di una banca romana è stata svuotato il giorno dopo l’arresto di Marra, alle domande degli investigatori Romeo ha dichiarato di “non ricordare” cosa la cassetta di sicurezza contenesse.
Quattro alpinisti, tutti italiani, sono morti quest’oggi a causa del crollo di un lastrone di ghiaccio. Il crollo che è avvenuto nella mattinata, ha interessato la parete dove i 4 si stavano arrampicando, parete ubicata vicino la cascata di ghiaccio di “Bonne Année” nelle adiacenze di Gressoney-Saint-Jean. I 4, due uomini e due donne erano esperti scalatori, e provenivano dalle province di Massa Carrara e di La Spezia. L’incidente è il secondo avvenuto in pochi giorni nella zona, altri 4 sciatori erano morti infatti in alta val Savoia in territorio francese, anche in quel caso come in quello odierno, il crollo era avvenuto a causa dell’innalzamento della temperatura.
Sarà Zdenek Zeman ad allenare il Pescara fino alla fine del campionato attuale, l’allenatore boemo prende il posto di Oddo, allontanato dalla presidenza abruzzese, stante la situazione disperata in classifica della squadra. Il “vecchio leone” è già giunto a Pescara, e probabilmente sarà lui a dirigere domenica la squadra nell’importante sfida salvezza contro il Cagliari. All’allenatore sarà riconosciuto uno stipendio di centomila euro per quest’anno, e di quattrocentomila per la stagione prossima, una stagione che la sua squadra probabilmente giocherà nel campionato cadetto.
E finalmente arriva la prima medaglia per la spedizione femminile di sci, impegnata ai mondiali di St. Moritz, certo una medaglia solo del materiale meno pregiato, ma per come si era messo lo svolgimento della rassegna iridata essa vale quanto l’oro. A conquistarla Sofia Goggia nella discesa libera, vinta dalla Worley. Dopo la prima manche la Goggia era seconda, ha sciato però nella seconda manche con molta attenzione allo scopo di non cadere in nessun errore, e alla fine ha dovuto lasciare il secondo gradino del podio alla francese Shiffrin. Immediatamente dopo il podio grande affermazione per l’altra italiana Federica Brignone, che conquista la famigerata medaglia di legno, facendo fermare il cronometro a soli diciotto centesimi di secondo dalla sua compagna di squadra.
Dovrà andare nuovamente sotto i ferri Alessandro Florenzi, a causa della probabile rottura del crociato del ginocchio sinistro, ginocchio che già lo aveva portato in sala operatoria ad ottobre scorso. il forte giocatore della Roma si è fatto male allenandosi con la Primavera, squadra alla quale era stato aggregato per ricercare la forma fisica ottimale, al rientro dall’infortunio. Florenzi oggi si è sottoposto agli esami strumentali di rito, esami che comunque non sono stati del tutto esaustivi visto il gonfiore che attanagliava l’articolazione. Domani il giocatore sarà sottoposto a visita esplorativa dal professor Mariani, se le risultanze dovessero essere infauste, cosi come si teme, non si esclude che sempre domani si possa procedere all’intervento, che sarà effettuato probabilmente in artroscopia.