E’ stato un pomeriggio difficile, l’ennesimo per i due anziani genitori di Gloria Rosboch, la professoressa uccisa strangolata il 13 gennaio 2016. Dopo 38 giorni, esattamente un anno fa, il suo cadavere fu rinvenuto in una cisterna all’interno dell’ex discarica di Rivara, poco distante da Castellamonte. Oggi, come rivelato nel focus precedente, Marisa Mores ed Ettore Rosboch sono giunti per la prima volta nel terribile luogo, per depositare un mazzo di fiori e dedicare alla figlia uccisa una breve preghiera. I sentimenti dei due anziani, distrutti dal dolore, continuano ad essere ricchi di rabbia nei confronti dei responsabili dell’omicidio della professoressa. “Dio fulmini coloro che hanno fatto questo”, ha detto Ettore Rosboch, come rivela oggi l’agenzia di stampa Ansa. Una rabbia che i genitori di Gloria Rosboch hanno avuto modo di esprimere anche nei giorni scorsi, quando si sono svolte le due udienze preliminari nel corso delle quali hanno potuto rivedere, per la prima volta dall’inizio della drammatica vicenda, Gabriele Defilippi, reo confesso 22enne, ma anche Roberto Obert, Efisia Rossignoli e Caterina Abbattista, che da ieri è tornata in libertà (con il solo obbligo di dimora notturno).



Ricorre oggi il primo anniversario del ritrovamento del cadavere di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte uccisa il 13 gennaio 2017. Il corpo della donna 49enne fu rinvenuto 38 giorni dopo, nella ex discarica di Rivara, su indicazione di Roberto Obert, ex amante e complice di Gabriele Defilippi. In questo giorno così doloroso per la famiglia della vittima, gli anziani genitori Marisa e Ettore Rosboch oggi si sono recati nel luogo in cui fu ritrovato il corpo senza vita della loro unica figlia. Una visita alquanto dolorosa, durante la quale come rivela il quotidiano La Stampa, i genitori della donna uccisa hanno deposto un mazzo di fiori rossi a ridosso della vasca del percolato dove Defilippi e Obert occultarono il corpo di Gloria Rosboch dopo averla denudata dei suoi beni. La presenza degli anziani genitori nell’ex discarica di Rivara, accompagnati dall’avvocato Caniglia e dai carabinieri, è durata giusto il tempo di una breve preghiera, successivamente i Rosboch hanno fatto ritorno nella loro abitazione di Castellamonte dove ad attenderli non c’è più, da oltre un anno, la loro amata ed unica figlia.



A distanza di un anno dalla morte di Gloria Rosboch, la professoressa di Castellamonte, Caterina Abbattista ha ottenuto finalmente il rilascio. La madre di Gabriele DeFilippi ha potuto richiedere infatti di accedere al rito ordinario per l’accusa di concorso in omicidio e nella maxi truffa perpetrata ai danni della vittima. La Procura ha disposto di contro che Caterina Abbattista non lasci l’abitazione di Gassino, dove dimora insieme al compagno Silvio Chiappino, e che sottostia alle limitazioni d’orario. Si dovrà trovare infatti in casa obbligatoriamente dalle 20 di sera fino alle 7 del mattino successivo pena, ricorda Il Quotidiano del Canavese, il ritorno in carcere. Il provvedimento era atteso inoltre per lunedì prossimo, giornata in cui i termini di incarcerazione sarebbero decorsi, provocando l’inevitabile decisione del gup che con certezza, secondo i difensori della donna, avrebbe proceduto con il rilascio. Nel frattempo si attende la perizia di Gabriele DeFilippi, accusato di omicidio volontario come Roberto Obert, e che potrà chiarire al meglio lo stato psicofisico che il giovane stava vivendo al momento del delitto. La reazione dei genitori della vittima è stata contrariata: per Ettore Rosboch e Marisa Mores il rilascio della Abbattista equivale al terzo barbaro omicidio della figlia. In carcere si trova anche Efisia Rossignoli, accusata di aver partecipato alla maxi truffa subita da Gloria Rosboch e per la quale ha chiesto di patteggiare con 1 anno e 11 mesi di reclusione.  

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