Le indagini sul caso di Saronno e delle morti sospette in corsia proseguono, a distanza di alcuni mesi dall’inizio dell’inchiesta che ha portato Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga dietro le sbarre lo scorso 29 novembre. Come riporta Il Messaggero nella sua edizione online, la coppia di amanti si sarebbe macchiata del decesso non solo di alcuni pazienti nel nosocomio della città nel quale lavoravano (lei nel ruolo di infermiera, lui di anestesista) ma anche in famiglia e nello specifico tra i parenti della stessa Taroni. Tra questi ci sarebbe il suocero, Luciano Guerra, padre dell’ex marito Massimo, anche lui morto in circostanze misteriose. Il sospetto degli inquirenti è che la coppia di amanti diabolici abbia agito applicando il cosiddetto “protocollo Cazzaniga” relativo all’uso di un mix letale di farmaci. Ecco perché è stata chiesta la riesumazione della salma del suocero dell’infermiera, ed in merito la Procura di Busto ha già dato comunicazione alle difese dei due indagati. Intanto, le indagini procedono serrate e secondo il quotidiano sarebbero circa una ottantina i casi sui quali si sta concentrando l’attenzione degli inquirenti. Le cartelle dei pazienti morti in modo sospetto sarebbero state sequestrato ed ora sono oggetto di indagini.

Importanti novità per il caso di Saronno, riguardo a Laura Taroni e Leonardo Cazzaniga, l’infermiera e l’anestetista accusati di aver ucciso alcuni pazienti ricoverati nell’ospedale cittadino e sospettati di aver causato il decesso di alcuni familiari. Fra le accuse ed i sospetti degli inquirenti anche la morte di Luciano Guerra, il suocero dell’infermiera e padre dell’ex marito. Secondo le prime indiscrezioni, il 78enne sarebbe infatti deceduto a causa di un mix di medicinali anestetici che gli sono stati somministrati senza che vi fosse una reale patologia che ne giustificasse l’assunzione. La Procura di Busto Arstizio ha ordinato infatti che la salma dell’anziano venga riesumata dal cimitero di Lomazzo, in provincia di Como, in cui si trova tumulata e verrà sottoposta all’autopsia del professor Francesco Introna, direttore della scuola di specializzazione di Medicina Legale di Bari, e da Franco Tagliaro, tossicologo. Nel frattempo emergono nuove dichiarazioni da parte dei familiari delle vittime, che hanno riferito alle autorità i particolari dei decessi dei loro cari. “E’ entrato dal medico ed è morto”, riferisce Nunziato Isgrò in un’intervista de Il Tirreno, riguardo alla morte del padre Antonino, considerato una delle vittime della coppia killer. In questi giorni, la Procura ha messo sotto torchio con una serie di interrogatori fiume e provanti Laura Taroni, chiamata a fare chiarezza sulle accuse. Secondo quanto riportato da La Provincia di Varese, l’infermiera sarebbe inoltre crollata più volte, chiedendo spesso di avere informazioni riguardo ai figli e rispondendo alle domande sul suo matrimonio con Massimo Guerra.