Dopo le prime due udienze preliminari sul delitto di Gloria Rosboch, si tirano le somme in merito ai rischi dei due presunti assassini, il 22enne reo confesso Gabriele Defilippi ed il suo ex amante e complice, Roberto Obert. A rendere un’ipotesi sugli sviluppi del processo è stato l’avvocato Daniele Bocciolini, il quale ha detto la sua tramite le pagine del settimanale Giallo. L’avvocato ha sottolineato le diverse strade percorse dai quattro imputati, per poi concentrarsi in particolare sui due uomini al centro della triste vicenda nella quale ha perso la vita la professoressa 49enne di Castellamonte. Come sappiamo, Defilippi ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica (la cui richiesta è stata accolta da giudice). “L’obiettivo è dimostrare che al momento dei fatti era incapace di intendere e di volere”, ha spiegato Bocciolini, il quale ha spiegato come, se per la Legge il 22enne dovesse risultare sano di mente, allora rischierebbe 30 anni. In merito a Roberto Obert, quest’ultimo ha chiesto il rito abbreviato secco ed in caso di condanna potrà godere di uno sconto di pena pari ad un terzo, rischiando anche lui un massimo di 30 anni. Con la mossa della perizia, dunque, Defilippi evita l’ergastolo, rischio invece concreto per la madre Caterina Abbattista, la quale ha invece chiesto di essere giudicata con rito abbreviato al fine di ottenere l’assoluzione.



Da qualche giorno per Caterina Abbattista, anche lei indagata per concorso in omicidio nel giallo di Gloria Rosboch, sono terminati i domiciliari ed è tornata in libertà, con il solo obbligo di dimora dalle 20:00 alle 7:00. Nel corso dell’udienza preliminare, al pari del figlio Gabriele Defilippi, anche la donna ha voluto rivolgere le sue scuse ai genitori della professoressa uccisa, attraverso una lettera che è stata letta in aula. “Come è difficile accettare la morte di un figlio, così è difficile accettare che un proprio figlio uccida un’altra persona”, ha scritto Caterina Abbattista. Eppure, per i genitori di Gloria Rosboch le scuse della donna, al pari di quelle del figlio, sono false e tardive. Sulle pagine del settimanale diretto da Andrea Biavardi, Giallo, Marisa Mores ha espresso il fastidio provato dallo sguardo della Abbattista che in aula continuava a fissarla: “E’ falsa”, ha commentato. La donna ha poi ricordato le volte che Caterina e Gabriele andavano a pranzo da lei. “Si sono fatti passare per amici, hanno cercato di tranquillizzarci. Per loro provo un odio mortale”, ha ribadito.



Ad oltre un anno dal terribile omicidio della professoressa Gloria Rosboch, non si placa la rabbia dei suoi genitori, che proprio ieri si sono recati per la prima volta sul luogo del ritrovamento, nell’ex discarica di Rivara. Una domenica di dolore, nel corso della quale è stato ricordato con una breve preghiera il giorno del ritrovamento del corpo senza vita dell’amata figlia, ad un anno esatto. E’ qui che Gabriele Defilippi, 22enne reo confesso ed il suo ex amante e complice Roberto Obert avevano occultato il corpo di Gloria Rosboch dopo averla uccisa strangolandola. La madre Marisa Mores, che insieme all’anziano e sofferente marito Ettore Rosboch hanno seguito le prime due dolorose udienze preliminari, guardando negli occhi, per la prima volta dalla morte della figlia, i responsabili della tragedia, ha voluto commentare sulle pagine del settimanale Giallo gli ultimi avvenimenti. Nel corso della prima udienza preliminare Gabriele ha chiesto scusa alla famiglia di Gloria. “Ci chiedono scusa? Hanno ammazzato mia figlia!”, ha commentato la madre della vittima. Sono seguite parole durissime, che bene evidenziano l’attuale stato d’animo dei due anziani coniugi, privati della loro unica figlia: “Farebbero meglio a spararsi entrambi. Per Gabriele e Obert provo un odio mortale. Sa dove li vorrei vedere? In fondo a quel pozzo buio dove hanno gettato la mia Gloria”. La donna non riesce ad accettare la perizia psichiatrica ottenuta da Defilippi al solo scopo di farsi passare per pazzo ed evitare così un ergastolo quasi certo.



A pochi giorni dall’udienza preliminare sul delitto di Gloria Rosboch e che si è conclusa con la decisione del giudice di accogliere la richiesta di perizia psichiatrica in favore di Gabriele Defilippi, la madre Caterina Abbattista è tornata in libertà. Come riporta La Stampa, con la decisione della donna di farsi processare sono scaduti i termini di detenzione e può godere dell’ambita libertà, con il solo obbligo di dimora dalle 20:00 alle 7:00. Una nuova doccia fredda, dunque, per la famiglia della povera Gloria Rosboch, professoressa 49enne di Castellamonte strangolata il 13 gennaio 2016 dall’ex allievo 22enne reo confesso, Gabriele Defilippi, con la complicità di Roberto Obert. Dopo aver appreso della decisione del giudice in merito alla perizia psichiatrica a carico del principale indagato e che chiaramente allungherà notevolmente i tempi del processo, ora Marisa ed Ettore Rosboch devono mandare giù anche l’ennesimo boccone amaro da quando la loro unica figlia è stata uccisa. Intanto, Caterina Abbattista nel pomeriggio di sabato ha potuto concedersi una lunga passeggiata in totale libertà, insieme al figlio minore quasi 14enne. Per lei è stata una prova di normalità, dopo i fatti che l’hanno vista prima in carcere e poi ai domiciliari a Gassino. A commentare la sua prima giornata di libertà sono stati anche gli avvocati che compongono la sua difesa, ovvero Tommaso Levi e il collega Gian Paolo Zancan. Il primo ha voluto ricordare le cose semplici fatte dalla Abbattista e che rispecchierebbero la sua persona, ma ha anche ricordato quanto fatto presente dalla Cassazione, ovvero che secondo il Riesame la donna avrebbe partecipato “alle fasi preparatorie” del delitto di Gloria Rosboch. Accuse, queste, che la stessa Abbattista ha sempre respinto. Secondo i giudici, nello specifico, la madre di Gabriele Defilippi sarebbe stata a conoscenza, ammesso che non abbia addirittura partecipato attivamente, della truffa di 187 mila euro ordita dal figlio ai danni della povera vittima e dalla quale sarebbe poi scaturita la decisione di eliminare la professoressa per sempre. In merito i giudici sostenuto di aver coperto il figlio di fronte ai tentativi di Gloria Rosboch di riavere i suoi soldi che le furono estorti con la truffa, e di aver cercato di bloccare la stessa 49enne dopo aver presentato querela verso Gabriele. “Aveva espressamente ipotizzato l’omicidio e, nei giorni precedenti il delitto e il giorno stesso, aveva predisposto le circostanze necessarie per dare un alibi al figlio, aveva accompagnato il figlio all’incontro con Obert”, avevano aggiunto i giudici. Di fronte al dolore ed alla rabbia dei genitori di Gloria Rosboch, l’avvocato Zancan è intervenuto ricordando come il processo sarà molto lungo, “è bene per tutti che si riacquistino un po’ di rispetto e di serenità”. Pur capendo il dolore dei Rosboch, l’avvocato di Caterina Abbattista ha chiosato: “E’ altrettanto terribile essere la madre di un figlio reo confesso di un omicidio”.