Un trapianto di faccia dopo il tentativo di suicidio ha rappresentato per Andy Sandness il punto di ripartenza, la sua seconda occasione. Dieci anni fa, all’età di 21 anni ed in preda alla depressione, Sandness tentò di togliersi la vita sparandosi in faccia. Riuscì a sopravvivere, ma il suo volto ne uscì totalmente devastato. Dopo il terribile gesto dal quale si pentì quasi immediatamente, l’allora 21enne fu trasportato d’urgenza in ospedale e successivamente alla Mayo Clinic, affidato alle cure del dottor Samir Mardini, specialista in chirurgia plastica con un talento nella ricostruzione facciale. Dopo dieci anni dal terribile gesto che spinse Andy a puntarsi un fucile sotto il mento ed a premere il grilletto, un altro 21enne decise di compiere lo stesso atto ma per lui non ci fu nulla da fare. Il secondo ragazzo suicida, Calen «Rudy» Ross, sarebbe diventato il donatore di Andy, grazie al quale quest’ultimo ha potuto avere la sua seconda possibilità. A riportare oggi la notizia del giovane statunitense sottopostosi ad un trapianto di faccia a dieci anni dal suo tentato suicidio è il Corriere.it, che ripercorre le tappe che spinsero il giovane a compiere il gesto estremo, fino alla sua rinascita, resa possibile da una eccellente operazione chirurgica – la prima di tale portata – compiuta dal team della Mayo Clinic. Sono in tutto una dozzina i pazienti che hanno ottenuto con successo un trapianto facciale ed oggi, Andy Sandness ha potuto rivedere il suo nuovo volto, ancora gonfio ma con dei lineamenti – denti compresi – reso possibile grazie al suo donatore. “Il risultato ha superato le mie aspettative”, ha commentato il ragazzo dal letto di ospedale. Poche parole, scritte su un foglio ma che racchiudono un messaggio importante sul valore della vita e sulla fortuna di aver avuto una seconda chance: “Una volta che perdi qualcosa che hai sempre avuto, sai che cosa vuol dire averla persa per sempre. Non dimenticherò mai di aver avuto una seconda possibilità”.