Caos taxi, esplosioni di bombe carta in piazza Montecitorio: una ha mandato in frantumi il vetro del rosone di Palazzo Macchi. Questi gli effetti del sesto giorno consecutivo di sciopero dei tassisti contro l’emendamento al decreto Milleproroghe che favorirebbe Uber. La tensione resta alta soprattutto a Roma, dove si registrano le cariche degli agenti fuori dalla sede Pd, episodi di intimidazione a conducenti Ncc e esplosioni davanti alla sede della Camera e al ministero dei Trasporti. Nel frattempo è in corso l’incontro tra le sigle sindacali di categoria e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio. «Il servizio pubblico taxi non è in vendita» recita uno dei tanti striscioni esporti di fronte al Parlamento. Durante il sit-in sono esplose diverse bombe carta a distanza ravvicinata anche in piazza di Porta Pia, dove circa duemila tassisti stanno attendendo l’esito dell’incontro tra i loro rappresentanti e il ministro Delrio. I manifestanti hanno anche rigato un’auto a noleggio con conducente e le hanno lanciato contro uova fresche, poi sul cofano posteriore hanno inciso la scritta “taxi”. La protesta comunque non si limita a Roma: presidi e manifestazioni sono in corso anche a Genova, Napoli e Milano, dove attendono l’esito dell’incontro al ministero. Clicca qui per vedere il video della vetrata in frantumi dopo l’esplosione della bomba carta.



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