La Corte d’appello di Milano ha condannato Martina Levato a 20 anni per le aggressioni con l’acido ad alcuni ex fidanzati con il presunto complice Andrea Magnani. È stata applicata la continuazione tra la condanna definitiva a 12 anni per l’aggressione con l’acido a Pietro Barbini e quella di primo grado a 16 anni per gli altri blitz, ma la pena è stata ridotta: il cumulo complessivo delle pene per l’ex bocconiana, che con l’amante Alexander Boettcher ha formato la coppia dell’acido, era di 28 anni e, invece, la donna dovrà scontare 20 anni di carcere grazie allo sconto di un terzo della pena per via del rito abbreviato. È stata, invece, confermata la condanna al presunto basista Andrea Magnani di 9 anni e 4 mesi. Alla lettura della sentenza Martina Levato è scoppiata in lacrime. Dopo sono emerse le prime reazioni: «Ha appreso come giusta la condanna per l’attacco a Pietro Barbini, ma per quella a Stefano Savi non si ritiene responsabile» la spiegazione del suo avvocato Alessandra Guarini. Soddisfazione per Marcello Musso, pm dell’inchiesta: «Ha avuto il massimo della pena, è la conferma dell’impianto accusatorio». Confermate anche le provvisionali di risarcimento che Martina Levato e Andrea Magnani dovranno versare alle parti lese: un milione a testa per Savi e Barbini, 100mila euro per le rispettive famiglie, 50mila euro per Giuliano Carparelli, vero obiettivo dell’aggressione a Savi che in un’altro episodio si salvò proteggendosi con un ombrello, 50mila euro per Antonio Margarito, che subì un tentativo di evirazione da parte di Martina Levato.



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