Superati i problemi tecnici del portale i dipendenti pubblici possono scaricare il cedolino NoiPa per il pagamento degli stipendi del mese di febbraio. Nei giorni scorsi, proprio in concomitanza con la pubblicazione dei cedolini il sito del NoiPa era stato irraggiungibile per alcune ore: poi il portale è tornato a funzionare regolarmente. Intanto ci sono altre novità che riguardano il NoiPa. Dallo scorso gennaio infatti cinque Enti sono entrati a far parte del entrano a far parte del sistema informativo realizzato per gestire i dati dei dipendenti amministrati. Si tratta di: Ente Stazione Zoologica Anton Dohrn, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti Della Laga, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro – ANPAL, Ispettorato Nazionale Del Lavoro, Azienda ospedaliera di rilievo nazionale Antonio Cardarelli. Si arricchisce così l’insieme delle Amministrazioni che si rivolgono ai servizi stipendiali e di gestione del personale erogati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
A partire dalle 14:00 di due giorni fa, 20 febbraio, sono stati disponibili sul sito di NoiPA i cedolini per il pagamento degli stipendi di febbraio. Lo ha reso noto NoiPA attraverso il suo portale, specificando però che fanno eccezione i dipendenti del personale delle aziende sanitarie. L’attesa per (quasi) tutti i dipendenti pubblici è finita: lo attendevano dal 15 febbraio scorso, ma il cedolino è scaricabile online solo da ieri. Sul documento messo a disposizione sul portale NoiPA è visibile, dunque, la busta paga con lo stipendio di questo mese. Per poter visionare il cedolino stipendiale bisogna selezionare la voce “Documenti disponibili” e cliccare su “Cedolino” per visualizzarne i dettagli. Ma come va letto? La prima pagina contiene le informazioni riepilogative, mentre nella seconda c’è il dettaglio delle informazioni contenute nella pagina precedente e nell’ultima le eventuali note. Come si riscuote, invece, lo stipendio? Il dipendente pubblico registrato a NoiPA deve segnalare il metodo di pagamento preferito tra contanti, conto corrente bancario o carta conto e circuito postale. Se l’indicazione non è presente, il sistema imposta la riscossione in contanti presso la Tesoreria Provinciale.