Il problema dei taxi con le proteste anti-Uber e contro una parte degli Ncc viene visto dai “nemici” dei tassisti come un accordo assai soddisfacente. Un po’ a sorpresa il giudizio degli Ncc viene definito dall’intervista a Repubblica del Presidente di Anitrav, Mauro Ferri, la principale associazione di categoria degli Ncc che ieri all’incontro taxi-Governo addirittura non c’era. «Abbiamo analizzato questo verbale di incontro, e a noi sembra ottimo, almeno a una prima lettura. I nuovi paletti inseriranno obblighi e divieti nella legge originaria. In questo modo viene bypassata l’esigenza dell’emendamento, perché finalmente si chiarirà quello che può fare o no il noleggiatore e anche il tassista: perché anche loro operano in modo anomalo. E si rivede questa legge ormai datata alla luce delle nuove tecnologie, delle App e di strumenti di cui ormai non possiamo fare a meno. Se il paese deve crescere non può restare ancorato al Medioevo», afferma il sindacato in difesa degli Ncc. Il punto sarà ora vedere come nel decreto che preparerà il Governo saranno distribuiti oneri, doveri e diritti per tutti gli organismi in campo, da Uber, a Ncc fino anche ai taxi stessi.
Pace fatta tra Governo e sindacati Taxi, dopo l’incontro fiume di ieri sera: lo sciopero scongiurato, il servizio ripreso e ora la novità di questa mattina con la maggioranza delle sigle sindacali che rappresentano i tassisti che ha approvato l’accordo raggiunto con il ministro Delrio, che ricordiamo prevede la stesura di nuove norme entro un mese a partire da oggi. Tre contrari su 400 delegati, l’accordo praticamente all’unanimità viene salutato positivamente dai tassisti e anche dal Governo che però puntualizza con il ministro Delrio «una riforma seria, senza cedere alla piazza». Il ministro dei Trasporti ha fatto sapere in una nota poco fa che «abbiamo ripristinato la regolarità del servizio e contestualmente abbiamo preso l’impegno di una riforma seria che non si può fare con delle proroghe. Uno Stato serio dà diritti a tutti, a quelli che hanno investito il loro denaro e ai cittadini che devono potersi muovere liberamente».
Dopo sei giorni di sciopero Taxi anti-Uber e anti-NCC in tutta Italia e dopo una giornata di completa guerriglia urbana vista ieri a Roma, ieri sera l’accordo tra i sindacati dei tassisti e il Governo, dopo un incontro-fiume di 5 ore al Ministero dei Trasporti. «Entro 30 giorni il governo si impegna a emanare un decreto ministeriale che regoli gli Ncc e scavalchi l’emendamento Lanzillotta». A dirlo è un rappresentante del tavolo sindacale, dopo l’incontro con il ministro Delrio, leggendo la proposta del governo e sottoponendola alla piazza. Le 21 sigle sindacali pare abbiano accolto con favore le proposte del Governo che si impegna a regolamentare nuovamente il settore, dopo che le ultime modifiche sono state fatte 20 anni fa. «Il ministro Delrio ha proposto l’apertura del tavolo che metta mano al riordino del settore a partire da domani. Ha quindi precisato che la legge 21/92 resta in vigore così come il 29 1 quater, che regolamenta il settore degli NCC», riportano le fonti dei tassisti a Tg Com24. «Decreto di riordino del settore pronto in un mese. Ora però sospendere la protesta», ha scritto ieri Delrio e di fatto oggi la situazione sembra essere tornata nella norma a Roma come a Milano, Torino, Firenze e Napoli.
Nonostante gli accordi di ieri sera tra Governo e sindacati Taxi sulla protesta anti-Uber, il governo non ha ritirato l’emendamento dal Milleproroghe che oggi alle 18 verrà posto con fiducia alla Camera: il governo, però, ha fatto sapere che sta cercando una mediazione con il sindacato dei tassisti. Lo sciopero dei tassisti è avvenuto per due ordini di motivi: da un lato il decreto Milleproroghe che sospende per un altro anno l’efficacia di una serie di misure che regolamentano il servizio di Ncc (noleggio con conducente) e Uber. Ma dall’altro ha fatto ancora più discutere il fantomatico “emendamento Lanzillotta” dal nome della senatrice Pd Linda Lanzillotta, tale emendamento prevede la sospensione di una serie di disposizioni che, secondo i tassisti, sono necessarie per mettere ordine tra le offerte alternative a quelle di categoria. Tra queste, obbligo di ritorno nella “rimessa”: i noleggiatori con conducente, dopo aver accompagnato il cliente, devono tornare nella rimessa, come prevede la legge quadro del 1992. E anche normative sulla corsa stesso: l’inizio e il termine di ogni singolo servizio devono avvenire nel garage situato nel comune che ha rilasciato l’autorizzazione, con ritorno alla stesso, mentre il prelevamento e l’arrivo a destinazione dell’utente possono avvenire anche nel territorio di altri comuni. L’accordo di ieri con il Governo pare possa superare alcuni dei contenuti dell’emendamento Lanzillotta, anche se sarà nei prossimi 30 giorni che si scoprirà quanto il ministro Delrio abbia soddisfatto le richieste, e visto anche la situazione creatasi ieri, le pretese dei tassisti che hanno invaso letteralmente il centro di Roma.