Angelo Massaro, condannato per l’omicidio e l’occultamento di cadavere di Lorenzo Fersurella, è stato assolto dalla corte d’Appello di Catanzaro per non aver commesso il fatto. L’uomo, un 51enne della provincia di Taranto, nel 1991 è finito in carcere a causa di una intercettazione telefonica e in base a una serie di accuse mosse nei suoi confronti da un collaboratore di giustizia, che ha dichiarato di aver appreso da terze persone del suo coinvolgimento nel delitto. Dopo 20 anni in carcere da innocente, Angelo Massaro ha potuto finalmente riabbracciare la sua famiglia dopo che il suo avvocato, Salvatore Maggio, è riuscito a ottenere presso la corte di Catanzaro una richiesta di revisione del processo. Il legale ha dimostrato, attraverso una serie di atti, testimonianze e intercettazioni, che il suo assistito non era presente sul luogo del delitto poiché in quelle stesse ore si trovava in una località diversa da quella della vittima.



Angelo Massaro ha passato gli ultimi 20 anni in carcere ingiustamente accusato dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere di Lorenzo Fersurella. È questo quanto stabilito dalla Corte di Appello di Catanzaro, che ha assolto il 51 enne “per non aver commesso il fatto” dopo che la corte di Cassazione ha accolto la richiesta di revisione del processo presentata dal suo avvocato, Salvatore Maggio. Massaro, che in seguito alla condanna definitiva a 24 anni, arrivata nell’ottobre del 1995, ha vissuto gli ultimi decenni passando da un carcere all’altro, da quello di Foggia a quello di Cerignola, ma anche Melfi, Taranto e Catanzaro, ha sin da subito urlato la sua innocenza. Dal carcere, infatti, ha gestito un blog dal titolo L’Urlo del silenzio, attraverso il quale ha raccontato, giorno dopo giorno, le tante storie che ha incrociato nei suoi lunghi anni di detenzione. Questa vicenda, come riporta il Fatto Quotidiano, è stata oggetto anche di un’interrogazione parlamentare da parte dei Radicali. Il suo legale presenterà domanda di risarcimento per “ingiusta detenzione”.

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