San Policarpo fu vescovo di Smirne, dove nacque nell’anno 69. In gioventù si convertì al Cristianesimo e venne direttamente indottrinato dai Santi Apostoli, in particolare da San Giovanni Evangelista. Venne ordinato vescovo nell’anno 96, dopo essere passato per vari gradi, dall’Ordine Sacro, al Diaconato, al Presbiterato. All’età di 85 anni intraprende un viaggio verso Roma, spinto dall’elezione a Pontefice di Aniceto, di origine siriana. Venne accolto con gioia dal Pontefice, che lo volle accanto a sé nella celebrazione eucaristica in quanto diretto discepolo di Giovanni. Qui il vescovo san Policarpo incontrò alcuni eretici, che da lui stesso furono ricondotti alla vera dottrina cristiana. San Policarpo si caratterizzava infatti per la sua tendenza ad essere mite, docile e bendisposto con tutti. Soltanto quando incontrava uomini che ricadevano ostinatamente nel peccato sapeva rimproverare con fermezza; esempio ne è il suo incontro con l’eretico Marcione, il quale chiese al vescovo di riconoscerlo e venne subito qualificato dal santo come figlio di Satana. San Policarpo subì il martirio per ordine del proconsole Stazio Quadrato il 23 febbraio del 155; fu condannato ad essere bruciato vivo nella sua città, ma miracolosamente le fiamme sembravano non toccarlo, così venne decapitato con una spada. Le sue ossa ancor oggi risultano conservate nelle Chiesa di Santa Maria in Campo Marzio a Roma. Tra i suoi scritti è degna di nota la Lettera ai Filippesi dalla quale si evince una visione comunitaria della Chiesa, dove uomini, donne, diaconi e presbiteri sono posti tutti allo stesso livello. 



Viene festeggiato insieme a San Felice nel comune di Francavilla in Sinni (PZ); i due santi patroni vengono celebrati il 9 ed il 10 agosto. Francavilla in Sinni è un comune lucano, in provincia di Potenza, di circa 4000 abitanti, immerso in una natura incontaminata fatta di boschi e montagne all’interno del Parco Nazionale del Pollino. La città si caratterizza anche per la presenza di un notevole patrimonio artistico; da visitare la Chiesa Madre dei santi Felice e san Policarpo, con un’altare intarsiato con motivi floreali. Degne di nota sono inoltre le chiese di Sant’Antonio e di San Giuseppe. 



Il 23 febbraio si ricordano inoltre i seguenti santi e beati: San Giovanni Theristi, monaco, Beata Giuseppina Vannini, fondatrice, Beato Alerino Rembaudi, vescovo, Santa Milburga, badessa, San Primiano di Ancona, vescovo e martire, Beato Nicola Tabouillot, martire, Beata Raffaella Ybarra, fondatrice, San Sereno di Sirmio, martire, San Milone di Benevento, vescovo, San Villigiso, vescovo, Santa Romana, venerata a Todi, San Livio, martire.

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