Questa sera si tornerà a parlare di Massimo Bossetti e dell’omicidio di Yara Gambirasio nel corso della trasmissione Quarto Grado. L’attenzione si concentrerà sull’argomento che ha rappresentato il punto di scontro tra accusa e difesa, ovvero la prova regina del Dna. Un punto sul quale si sono concentrati i maggiori dubbi da parte del team difensivo del presunto assassino della 13enne di Brembate. Lo stesso avvocato Claudio Salvagni, in una recente intervista a Bergamo Post ha ribadito con assoluta certezza l’innocenza di Massimo Bossetti ed in merito ha aggiunto: “Una somma di elementi mi rende certo dell’innocenza del mio assistito”. E sulla prova che lo ha incastrato e che gli è costata la condanna in primo grado all’ergastolo, Salvagni ha aggiunto: “Quali sono gli elementi a carico di Bossetti? Solo ed esclusivamente il Dna, la sua firma dicono”. A sua detta, questa stessa supposizione sarebbe una contraddizione in quanto Bossetti non avrebbe aver compiuto il delitto perfetto e poi lasciato la sua firma. “Non hai lasciato tracce, non c’è un punto di contatto, non c’è un movente, non c’è una ricostruzione”, nota l’avvocato. Eppure Massimo Bossetti avrebbe lasciato solo ed esclusivamente il suo Dna. Il processo d’Appello intanto si avvicina e la speranza della difesa dell’uomo è quella di riuscire anche a dimostrare questa volta l’estraneità del proprio assistito rispetto al delitto di Yara Gambirasio.
In attesa del processo d’Appello a carico di Massimo Bossetti, presunto assassino di Yara Gambirasio e condannato all’ergastolo in primo grado lo scorso 1 luglio, il caso torna al centro della trasmissione Quarto Grado. Al centro dell’attenzione nell’ambito delle circa 40 udienze che hanno caratterizzato il processo in primo grado a carico del muratore di Mapello, ad aver diviso in modo sostanziale accusa e difesa sarebbe stata proprio la “prova regina” rappresentata dal Dna e che avrebbe incastrato definitivamente Massimo Bossetti alle sue responsabilità. Sarebbero sue le tracce rinvenute sugli slip della vittima, scomparsa il 26 novembre 2010 da Brembate e rinvenuta cadavere due mesi dopo in un campo di Chignolo d’Isola. Eppure, le indagini che avrebbero portato all’arresto del presunto assassino di Yara Gambirasio, continuano a far discutere a distanza di quasi otto mesi dalla condanna del suo presunto killer. Esiste davvero una correlazione genetica tra Bossetti e Giuseppe Guerinoni? Quest’ultimo, è stato identificato come padre di “Ignoto 1”, le cui tracce furono trovate sui vestiti della 13enne. A tal proposito, la madre di Massimo Bossetti aveva reso di recente alcune dichiarazioni shock nelle quali smentiva di essere mai stata con Guerinoni. Lo aveva fatto nel corso di una intervista per la trasmissione di La7, Bianco e Nero, alla quale aveva rivelato come Massimo e la sorella gemella Laura fossero il frutto di una fecondazione assistita. Dalle indagini sul delitto di Yara Gambirasio era emerso che il loro vero padre biologico era Guerinoni, vecchia conoscenza di Ester Arzuffi. Eppure, la donna continua a smentire con forza di aver mai avuto alcun rapporto con lui. Massimo Bossetti, dunque, a suo dire sarebbe nato in seguito a “una PMA assistita”, avvenuta all’insaputa di tutti. Il suo racconto era stato ritenuto inverosimile ed altamente poco credibile. Eppure oggi, a distanza di alcuni giorni, il supertestimone Vincenzo Bigoni è pronto a confermare le parole della madre di Massimo Bossetti. E’ quanto rivela Today.it riportando le parole che Bigoni avrebbe rilasciato al settimanale Oggi: “Non è la mamma di Massimo Bossetti la giovane donna che Giuseppe Guerinoni aveva messo incinta”. Se ciò fosse vero, dunque, il presunto assassino di Yara Gambirasio potrebbe avere dei sosia genetici, figli del medesimo donatore e proprio ad uno di loro potrebbe appartenere il profilo genetico trovato sui vestiti della vittima e associato a “Ignoto 1”. Il nome del supertestimone, oggi 78enne, nel corso delle indagini sulla scomparsa di Yara Gambirasio era venuto alla ribalta in più occasioni in quanto amico e confidente di Guerinoni. Quest’ultimo gli aveva rivelato di “aver inguaiato una ragazza”, ma il nome della donna in questione non era mai emerso, lasciando così atroci dubbi. Ora, con le sue parole in esclusiva, potrebbe davvero contribuire a mutare le sorti del muratore, alla vigilia del processo di Appello che potrebbe regalare non pochi colpi di scena.