Continua a far scalpore la vicende dalla rom chiusa in una gabbia fuori dal Lidl di Follonica. Hanno espresso la loro opinione in una nota pubblica i rappresentanti del circolo F. Quattrocchi Fratelli d’Italia Follonica Gioventù Nazionale. Ecco quanto scritto: “A mente fredda e cioè a diverse ore dalla pubblicazione del video in questione vorremmo fare un ragionamento. Il gesto dei due ragazzi è da biasimare in maniera ferma. Nella loro mente probabilmente volevano fare una goliardata che in realtà si è trasformata in un’ipotesi di reato. La domanda che ci poniamo adesso è se la responsabilità sia esclusivamente dei due ragazzi. Ad una analisi razionale invece individuiamo molti responsabili. I ragazzi hanno avuto un comportamento dissennato, le rom ch comunque si voglia mettere erano in quel gabbiotto a rubare merce, ma terzi responsabili sono i nostri amministratori che fanno finta di non vedere questa situazione che porta a un laceramento della comunità”.
Uno scherzo finito male: così può essere definito l’episodio delle due rom messe in gabbia da due dipendenti della Lidl di Follonica, che poi le hanno riprese e pubblicato il video su Facebook. A rivelarlo Margherita, una delle due nomadi che giovedì mattina è stata rinchiusa nel gabbiotto dei rifiuti del supermercato: «Avevo paura e gridavo apri, apri, apri! Ma è stato uno scherzo, sono ragazzi buoni, non so cosa gli sia successo» ha dichiarato a Repubblica. Ora, però, i due dipendenti sono indagati per sequestro di persona. L’azienda tedesca sta conducendo sue indagini interne per valutare i provvedimenti da prendere nei confronti dei due dipendenti, uno dei quali, iscritto alla Cgil, è stato sospeso dal sindacato. «Non sono arrabbiata, ma la paura è stata vera. Non so cosa gli sia successo» ha aggiunto Margherita, spiegando poi che non andrà più alla Lidl. Sui social intanto sono circolati altri video, realizzati nei giorni precedenti, in cui la donna è ritratta sempre da uno dei due dipendenti con un cartello della Lidl in mano. Clicca qui per il video (da Repubblica).
La Lidl ha fatto sapere che per la vicenda dei rom in gabbia “sta verificando le circostanze legate al video e si avvarrà di tutti gli strumenti a disposizione”. E’ quanto ha scritto la stessa azienda sul proprio profilo ufficiale su Facebook. Ma i commenti degli italiani su quanto accaduto al supermercato di Follonica sono anche a favore dei dipendenti che sono accusati di sequestro di persona. E tra chi ha commentato il post della Lidl c’è chi ‘minaccia’ di non acquistare più in futuro al supermercato. Ecco infatti alcuni commenti che sono stati postati su Fb: “Se licenziate i due ragazzi io e la mia famiglia non metteremo più piede nella vostra catena. Italia agli italiani! Bravi i due ragazzi!; Anche io eviterò i supermercati Lidl in caso vengano licenziati i 2 ragazzi; Anch’io non andrò più alla Lidl se i ragazzi verranno licenziati.. hanno fatto solo bene se tutti gli italiani fossero così si risolverebbero tanti problemi” (clicca qui per leggere tutto).
Sta facendo molto discutere il caso delle due donne rome chiuse in gabbia. Sulla vicenda interviene anche lo scrittore Roberto Saviano che su La Repubblica si scaglia contro Matteo Salvini. Il leader della Lega Nord ha condiviso sul suo profilo Facebook il video dei dipendenti del supermercato Lidl di Follonica con questo commento: “Io sto con i LAVORATORI (li contatterò già oggi per offrire loro tutto il nostro sostegno, anche legale) e non con le ROM “FRUGATRICI”. Ma quanto urla questa disgraziata??? #ruspa e CONDIVIDI!” E Roberto Saviano condanna proprio questo atteggiamento di Salvini sostenendo che la reazione di Salvini sia “grave” perché, invece di “favorire il dibattito costruttivo”, “non fa altro che istigare all’odio e giustificare le azioni violente”. Scrive Saviano: ” ‘Basta, siamo stanchi!’ urla l’hater medio che in politica appoggia Salvini, Trump, Le Pen, e tutti i populismi meri contenitori e amplificatori della sua rabbia, poco importa dei veri programmi. Quello è il nemico, quella persona ci dice che possiamo combatterla (e batterla) così? Quella persona vogliamo. E chiunque pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in questo meccanismo, beh, allora sta difendendo i delinquenti, parla solo in nome del buonismo e non della ragione. Cosa può rendere migliore un meccanismo politico? I percorsi. Dannazione, i percorsi da fare per affrontare i problemi. Queste persone neanche sanno qual è la condizione dei rom, dei boss nomadi, del mercato d’armi, del traffico di esseri umani (che gestiscono, spesso, proprio le organizzazioni criminali rom) e la sacrosanta verità che queste manifestazioni criminali non coincidono con l’intero popolo rom. Non si entra nel merito di questo dibattito, no, si preferisce fare i galli sulla monnezza” (clicca qui per leggere tutto).
Il caso del Lidl di Follonica e delle due donne rom rinchiuse “in gabbia” ovvero nel container dove stavano frugando tra gli scarti del supermercato non ha certo placato le polemiche. Ieri un inviato di Fanpage si è diretto nel Lidl incriminato per provare ad intervistare i clienti dopo l’accaduto diventato virale per il video postato dai due dipendenti Lidl su Facebook; e qui la sorpresa, trovando infatti una delle due donne rom rinchiuse giorni prima. Le parole in italiano sono poche ma si distinguono, “avevamo paura, avevo paura. Mi hanno presa e buttata dentro, così… noi stavamo rovistando e tutto qui”. Mentre però la donna di origine rumene parla con il collega di Fanpage, sono tanti i clienti che inveiscono dicendo che non ne possono più di quelle donne che da anni “rubano in questo supermercato”. La rabbia si carpisce subito: «i dipendenti hanno sbagliato a fare quello che hanno fatto, ma queste qui dovevano ricevere una lezione. Mi hanno rubato più volte i carrelli della spesa appena fatti qui nel parcheggio…». Alcuni eccedono, come purtroppo sempre più spesso si vede anche sui social, «dovrebbero dare fuoco a loro…»: la stupidità e la cattiveria purtroppo non risolverà mai nulla, specie una grave emergenza come quella dei rom nei tanti paesi e città del nostro Paese.
La procura di Grossetto sta indagando su tre uomini italiani dipendenti della catena tedesca di supermercati Lidl: i lavoratori sono accusati sequestro di persona per aver rinchiuso due donne rom nel gabbiotto dei rifiuti del punto vendita di Follonica dopo averle sorprese a rovistare. Nel video pubblicato sui social (cliccate qui per vederlo su Ansa.it) gli uomini ridono mentre filmano la scena col telefonino, riprendendo sé stessi e le due donne che nel frattempo urlano e si lamento. Nel video, che ha causato la denuncia, i dipendenti Lidl canzonano le donne ricordando che “è vietato entrare nella zona rotture”. Il gabbiotto si trova poco fuori dal supermercato e i dipendenti hanno bloccato la porta del gabbiotto per poi lasciare andare via le due rom dopo pochi minuti, secondo quanto riportato dai giornali.
Il video realizzato dai dipendenti Lidl è stato visto migliaia di volte e i carabinieri hanno iniziato la loro indagine rintracciando le due donne per risalire all’identità di coloro che avevano girato il video. Sui social nel frattempo è scoppiata la polemica e Lidl Italia ha preso le distanze dall’accaduto con un messaggio su Facebook: “Siamo venuti a conoscenza del video diffuso in rete. Prendiamo le distanze senza riserva alcuna dal contenuto del filmato che va contro ogni nostro principio aziendale. Lidl Italia si dissocia e condanna fermamente comportamenti di questo tipo. L’Azienda sta verificando le circostanze legate al video e si avvarrà di tutti gli strumenti a disposizione, al fine di adottare i provvedimenti necessari nelle sedi più opportune”. Il popolo del web però sembra stare dalla parte dei dipendenti, come si legge in molti commenti: clicca qui per vedere il post e leggerli tutti.