A causa di una fuga di gas in strada a Roma è stata chiusa questa mattina la stazione della metro Flaminio. Secondo quanto riferito da Rainews24 la chiusura della stazione della metropolitana A sarebbe avvenuta in via precauzionale da parte dei Vigili del fuoco intervenuti sul posto. Sul luogo della fuga di gas in strada sono al lavoro anche le forze dell’ordine. Al momento, in base alle prime informazioni, è chiuso l’ingresso alla stazione della metro Flaminio ma il transito dei convoglio è consentito. Le squadre dei Vigili del fuoco stanno cercando di capire quali sono le cause di questa fuga di gas in strada.



Una direzione infuocata che alla fine ha partorito la data in cui il Partito Democratico avrà il suo nuovo leader, a posto di quel Matteo Renzi dimissionario da domenica scorsa. I delegati dopo aspre discussioni hanno deciso di convocare le primarie per domenica 30 Aprile, in quella data tutti coloro che avranno versato due euro, e che si saranno dichiarati elettori del partito potranno esprimere la loro preferenza. La data non è priva di rischi vista la vicinanza con il ponte del primo maggio, ponte che potrebbe far calare drasticamente i partecipanti al voto. Le regole per il voto sono leggermente diverse da quelle del 2013, e prevedono che la presentazione delle candidature sia possibile fino alle 18.00 del 6 Marzo, al momento i pretendenti alla carica sono quattro: Renzi, Emiliano, Orlando e Salerno.



Giornata convulsa quella che si è respirata ieri a Roma, dove nel pomeriggio doveva tenersi un vertice tra l’amministrazione capitolina e i vertici della società Roma calcio, vertice che serviva a chiarire le idee sulla “querelle” stadio, una situazione che sta tenendo banco non solo in Campidoglio, ma in tutti i palazzi della politica nazionale. Il previsto vertice è stato infatti posticipato a causa di un leggerissimo malore occorso al sindaco Virginia Raggi, che ha necessitato qualche ora di ricovero ospedaliero. Stante la volontà comunque del sindaco di partecipare alla riunione, l’incontro è stato sposato, con i partecipanti che si sono visti invece nella serata. Questo ha portato a un nuovo accordo con il taglio di cubature e l’entusiasmo sia da parte della Roma che della città.



Una decisione obbligata quella con cui il comando generale dell’arma dei carabinieri, ha sospeso tre dei cinque carabinieri implicati nella morte di Stefano Cucchi. I tre sono i carabinieri scelti Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro e il vicebrigadiere Francesco Tedesco, per essi la procura di Roma nei giorni scorsi aveva chiesto il rinvio a giudizio, con la pesante accusa di omicidio preterintenzionale, ipotesi di reato che automaticamente fa scattare la consegna di pistola e del tesserino, e il transito tra i militari sospesi. Nulla invece per gli altri due militari rinviati a giudizio con il reato di falso e calunnia. Soddisfazione è stata espressa con un lungo post su Facebook, dalla sorella del Cucchi, Ilaria.

Importanti e molto pericolose le dichiarazione di Donald Trump che ieri parlando in un incontro pubblico ha affermato che la sua amministrazione perseguirà lo scopo di far ritornare gli Stati Uniti D’America ad essere l’unico paese nel mondo con un importante supremazia nucleare. Immediatamente dopo la fine della dichiarazione, quando ancora neppure i giornali avevano valutato le parole del magnate americano, nella vicenda è intervenuto il presidente della Commissione Esteri del parlamento russo, Leonid Slutzky, che ha sottolineato come se l’intenzione di Trump fosse perseguita si potrebbe ritornare a parlare di “guerra fredda”. Slutzky ha voluto inoltre porre l’accento che il sistema di armamento globale dei paesi definiti potenze nucleari, non prevede lo “sbilanciamento” da parte di uno di essi, sbilanciamento che se attuato unilateralmente potrebbe ingenerare una pericolosissima reazione a catena.

Il mondo del calcio si schiera in maniera compatta con Ranieri, allenatore romano esonerato ieri dal Leicester, dopo la storica vittoria della Premier dello scorso anno. Da Spalletti a Allegri, da Mancini a Mandorlini, tutti a sottolineare la grande ingratitudine di un club che di fatto quando ingaggiò l’allenatore italiano, a tutto poteva pensare meno di iscrivere nella sua “bacheca dei trofei”, la vittoria di uno dei campionati più importanti di tutta Europa. Il più polemico in tale contesto è stato Jose Mourinho, che presentatosi in conferenza stampa con una polo che riportava le iniziale dell’allenatore sollevato, ha voluto commentare l’esclusione con una battuta delle sue: “altro che licenziamento dovrebbero intitolargli lo stadio”. Intanto il club è alla ricerca del sostituto, la dirigenza aveva puntato su Mancini che però ha fatto sapere di “non essere interessato”, in lizza al momento rimangono de Boer e Hiddink, con la squadra che per questo scampolo di campionato potrebbe essere affidata a Shakespeare.

Reduce della sconfitta di ieri ma avanti in Europa, la Roma deve registrare l’ennesima sfortuna in questa stagione. Nei sorteggi di Nyon la squadra di Spalletti ha pescato infatti il forte Lione, squadra francese ben posizionata in Ligue 1. L’allenatore non si è sbilanciato e ha sottolineato che l’accoppiamento “poteva essere sicuramente migliore” stante la presenza nelle urne di squadre di levature minore. Il Lione proviene dalla goleada per 7 a 1 sull’Az, e tra le sue file milita una vera e propria stella, quel Lacazette che già in questa stagione è andato a segno 21 volte in competizioni ufficiali. La prima partita sarà disputata il 9 marzo in terra francese, il ritorno all’Olimpico il 16 di marzo.

Una bella macchina cosi l’hanno definita i due piloti riferendosi alla Ferrari SF70H, 63° modello dedicato al campionato di Formula Uno. L’autovettura presentata stamani in gran spolvero, possiede come tutte le altre concorrente finora presentate, un importante muso a freccia, retaggio del nuovo cambio regolamentare che ha permesso agli ingegneri di progettare una monoposto più spinta. Soddisfazione è stata espressa da Sebastian Vettel, che pur non entrando nei dettagli ha voluto sottolineare che quest’anno la sua auto lo porterà a competere già da subito, con gli eterni rivali della Mercedes. Ha partecipato alla presentazione anche il terzo pilota Giovinazzi, il giovane top rider italiano parlando con i giornalisti si è detto estremamente orgoglioso di correre per un team, che non ha rivali al mondo.

Sfruttando la mancanza di alcune atlete, Federica Brignone ha centrato il successo nella gara di combinata, valevole per la coppa del mondo, e disputata quest’oggi a Crans Montana. L’atleta italiana ha sciato benissimo, e alla fine delle due manche ha preceduto la slovena Ilka Stuhec di più di un secondo. La gara ha visto però le defezioni della specialista Lindsey Vonn e della leader di Coppa Mikaela Shiffrin, con entrambe che hanno abbandonato la pista in polemica con la federazione internazionale, rea secondo loro di far rischiare troppo le concorrenti. Con la vittoria di oggi la Brignone raggiunge la mamma Maria Rosa Quario, che negli anni scorsi aveva conquistato 4 primi posti in cdm.