, un imprenditore di 60 anni originario di Paesana, in provincia di Cuneo, è stato ucciso in Venezuela poco prima di convolare a seconde nozze. L’uomo, come riporta Today.it, da qualche tempo si era trasferito a Maracaibo dove aveva un’azienda specializzata nella realizzazione di infissi e qui viveva con la sua famiglia. Proprio in Venezuela, l’uomo ha trovato la morte, dopo essere salito a bordo del suo Suv: ad attenderlo all’interno, ben nascosti sul sedile posteriore, vi erano i due giovanissimi sicari che lo avrebbero ucciso. Sin da subito le indagini sulla morte dell’imprenditore italiano ucciso in Venezuela, avevano preso in esame la pista della rapina dai risvolti drammatici, ma presto gli investigatori si sono immessi sulla giusta via, iniziando ad alimentare i sospetti nei confronti del figlio Santiago Giovanni Allio Torres. Il 24enne, temeva di perdere la sua fetta di eredità in seguito all’entrata in scena di una nuova moglie del padre, vista come un potenziale ostacolo. La compagna dell’imprenditore con la quale Alio era prossimo alle nozze, è una funzionaria ministeriale: i due si erano conosciuti proprio in Venezuela ed avevano deciso di unirsi in matrimonio. E’ stata questa paura a spingere il giovane figlio, insieme all’amico Adolfo Heràndez Medina, ad organizzare l’omicidio di Bruno Alio. Il figlio avrebbe quindi assoldato due sicari per eliminare il padre: si tratta di un giovane di appena 18 anni, il quale sarebbe stato arrestato e di un minorenne ancora in fuga.



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