Nella palazzina crollata a Catania, una storia più di tutte impressiona, questa volta in senso positivo: uno dei quattro feriti è rimasto ustionato per fortuna solo in maniera superficiale grazie all’intervento “salvifico” di un frigorifero. La storia assurda è stata raccontata dal caposquadra dei vigili del fuoco dopo una notte passata ad assistere e raccogliere persone e oggetti sotto le macerie della palazzina nel centro città. «L’uomo ustionato ricoverato al Civico di Palermo si è miracolosamente salvato perché, durante il crollo, è stato protetto da un frigorifero», ha raccontato Salvatore Giudice, il caposquadra dei vigili del fuoco che ha estratto dalle macerie il sessantenne. L’uomo abitava al primo piano dello stabile crollato. Ufficialmente il bilancio del crollo vede un morto, la donna anziana di 85 anni del secondo piano, e quattro feriti tutti trasportati in ospedale nel centro di Catania.



Continuano gli scavi sotto le macerie della palazzina crollata a Catania centro, con il rischio di trovare nuovi corpi sotto calcinacci e piani venuti giù ce per fortuna scema col passare delle ore e del lavoro dei Vigili del Fuoco. Il bilancio resta finora quello stabilito questo primo mattino, con una donna morta e quattro feriti di cui due molto gravi. Ha intanto parlato una delle sopravvissute, la 67enne Francesca Giuffrida che all’Ansa ha raccontato in lacrime la sua storia: «Ci potevo essere anch’io là sotto, magari morta – aggiunge – e invece ieri sono andata a casa di mio figlio. E questo mi ha salvato la vita. Ovviamente conoscevo da anni tutte le persone del palazzo. Tutte persone tranquille». Conosceva anche l’anziana morta dopo l’esplosione e il crollo della palazzina, una donna di 85 anni che «chiamavamo la signorina, perché non era sposata e viveva da sola al terzo piano», conclude la testimonianza la sopravvissuta.



Gravissima esplosione in centro città a Catania dove una palazzina di tre piani è crollata dopo una probabile fuga di gas e scoppio di una bombola inserita nel condominio. L’esplosione ha coinvolto anche due palazzine attigue facendole evacuare ma per fortuna senza provocare ulteriori danni: i problemi sono tutti nella palazzina, sconquassata dalla esplosione e crollata praticamente interamente. Alle 2.30 una bombola di gas esplode e sveglie tutto il centro città di Catania, il bilancio è terribile con quattro feriti gravissimi e una donna morta sotto le macerie ingenti post-crollo. Si pensa allo scoppio di una bombola, visto che il palazzo non è servito da gas di città: la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. Il procuratore Carmelo Zuccaro ha disposto il sequestro dell’immobile e delegato le indagini alla polizia di Stato. Della palazzina, sventrata dall’esplosione, sono rimasti solo il tetto e le fondamenta, evacuati invece i palazzi adiacenti.



Il bilancio dopo il crollo della palazzina di Catania centro è tragico: una donna di 85 anni è morta dopo l’esplosione fragorosa, trovata poi questa mattina sotto le macerie insieme ad altri quattro gravi feriti, due in codice rosso trasportati immediatamente in ospedale. E’ ricoverata in coma farmacologico con la prognosi riservata la bambina di 10 mesi  rimasta gravemente ferita nel crollo della palazzina in cui abitava con la famiglia a Catania: frattura cranica e contusioni varie, non è in pericolo di vita ma versa in condizioni molto serie in prognosi riservata. Uno dei quattro feriti invece è ustionato, visto che sarebbe stato il più vicino all’esplosione di una bombola, ritenuta per ora assolutamente accidentale e non dolosa. Come riporta l’Ansa, secondo alcuni vicini “dalla sua abitazione, al primo piano, provenivano dei rumori tipici di lavori domestici e c’era odore di gas”. Gli altri due feriti, non gravi, sono nell’ospedale di Lentini, nel Siracusano. Ancora questa mattina ricerche in corso per cercare altri eventuali corpi sotto le macerie, con i lavori che stanno andando avanti ininterrottamente da questo primo mattino.