Secondo un recente sondaggio condotto in Gran Bretagna dall’organizzazione non governativa Beat, i medici di famiglia non sarebbero in grado di capire le complicate problematiche delle ragazze che soffrono di disturbi alimentari, tra cui l’anoressia e la bulimia. L’indagine è stata realizzata durante la settimana nazionale dei disturbi alimentari proclamata proprio in questi giorni dalla Gran Bretagna, e serve non solo a cercare di combattere e risolvere questi gravi disturbi alimentari – che nei casi più estremi portano anche alla morte – ma anche a sensibilizzare i medici di famiglia. Secondo le ragazze intervistate dall’ong Beat, questi non capirebbero i loro problemi, non sarebbero in grado di riconoscere i sintomi della malattia e, soprattutto, le tratterebbero con estrema superficialità (cosa molto pericolosa in soggetti già psicologicamente fragili come chi soffre di disturbi alimentari). Vista l’importanza che hanno i medici di base per la scoperta della malattia nelle sue prime fasi, è stato deciso che una delle priorità a livello medico deve essere quella di formarli adeguatamente per contrastare anoressia e bulimia.
L’anoressia nervosa è il disturbo alimentare legato al rifiuto della persona di ingerire del cibo per paura di ingrassare: generalmente viene chiamato semplicemente anoressia, anche questo è in termini medici considerato solo un sintomo di quelle che possono essere altre malattie (come cancro, epatite, ecc…). Questa è una malattia che viene considerata legata al nostro secolo: con l’immagine di modelli di perfezione magrissimi e con personaggi dai fisici perfetti costantemente sotto gli occhi di adolescenti, spesso può capitare che le personalità più fragili cerchino di assomigliare ai loro idoli dimagrendo in maniera eccessiva. Questo perché molto spesso la bellezza viene accostata alla magrezza cosa che per molti ragazzi, che invece hanno naturalmente un fisico più in carne, è stata deleteria. Simile all’anoressia è la bulimia, che invece vede il soggetto alternare giornate in cui mangia qualsiasi cosa senza nessun controllo (spesso accompagnati poi da vomito forzato), a digiuni anche di diversi giorni.