E’ stato ripercorso il delitto di Novi Ligure, dopo 16 anni dall’omicidio compiuto da Erika e Omar, oggi a Mattino 5. Nella trasmissione condotta su Canale 5 da Federica Panicucci e Francesco Vecchi, è stata mandata in onda un’intervista del 2011 realizzata da Matrix a Omar Favaro. Il ragazzo aveva raccontato ad Alessandro Vinci che “per anni aveva sentito la voce del piccolo Gianluca e quella della madre di Erika che perdonava la figlia”. “Non ho provato a fermarla – ha spiegato Omar – mi ricordo che camminava avanti e indietro nella zona della cucina. Mi pesa il fatto di non aver avuto la forza molto prima dell’omicidio di farle capire che cosa stavamo andando a fare. L’ho aiutata nel modo più sbagliato che esiste. Io non volevo far del male a nessuno. Lei aveva le sue motivazioni, lei era arrabbiata e odiava. Io l’ho aiutata per non essere abbandonato da lei. Lei mi diceva che odiava il fratello perché i genitori davano attenzioni solo al fratello e non a lei”. E sui motivi che hanno spinto al delitto Omar ha sottolineato: “Erika mi diceva che voleva stare con me: a quel tempo queste motivazioni mi andavano bene. Oggi dico che c’è qualcos’altro che non so: non posso saperlo ma non sono motivazioni che possono scatenare un odio così forte. L’ultimo mese ho vissuto il rapporto con lei come un’ossessione perché ogni giorno mi diceva che voleva uccidere la sua famiglia. Io cercavo di non parlarne, di sviare il discorso allora mi ricattava dicendomi che non l’amavo e che mi avrebbe lasciato” (clicca qui per vedere il video).



Il delitto di Novi Ligure è avvenuto il 21 febbraio 2001 nella cittadina in provincia di Alessandria. L’allora 16enne Erika De Nardo e il suo fidanzatino Mauro “Omar” Favaro, di 17 anni, uccisero con un coltello da cucina la madre di Erika, Susanna “Susy” Cassini, contabile di 41 anni, e il fratello 11enne Gianluca De Nardo. Secondo l’accusa Erika e Omar avevano progettato di uccidere anche il padre di lei, Francesco De Nardo. Nel dicembre 2001 Erika De Nardo e Omar Favaro furono condannati in primo grado dal Tribunale per i Minorenni di Torino rispettivamente a 16 e 14 anni di reclusione. Le condanne furono poi confermate, prima dalla Corte d’Appello di Torino nel 2002 e poi dalla Corte di Cassazione nel 2003. Nel 2010 Omar fu scarcerato e l’anno successivo, nel 2011 anche Erika uscì dal carcere: la ragazza ha anche trascorso un periodo di recupero nella Comunità Exodus di Lonato, in provincia di Brescia, di don Antonio Mazzi. Sul rapporto con l’allora fidanzato Omar Favaro, Erika De Nardo, in un’altra registrazione di Matrix mandata in onda da Mattino 5 aveva raccontato: “Eravamo malati l’uno dell’altro” (clicca qui per vedere il video).

Leggi anche