Sono giorni veramente di grande preoccupazione sul fronte meningite con numerosi casi che vanno a colpire soprattutto i ragazzi più giovani. Una delle notizie più preoccupanti arriva dall’Emilia Romagna dove un ragazzo di quindici anni dell’Istituto Molari di Santarcangelo aveva ricevuto l’infausta diagnosi oltre dieci giorni. Il ragazzo è stato portato a Parma e sottoposto al trattamento della camera iperbarica. Questo per evitare necrosi a mani, pelle e piedi, provando ad ossigenare al meglio i tessuti. Arriva un gesto importante e dovuto proprio dall’Istituto Molari che il ragazzo frequenta. E’ stata infatti annullata la festa di carnevale che era prevista per la giornata di oggi e che non sarà osservate in rispetto del dolore del ragazzo e di tutta la sua famiglia. Una situazione complicata che speriamo si possa risolvere per un ragazzo tranquillo e normale gettato in un incubo che sembra senza via di uscita. La speranza è che questi possa tornare a sorridere e ad essere spensierato come dovrebbero tutti i ragazzidi quell’età.
La meningite scoppia ancora in Piemonte e questa volta colpisce un giovane ragazzo 17enne, studente francese i vacanza con la scuola al Villaggio Olimpico di Bardonecchia e ora però ricoverato d’urgenza all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Da venerdì il ragazzo è nel nosocomio e per fortuna le ultime notizie che arrivano dai media locali mostrano come le buone condizioni del 17enne, dopo il grande timore dei giorni scorsi. Soliti sintomi, febbre alta e mal di testa: è stato immediatamente portato al pronto soccorso di Susa e da lì all’ospedale di Rivoli, risultando positivo ai primi test ed era stato immediatamente trattato per l’infezione, con la specifica iniezione lombare. La direzione dell’albergo di Bardonecchia “Villaggio Olimpico”, un complesso da più di mille posti, minimizza l’allarmismo da contagio meningite scattato subito: «La comitiva era già in viaggio per la Francia, avevano liberato le camere al mattino. Siamo stati contattati dall’Asl sabato notte e abbiamo seguito la direttiva regionale. Il servizio di igiene pubblica è venuto a fare le ispezioni ed ha trovato tutto a posto. Ci hanno tranquillizzati: non c’è nessun pericolo, l’albergo continua regolarmente ad offrire i suoi servizi. È tutto sicuro, altrimenti ci avrebbero fatto chiudere. Il gruppo si appoggiava a noi soltanto per l’ospitalità, aveva i suoi animatori e un programma di attività da svolgere soprattutto all’aria aperta. Per questo motivo i sanitari ci hanno detto che non ci sono problemi».
Nuovo caso di meningite a Napoli: un bambino è stato ricoverato all’ospedale Cotugno, ma è fuori pericolo. I medici hanno precisato che le condizioni di salute del piccolo non sono allarmanti e che non c’è il rischio di contagio, anzi sta bene ed è in via di guarigione. I sanitari hanno spiegato che un’otite malcurata ha provocato l’infezione dell’orecchio che si sarebbe trasmessa alle meningi. Ora il bambino è sotto osservazione e sottoposto a trattamento antibiotico preventivo per le complicanze meningitiche. Di conseguenza, non è scattato il protocollo di profilassi per i parenti e per la scuola. Un bambino di tre anni, invece, è stato ricoverato in condizioni critiche sabato notte nel Dipartimento di Pediatria di Padova. Il bimbo, originario di Alessandria, ha contratto la meningite da meningococco. Nelle ultime ore è partita la ricerca dei contatti per metterli in profilassi. Pur sofferente, il piccolo è vigile e interagisce, ma la fase è giudicata delicata dai medici.
Per la morte di una bimba di 4 anni, stroncata da una meningite da pneumococco, ora sono indagati 22 tra medici, pediatri, neurologi, rianimatori e infermieri. La bambina, che era stata ricoverata all’ospedale Maggiore di Cremona giovedì 16 febbraio, è stata trasferita in condizioni disperate all’ospedale Civile di Brescia tre giorni dopo, poi nel giro di 24 ore è stata dichiarata la morte cerebrale. La Procura di Brescia ha disposto l’autopsia sul corpo della bimba e incaricato un perito dell’istituto di medicina legale di Verona di fare luce sulle cause della morte. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, la bambina, curata per una crisi epilettica, è morta per infezione da pneumococco, una forma non contagiosa, ma potenzialmente letale. Da accertare se ci sia stata negligenza o imperizia da parte del personale medico dei due ospedali. Per gli indagati è stata ipotizzata l’accusa di omicidio colposo.