San Romano di Condat nacque attorno al 390 a Izermone: egli ebbe la fortuna di nascere in una famiglia molto religiosa che credeva fermamente nelle parole del Signore e per tali motivi san Romano ed il fratello vennero iscritti nel monastero di Ainay, il quale si trova a Lione. Entrambi i fratelli, seppur primo dei due san Romano, vennero istruiti in maniera abbastanza severa: penitenza e preghiera dovevano essere gli unici compagni di vita di coloro che studiavano presso quel monastero. Per la precisione, a san Romano venne donata la Vita dei Padri del Deserto da parte dell’abate Sabino il quale, in maniera semplice, riuscii a far sviluppare la voglia di essere eremita e solitario san Romano. Il futuro Santo, raggiunti i trentacinque anni di vita, decise di seguire questo suo particolare desiderio eremitico e pertanto decise di recarsi a Condat, dove si trovavano diverse fonti nelle quali san Romano poté facilmente bere. Egli rimase sempre fedele agli insegnamenti che gli vennero impartiti ed ovviamente non tradiva il suo credo. Decise quindi di resistere sotto un clima freddo ed umido, opposto a quello del deserto, ed anche suo fratello Lupicno, maggiormente severo e rigoroso, decise di seguire le orme del fratello maggiore.
I due, a causa delle forti difficoltà, decisero di effettuare un breve pellegrinaggio verso un’abitazione per richiedere aiuto. Ma la risposta che venne data loro spronò i due fratelli nel proseguire nella loro missione eremitica: la donna spiegò che dovevano resistere alle tentazioni visto che il Diavolo cercava di mandarli via dalle sue terre. Sentite queste parole, i due fratelli decisero di tornare in quel piccolo rifugio di Condat dove decisero di erigere ben due monasteri. Il loro modo di fare, completamente opposto, fece in modo che molti giovani seguissero le loro orme. Da una parte vi era san Romano, maggiormente propenso al dialogo e pronto ad aiutare il prossimo mentre, Lupicino, non voleva che le regole della vita da eremita fossero stravolte e non aveva un buon rapporto coi suoi allievi. Entrambi i fratelli però erano intransigenti su diversi argomenti, come ad esempio il non mangiare carne oppure pregare e fare costante penitenza per i loro peccati. Questo modo di fare fece in modo che san Romano venne notato da alcuni vescovi francesi i quali si recarono presso il suo monastero, dove vennero accolti con tutti gli onori possibili. Vista la sua dedizione per la preghiera, san Romano venne ordinato sacerdote ma questo non cambiò affatto il suo modo di fare. Egli iniziò anche a viaggiare sul territorio francese e durante un pellegrinaggio, egli si fece ospitare da una coppia di lebbrosi che, il giorno dopo, guarirono completamente. San Romano tornò al suo monastero dove, dopo diversi anni di ulteriori preghiere e penitenze, perse la vita nel 463. Grazie alla sua dedizione venne celebrato come Santo.
Il suo culto si svolge principalmente a Pratz, dove vi è una chiesa dedicata interamente al santo e dove si tengono concerti durante il Festival Alto Giuria ed anche a Saint Claude egli viene celebrato, assieme al fratello, con una lunga processione che si svolge nel lunedì della Pentecoste. Entrambi i fratelli vengono poi ricordati come simboli della religione in Francia.