E’ scaduto lo scorso 31 gennaio il pagamento del bollo auto 2017. L’Agenzia delle Entrate ricorda che sono tenuti al pagamento della tassa automobilistica coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico, il PRA. In caso di veicolo con contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, sono tenuti al pagamento del bollo auto 2017 coloro che sono rispettivamente utilizzatori, usufruttuari, acquirenti con patto di riservato dominio del veicolo al PRA. Sul sito dell’Agenzia si può anche accedere al servizio di controllo dei pagamenti effettuati. Questo servizio permette di controllare i versamenti delle tasse automobilistiche effettuati presso gli intermediari abilitati (tabaccherie, agenzie di pratiche auto, Poste e ACI) e trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Il servizio è disponibile per i pagamenti effettuati a beneficio delle Regioni per le quali la tassa automobilistica è gestita dall’Agenzia delle Entrate, cioè Friuli Venezia Giulia e Sardegna. Il servizio è inoltre disponibile per le Regioni Marche, Sicilia e Valle D’Aosta.



Per quanto riguarda il bollo auto 2017, il cui termine di pagamento è scaduto a vine gennaio scorso, esistono due modalità di calcolo. La tassa automobilistica infatti, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, può essere calcolata in base alla targa oppure con la formula completa. Il calcolo del bollo auto 2017 in base alla targa viene effettuato inserendo la targa del veicolo e sono considerate tutte le informazioni presenti a sistema, in particolare si terrà conto del tariffario della Regione di residenza del proprietario. Bisogna però fare attenzione perché questa funzione non deve essere utilizzata se, per il veicolo, è presente un contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio. In queste ipotesi si deve utilizzare la formula completa. Questa seconda modalità consente di calcolare il bollo auto 2017 inserendo tutti i dati necessari: categoria del veicolo, targa, regione di residenza, mese di scadenza, anno di scadenza, mesi di validità ed eventuali codici di riduzione. Nel campo “Regione di residenza” occorre indicare la Regione di residenza del proprietario oppure, se il veicolo è oggetto di contratto di leasing, usufrutto o acquisto con patto di riservato dominio, indicare la Regione di residenza dell’utilizzatore, dell’usufruttuario o dell’acquirente con patto di riservato dominio.



Il termine per il pagamento del bollo auto 2017 è scaduto lo scorso 31 dicembre: chi ha pagato la tassa automobilistica entro questa data non è incorso infatti né in sanzioni né in interessi. Per i ritardatari invece, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, se la richiesta di calcolo del bollo auto 2017 è effettuata in una data successiva al periodo previsto per il pagamento, vengono visualizzati anche i relativi importi di sanzioni e interessi. Il pagamento della tassa automobilistica dell’anno in corso può essere effettuato solo a partire dal 1° giorno del mese successivo a quello di scadenza, o dopo qualche giorno dalla data di immatricolazione, nel caso di primo pagamento. Per esempio il calcolo del bollo con scadenza Aprile può essere effettuato solo dal 1° Maggio. In ogni caso se si paga il bollo auto 2017 entro pochi giorni dalla scadenza le sanzioni e gli interessi sono minimi sull’importo da versare. La tassa automobilistica è gestita dalle Regioni e dalle province autonome di Bolzano e Trento ad eccezione delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Sardegna, per le quali la tassa è gestita dall’Agenzia delle Entrate. Sono tenuti al pagamento del bollo auto 2017 coloro che, alla scadenza del termine utile per il pagamento, risultano essere proprietari del veicolo al pubblico registro automobilistico.

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