Dati storici certi riguardo a san Biagio non ce ne sono. Eppure è un santo molto popolare, soprattutto nel Mezzogiorno. Non possiamo che rifarci a quello che le leggende agiografiche ci hanno trasmesso, cercando di discernere il possibile dall’inverosimile. San Biagio dovrebbe essere stato un vescovo e un martire, vissuto al tempo dell’imperatore romano Licinio (307-323) e morto nel 316 circa. Egli, dopo varie torture, venne ucciso per decapitazione, da un governatore romano di nome Agricola; forse merita ricordare l’episodio per cui il governatore avrebbe cercato di annegarlo ma egli si sarebbe salvato camminando sulle acque. Come si è detto, dovrebbe essere stato vescovo, un vescovo però singolare se preferisce andarsene sulle montagne a condurre vita eremitica. Infatti, se una notizia lo dice vescovo di Sebaste, nome latinizzato della città di Sivas, nell’antica Armenia, un’altra lo descrive eremita sulle montagne; e per l’eremita san Biagio l’unica compagnia sono gli animali; si tratta di una bella compagnia perché lui dimostra di amare gli animali e loro ci si affezionano. Quando scoppia una persecuzione anticristiana, vengono sulle montagne i soldati per catturare le fiere con cui i cristiani avrebbero dovuto combattere. San Biagio è scoperto e arrestato.
Lungo la strada egli compie due celebri miracoli. Il primo consiste nel risanamento di un bambino che aveva una lisca di pesce in gola. Il secondo riguarda la restituzione di un maiale ad una vedova, alla quale era stato sottratto da un lupo. “La storia di san Biagio appare dunque strettamente legata ad un mondo contadino e pastorale. … Alle caratteristiche di santo guaritore e al suo legame con abilità e poteri tipici del mondo agricolo e pastorale si deve l’enorme diffusione che la leggenda del santo ebbe in Oriente come in Occidente”, scrive il professore Paolo Chiesa. Come santo guaritore, fin dal VI secolo il medico greco Ezio di Amida documenta l’intercessione del santo per guarire le malattie della gola. Per quanto riguarda il secondo aspetto, sia in Oriente che in Occidente san Biagio viene considerato potente protettore degli animali domestici e del raccolto. Nel giorno della sua memoria è costume celebrare riti con la benedizione della gola e del cibo usando due ceri accesi incrociati.
San Biagio, vescovo e martire, che in quanto cristiano subì a Sivas nell’antica Armenia il martirio sotto l’imperatore Licinio.