Antonio Lattanzi è il protagonista dell’errore giudiziario che verrà raccontato questa sera nel programma di Alberto Matano, Sono Innocente, su Rai Tre. L’ex assessore all’urbanistica del comune di Martinsicuro, all’epoca dell’assoluzione venne intervistato da Il Tempo, al quale non nascose come l’esperienza dietro le sbarre lo stesse portando quasi a mollare la presa:”Nei colloqui in carcere con mia moglie, davanti allo stillicidio delle diverse ordinanze, sentivamo di doverci aggrappare a qualcosa. E così abbiamo deciso che quando sarei uscito, finito quell’incubo, avremmo fatto un figlio. Da quel dramma è nata una nuova vita, che ci ha permesso di andare avanti”. L’unico aspetto positivo di una storia che avrebbe piegato chiunque, al netto di un risarcimento di 55mila euro che non può ripagare neanche in minima parte la sofferenza provata in questi anni.



Questa sera a Sono Innocente, su Rai Tre, si parla dell’odissea giudiziaria di Antonio Lattanzi, ex assessore all’urbanistica del comune di Martinsicuro, in provincia di Teramo, finito in carcere 4 volte ingiustamente. L’incubo per Lattanzi ha inizio nel 2001, quando un’indagine della Procura di Teramo per una questione di tangenti all’interno dell’ente porta all’arresto di Pierluigi Lunghi, funzionario dell’ufficio urbanistica che nel 2004 patteggia una condanna a 2 anni di reclusione. Ed è proprio Lunghi, accusato di concussione, a chiamare in correità Lattanzi e Giulio Cesare Maté, allora capo della Polizia Municipale di Martinsicuro (poi assolto al pari dell’ex assessore). Lattanzi in particolare è chiamato a rispondere di concussione e abuso d’ufficio. Per lui le porte del carcere si aprono, purtroppo per la prima volta, il 22 gennaio del 2002. Una sentenza del Tribunale del Riesame lo riporta alla libertà, ma questa condizione dura poco: per altre tre volte Lattanzi esce e rientra in carcere su richiesta della Procura, trascorrendo in tutto 83 giorni di galera da innocente. La fine dell’incubo si intravede nel 2006, quando il Tribunale di Teramo lo assolve: una sentenza confermata successivamente in tutti i gradi di giudizio al termine di un iter giudiziario durato in tutto 10 anni. Un caso di errori giudiziari perfetto per il programma Sono Innocente.

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