Sant’Eugenia Smet nacque a Lilla, in Francia, il 25 marzo del 1852. Fu mandata a studiare dalle Suore del Sacro Cuore e proprio in questo contesto sarebbe avvenuto il suo incontro con il cristianesimo. Il 25 gennaio 1842 la diciassettenne sant’Eugenia, partecipando ad un corso di esercizi spirituali nell’istituto scolastico che frequentava, intuì la grandezza della Provvidenza di Dio. Fu questo il giorno della sua “conversione”, come lei stessa avrebbe ricordato. Decise così di entrare nella congregazione delle Suore del Sacro Cuore – che fino ad allora si erano occupate della sua educazione e della sua istruzione –, ma la famiglia era di parere contrario. Nonostante ciò, dal giorno della sua “conversione”, la giovanissima sant’Eugenia non sarebbe stata più la stessa: partecipa alla “Opera per la propagazione della fede”, si moltiplicano da parte sua iniziative di carità, ottiene molte grazie dal Cielo, comprende sempre più profondamente il mistero buono della Provvidenza di Dio.
Nel 1852, a ventisette anni, fece voto di castità, come se fosse un segno del suo impegno e della sua fede nella divina Provvidenza: “un patto di alleanza con la Provvidenza”, lo definisce Pacifico Sella. Le venne l’ispirazione a fondare un’associazione dedita al suffragio delle anime dei defunti e una congregazione religiosa consacrata al sollievo della sofferenza. Ma fece un patto con Dio: se le fossero arrivati segni di conferma della sua volontà, allora sarebbe andata avanti. E i segni arrivarono… Il papa, Pio IX, approvò il suo progetto, il santo Curato d’Ars la incoraggiò, incontrò un sacerdote, mons. Largentier, che aveva iniziato un progetto simile al suo. Così, dopo alcune vicissitudini non sempre favorevoli, a Parigi, il 27 dicembre del 1856, nel giorno della festa di san Giovanni Evangelista, la fondatrice – che prese il nome di Maria della Provvidenza – e le sue prime compagne emisero i voti canonici, ai quali aggiunsero un quarto voto: la preghiera e il sacrificio in suffragio delle anime del Purgatorio.
Il 1859 è un anno importante per la vita e l’opera di suor Maria della Provvidenza: promuove un’associazione con diversi gradi di partecipazione per meglio aprirsi alla Chiesa e alla società civile e adotta per il suo “Istituto delle Suore Ausiliatrici delle Anime del Purgatorio” le costituzioni ignaziane, su suggerimento di un padre gesuita. L’approvazione canonica della Santa Sede arriva nel 1869. “Maria della Provvidenza ha voluto che l’aiuto alle anime del Purgatorio s’esprimesse soprattutto con il servizio ai poveri mediante le opere di misericordia e che tale servizio potesse essere concepito come un ‘essere per il prossimo’ ciò che la Provvidenza di Dio è per ognuno di noi”, scrive Pacifico Sella. Suo Maria muore a Parigi il 7 febbraio 1871 e viene beatificata da Pio XII il 26 maggio 1957. Oggi le Suore Ausiliatrici sono presenti in molte città italiane e in tutto il mondo.
(Sempre) a Parigi, beata Maria della Provvidenza (Eugenia) Smet, vergine, fondatrice dell’Istituto delle Suore Ausiliatrici delle Anime del Purgatorio.