Lo sciame sismico non lascia in pace il territorio di Rieti e del Lazio: dopo il terremoto avvenuto oggi pomeriggio alle ore 16.22 con grado M 2.2 ad Amatrice, sono ben 7 le altre scosse successive nella stessa zona e sulla stessa faglia, senza per fortuna gravi conseguenze o danni provocati. L’esigua intensità delle scosse ha permesso la lieve emergenza, anche se in questi territori l’allerta è sempre massima da oltre cinque mesi: l’ultima scossa di terremoto giunta nel bollettino in tempo reale INGV misura M 1.7 Richter, con ipocentro a 9 km sotto il livello del terreno e con epicentro invece individuato presso i comuni di Amatrice, Campotosto, Accumoli, Cittareale, Capitignano, Montereale, Cortino, Crognaleto, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Fano Adriano.
Centro Italia ancora protagonista di una scossa di terremoto oggi, martedì 7 febbraio 2017: l’ultimo sisma di una certa entità rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è avvenuto alle ore 16:50 in provincia di Rieti, nel Lazio, dove il movimento tellurico ha raggiunto M 2.2 sulla scala Richter. Il terremoto ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.64 di latitudine e 13.11 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità di 10 km. I comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine della scossa appartengono oltre che al reatino anche alle province di Perugia e dell’Aquila: Cittareale (RI), Cascia (PG), Posta (RI), Monteleone di Spoleto (PG), Accumoli (RI), Borbona (RI), Leonessa (RI), Amatrice (RI), Poggiodomo (PG), Montereale (AQ) e Norcia (PG).
Un nuovo terremoto di magnitudo 2.0 sulla scala Richter si è verificato alle ore 15:38 di oggi, martedì 7 febbraio 2017 in provincia di Macerata, nelle Marche. La scossa, come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro a 2 km da Acquacanina, nel punto di coordinate geografiche 43.02 di latitudine e 13.17 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. Tra i comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico, oltre alla già citata Acquacanina, abbiamo: Fiastra (MC), Bolognola (MC), Fiordimonte (MC), Pievebovigliana (MC), Ussita (MC), Pieve Torina (MC), Sarnano (MC), Visso (MC), Muccia (MC), Cessapalombo (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Monte Cavallo (MC), Caldarola (MC), Gualdo (MC), Camporotondo di Fiastrone (MC), Camerino (MC), San Ginesio (MC), Amandola (FM), Montefortino (FM), Belforte del Chienti (MC), Serrapetrona (MC), Serravalle di Chienti (MC), Preci (PG) e Montemonaco (AP).
-Sempre il Centro Italia protagonista delle scosse di terremoto oggi, martedì 7 febbraio 2017. Nelle ultime ore lo sciame sismico che sta interessando le regioni centrali sembra essersi lievemente placato, almeno dal punto di vista dell’intensità delle scosse. La più rilevante, dopo quella di M 2.0 verificatasi in provincia di Rieti alle ore 12:17, è avvenuta sempre nel reatino (alle ore 14:53) fermandosi ad una magnitudo di 1.8 sulla scala Richter. Come riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, l’epicentro è stato localizzato nel punto di coordinate geografiche 42.65 di latitudine e 13.31 di longitudine. L’elenco completo dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’origine del sisma è il seguente: Amatrice (RI), Accumoli (RI), Campotosto (AQ), Cittareale (RI), Capitignano (AQ), Arquata del Tronto (AP), Montereale (AQ), Acquasanta Terme (AP), Cortino (TE), Crognaleto (TE), Valle Castellana (TE) e Rocca Santa Maria (TE).
In questo primo pomeriggio il terremoto in centro Italia ha visto un picco nella zona del Lazio, a cavallo con le province vicine dell’Abruzzo: dopo una mattinata di nuove altre scosse all’interno dello sciame sismico “infinito”, altro sisma nel Reatino con grado di magnitudo pari a M 2.0 Richter. Non ci sono state conseguenze per fortuna e nessun nuovo crollo nelle zone rosse di Amatrice e Arquata del Tronto, ma l’emergenza resta. INGV segnala come ipocentro a10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece viene segnalato dal centro nazionale di sismologia presso i comuni di Amatrice, Campotosto, Capitignano, Accumoli, Montereale, Cittareale, Crognaleto, Cortino, Arquata del Tronto, Barete, Fano Adriano, Rocca Santa Maria, Cagnano Amiterno, Acquasanta Terme, Borbona, Pizzoli, Valle Castellana.
Paura questa notte ancora in centro Italia dopo la scossa di terremoto avvenuta alle 00.38 presso la provincia di Macerata; la scossa più alta degli ultimi tre giorni non ha per fortuna generato nuovi crolli, anche se la notte di molti cittadini attorno all’epicentro marchigiano è stata movimentata con l’incubo di una nuova fase, l’ennesima, dello sciame sismico sulle varie faglie del centro Italia. Nel corso della notte e poi della mattinata ci sono state altre scosse a Macerata ma tutte inferiori a quella di M 3.7: ipocentro di media sempre sui 10 km sotto il terreno, epicentro invece segnalato presso i comuni di Monte Cavallo, Visso, Pieve Torina, Fiordimonte, Ussita, Pievebovigliana, Preci, Muccia, Fiastra, Serravalle di Chienti, Acquacanina, Sellano, Castelsantangelo sul Nera, Bolognola, Camerino, Sefro. Le circa 10 scosse successive fino a queste ultime ore della mattinata, non hanno mai superato il grado M 3.0, anche se si sono attestate attorno a 2.3, 2.6, 2.5, 2.2 e 2.0 le più potenti.